Nel corso del Consiglio europeo del 14 – 15 dicembre scorso i Capi di Stato e di Governo dei 27 Stati membri dell’UE (con la sola astensione dell’Ungheria) hanno concordato di avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldova, nonché di concedere lo status di Paese candidato alla Georgia.
Si tratta di un impegno politico di un certo rilievo in quanto, al di là della situazione vigente da quasi 2 anni in Ucraina, l’apertura delle trattative con questi tre Paesi dell’ex Unione Sovietica, implica anche un profondo riesame del sistema di funzionamento dell’UE stessa su diversi aspetti: ad esempio, dalla revisione del principio dell’unanimità nel processo decisionale comunitario, alla ripartizione dei seggi del Parlamento europeo, fino al riesame/aggiornamento della Politica Agricola Comune e della Politica di Coesione. In tal senso, “il Consiglio europeo si occuperà delle riforme interne nelle prossime riunioni, con l’obiettivo di adottare, entro l’estate del 2024, conclusioni su una tabella di marcia per i lavori futuri” (Fonte: EUCO 20/23 IT – p.to 23). In particolare:
- Sinteticamente, riguardo l’Ucraina (Paese candidato dal giugno 2023), il Consiglio europeo “ribadisce la sua ferma condanna della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, che costituisce una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite, e riafferma il risoluto sostegno dell’UE all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale nonché al suo diritto naturale di autotutela contro l’aggressione russa … (Omissis) … conferma il risoluto impegno dell’UE a continuare a fornire all’Ucraina e alla sua popolazione un forte sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico per tutto il tempo necessario” (Fonte: EUCO 20/23 IT – p.ti 1 – 2). Tuttavia, considerando in primis che nel Paese il conflitto è ancora in corso, non è stato ufficializzato un calendario per l’avvio della prima fase esplorativa delle trattative (processo di screening). Anche per la Moldova il Consiglio europeo non indica una data precisa per l’avvio dei negoziati, così come nel caso della Georgia (nuovo Paese candidato), ponendo la condizione che “siano adottate le pertinenti misure indicate nella raccomandazione della Commissione dell’8 novembre 2023” . (Fonte: EUCO 20/23 IT – p.ti 15 – 16).
Nelle conclusioni del Consiglio europeo, riguardo i Paesi dei Balcani Occidentali non emergono sostanziali sviluppi rispetto a quanto già evidenziato nell’Enlargement Package 2023 divulgato l’8 novembre scorso. Infatti, il Consiglio, oltre a chiedere “l’accelerazione del loro processo di adesione … (Omissis) … incoraggia la regione a intensificare il ritmo delle riforme connesse all’UE e a far progredire l’integrazione economica regionale tramite il mercato comune regionale, sulla base delle norme e degli standard dell’UE (Fonte: EUCO 20/23 IT – p.ti 19-20). Va inoltre sottolineato che il Consiglio europeo non fa riferimenti specifici alla situazione dell’Albania, della Serbia e del Kosovo (nemmeno per quella della Turchia). In sintesi:
- Riguardo la Bosnia-Erzegovina (Paese candidato dal dicembre 2022) il Consiglio europeo avvierà i negoziati, a condizione che venga raggiunto il necessario livello di conformità con i Criteri di adesione. In tal senso, il Consiglio invita la Commissione a riferirgli, al più tardi nel marzo 2024, in merito ai progressi compiuti, al fine di adottare una decisione (Fonte: EUCO 20/23 IT – p.to 17).
- L’UE si è dichiarata pronta a completare la prima fase di apertura dei negoziati (processo di screening) con la Macedonia del Nord (Paese candidato dal dicembre 2005), non appena quest’ultima avrà completato le modifiche costituzionali di cui alle conclusioni del Consiglio del 18 luglio 2022 (riforma della legge elettorale, rafforzamento del ruolo del Parlamento, maggiore trasparenza nel finanziamento ai partiti politici) in linea con le sue procedure interne. Il Consiglio europeo invita la Macedonia del Nord ad accelerare il completamento di tali modifiche (Fonte: EUCO 20/23 IT – p.to 18).
Il testo integrale delle Conclusioni del Consiglio europeo è consultabile al seguente collegamento. https://www.consilium.europa.eu/media/68986/europeancouncilconclusions-14-15-12-2023-it.pdf