Il 13 e 14 maggio 2025, la città francese di Amiens ha ospitato la riunione di lancio del progetto europeo Strategic Foresight Partnership (SFP), finanziato dal programma Interreg Europe, che mira a rafforzare le capacità delle regioni europee nella pianificazione strategica a lungo termine. Informest ha partecipato all’evento con la squadra composta da Martina Pertoldi (project manager), Corrado Campobasso (analista) e Ivana Calabrese (communication specialist), a cui si è unita Chiara Cristini, ricercatrice IRES FVG e membro del gruppo degli stakeholder regionali del progetto SFP, attualmente in via di definizione.

Foresight Strategico: esplorare il futuro per governare meglio il presente

SFP riunisce partner provenienti da regioni con differenti livelli di sviluppo e competenze in materia di foresight strategico, un approccio utile ad anticipare i cambiamenti attraverso strumenti di analisi come l’Horizon Scanning e la Costruzione di Sscenari, che consentiranno alle regioni coinvolte di identificare sfide emergenti, valutare rischi e opportunità e rafforzare la capacità di risposta dei territori. La partecipazione al progetto rappresenta un’importante opportunità per rafforzare il posizionamento del FVG nel panorama europeo delle politiche regionali orientate al futuro.

Prossimi passi

Il progetto dispone di un budget complessivo di €1.549.998. Oltre al Friuli Venezia Giulia, coinvolgerà altre sei regioni europee: Hauts-de-France (Francia, capofila), Helsinki-Uusimaa (Finlandia), Sud Moravia (Repubblica Ceca), Podkarpackie (Polonia), Catalogna (Spagna), e Ivano-Frankivsk (Ucraina), fino al 2029. In Francia, i 7 partners hanno condiviso esperienze e discusso le modalità di implementazione progettuale con i rappresentanti del comitato consultivo, tra cui OCSE, Joint Research Centre e Comitato Europeo delle Regioni. Il meeting di Amiens ha segnato l’inizio di un percorso di collaborazione interregionale che proseguirà nei prossimi anni con incontri, scambi di buone pratiche e attività di capacity building, guidando le regioni nella definizione dei “futuri desiderabili”.