L’EUROSTAT fotografa una generalizzata crescita del tasso di disoccupazione nel 2010

28 Dicembre 2011

I dati territoriali prodotti da EUROSTAT per il 2010 relativi all’andamento del tasso di disoccupazione nell’Unione europea a 27 evidenziano l’incremento generalizzato della criticità della situazione, sia in termini di gruppi di popolazione che territoriale, diretta conseguenza della crisi economica che ha colpito l’area negli ultimi anni. I senza lavoro nell’UE-27 hanno raggiunto a fine 2010 il 9,6% della popolazione attiva, in peggioramento di 7 decimi di punto in percentuale sul 2009.

Sulla dinamica negativa ha influito sia il dato relativo alla disoccupazione giovanile che soprattutto il fenomeno della disoccupazione di lunga durata.

A livello regionale le differenziazioni appaiono ancor più evidenti, con un range che  oscilla tra il 2,7% (Zeeland e Bolzano) e il 28% in alcune regioni spagnole e francesi extra-europee. Complessivamente, nel 2010 ben tredici regioni hanno registrato un tasso superiore al 19,2% (livello doppio della media UE-27), mentre complessivamente un quinto di esse oltrepassa il 12%.

Anche l’Italia ha visto un peggioramento del suo dato complessivo (8,4% rispetto al 7,8%), su cui continua a pesare la realtà del Sud e delle Isole (rispettivamente 12,8% e 14,5% – entrambi i tassi in peggioramento annuo). 11 regioni su 20 presentano un tasso inferiore alla media nazionale, e tutte sono situate nel centro-sud del paese.

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