1 Dicembre 2011
il settore dell’agroalimentare FVG si confronta in un importante evento dedicato al comparto e alle sue possibilità di sviluppo internazionale, in particolare da un punto di vista dell’innovazione tecnica e logistica. Informest, Finest e Banca di Cividale insieme per costruire una rete internazionale dedicata alla filiera dell’agroalimentare regionale.
Viene presentato a Udine il progetto Agronet, orientato a colmare i gap strutturali, tecnologici ed economici che frenano lo sviluppo degli scambi commerciali fra i Paesi dell’area adriatico-ionica.
È uno dei punti di forza dell’economia regionale, forse tra quelli a maggiore potenziale di crescita nel futuro prossimo, anche all’estero: il settore dell’agroalimentare FVG si confronta in un importante evento dedicato al comparto e alle sue possibilità di sviluppo internazionale, in particolare da un punto di vista dell’innovazione tecnica e logistica.
Rimane infatti molto da fare per migliorare le opportunità di scambio internazionale della filiera agroalimentare regionale e proprio a questo obiettivo è dedicato il progetto Agronet, orientato a colmare i gap strutturali, tecnologici ed economici che frenano lo sviluppo degli scambi commerciali fra i Paesi dell’area adriatico-ionica.
Nel dare forma al progetto, finanziato dal Programma Europeo IPA Transfrontaliero Adriatico e che vede Finest come lead partner, si è partiti dalla constatazione del valore delle attività di import-export tra alcune regioni italiane – quelle del versante adriatico-ionico – e alcuni stati di recente costituzione e dall’emergente sviluppo economico, quali Slovenia, Croazia, Albania e Bosnia. Mentre un canale commerciale può dirsi già aperto, resta da intervenire e investire sulla predisposizione di strutture infrastrutturali, logistiche, di stoccaggio e distribuzione per le merci italiane che intraprendono le vie dell’est.
“Se è vero che il 65,2% delle imprese agroalimentari del Triveneto ha chiuso il bilancio 2010 con un fatturato superiore o uguale al 2007, significa che la performance di questo comparto è tornata ad un giro d’affari pre-crisi – dichiara il presidente di banca di Cividale Lorenzo Pelizzo -. La creazione di un network permanente e integrato di supporto alla filiera alimentare dell’area adriatica è un progetto che fa onore a Informest e Finest e va nella direzione di sostenere questo settore che per l’Italia e per il Friuli Venezia Giulia rappresenta un’eccellenza che merita la convinta attenzione delle istituzioni pubbliche e finanziarie”.
Con il seminario di oggi, dunque, si pongono le basi per un futuro network del settore – una rete capace di mettere a confronto operatori, possibili finanziatori e istituzioni nel definire criticità e potenzialità dell’agroalimentare regionale.
“Finest – spiega Alessandra Camposampiero, Vicepresidente della finanziaria del Triveneto – crede molto in questo progetto: enti e istituzioni stanno lavorando fianco a fianco per potenziare le infrastrutture di quei Paesi quali la Slovenia, la Croazia, l’Albania e Bosnia-Erzegovina con l’obiettivo di favorire una crescita dell’economia italiana oltre che di permettere alle realtà oltre confine di adeguarsi agli standard europei in materia agroalimentare. L’apertura di nuovi mercati diventa infatti uno strumento per rilanciare il commercio dei prodotti Made in Italy e creare opportunità di business per le nostre aziende”.
A Udine seminario su “Il Progetto AGRONET e lo sviluppo di un network nella logistica della filiera agroalimentare”.
Obiettivi del progetto AGRONET si propone di creare un network permanente, tra le due sponde dell’Adriatico, di infrastrutture logistiche, della distribuzione e dei servizi con riguardo alla produzione agricola. L’obiettivo principale è quello di sviluppare una cooperazione transnazionale all’interno della cornice SME per promuovere forme di cooperazione commerciale e di investimento nell’area transnazionale. Attività […]