31 Ottobre 2011
Dopo lunga attesa la Commissione europea ha presentato il 19 ottobre scorso il piano “Connecting Europe Facility” per lo sviluppo delle reti infrastrutturali europee sino al 2020.
Si tratta della ridefinizione della rete infrastrutturale europea TEN-T definita sin dagli anni ’90 del secolo scorso, ma che trascorsi due decenni presentava numerosi deficit su cui intervenire con modifiche e integrazioni, tenuto conto sia dell’evoluzione dell’UE, ampliatasi ad altri paesi che delle differenti condizioni socio-economiche creatasi in questi anni.
Le scelte fatte da Bruxelles sostengono lo sviluppo di una rete trasportistica su due livelli, uno prioritario destinato a rappresentare l’ossatura della rete europea (strutturato in 10 direttrici), e uno territoriale destinato a integrare il primo con le reti nazionali e regionali.
Per quanto riguarda la regione Nord Adriatica, è stato confermato il suo ruolo strategico in qualità di terminale meridionale del Corridoio Baltico-Adriatico, riconoscendo quindi l’importanza della linea ferroviaria Pontebbana, attualmente sottoutilizzata, con Trieste avente come funzione di porto prioritario assieme a Venezia e Ravenna. Per quanto riguarda invece la direttrice ferroviaria (Milano) Venezia-Trieste (Slovenia), la situazione resta meno delineata; sono confermate nel loro complesso le previste opere ferroviarie, ma i tempi di realizzazione restano meno definiti.
Una versione estesa dell’articolo è disponibile nella sezione “Conoscenza” del sito.