Interessanti gli spunti emersi durante la riunione, che aveva l’obiettivo di approfondire e valutare la fattibilità economica e la sostenibilità ambientale di due progetti pilota nel settore della Blue Energy, identificati nel febbraio scorso, durante il primo incontro. Una prima proposta riguarda la filiera regionale della componentistica navalmeccanica, dei materiali innovativi per l’eolico e dei convertitori per l’energia delle onde e delle correnti. Per il secondo progetto pilota si è invece cercato di puntare alle possibilità offerte dallo sfruttamento delle micro-alghe di origine marina per la produzione di biocombustibili.
Il BEL, acronimo di Blue Energy Lab, è stato costituito a febbraio 2018, coinvolgendo tutti i soggetti - istituzioni, università, centri di ricerca, società civile e imprese - interessati a sviluppare un orientamento comune a favore dell'economia blu in generale, indagando quali possano essere le concrete possibilità per uno sviluppo dell'energia blu nella nostra regione e nel nostro mare. Il gruppo di lavoro conta una ventina di partecipanti, tra cui anche le università di Udine e Trieste, l’OGS, ed una dozzina di imprese .
Il progetto europeo MAESTRALE, co-finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, nell'ambito del Programma Interreg Med, coinvolge 11 partner di 8 stati - Grecia, Italia, Spagna, Croazia, Cipro, Malta, Portogallo, Slovenia - con l'obiettivo di sviluppare una visione e una strategia comuni che sappiano valorizzare il Mediterraneo quale fonte d'energia sostenibile.