11 Luglio 2013
La recente indagine dell’ Osservatorio Agro-alimentare della Fondazione NordEst, Industria Agro-alimentare e distribuzione promossa da FriulAdria (gruppo Cariparma-Crédit Agricole) ha dato una situazione aggiornata delle iniziative intraprese dal settore agro-alimentare del Nord-Est d’Italia per adattarsi alle dinamiche di mercato derivanti dalla crisi internazionale.
Relativamente alle strategie di mercato, il 71,2% delle imprese agroalimentari coinvolte nell’indagine utilizza il canale del commercio all’ingrosso per raggiungere il consumatore finale. Nell’affrontare i mercati esteri, 19,9% delle aziende sceglie la distribuzione all’ingrosso. Tra le aziende di medie dimensioni, 3 su 4 operano principalmente con il commercio all’ingrosso. Il ricorso alla grande distribuzione organizzata aumenta ugualmente con la dimensione delle imprese in tutte le regioni considerate del Nord-Est. Allo stesso tempo, più piccole sono le aziende più cercano di rivolgersi direttamente al consumatore finale.
La ricerca evidenzia alcuni dei principali punti di forza e di debolezza del settore agro-alimentare nord-estino. La maggior parte delle aziende identifica tra le principali criticità i prezzi, i costi della delivery chain e altri aspetti organizzativi. Quasi una impresa su due sostiene la necessità di un rapporto con il cliente finale, per lo più gestito attraverso il negozio aziendale (internet).
Nell’approcciare i mercati esteri, una azienda su tre indica la mancanza di un sistema Paese a sostegno del Made in Italy.