Una nota sull’intervento di Silvia Acerbi, vicepresidente di Informest, nel corso dell’incontro promosso dall’In.C.E (Iniziativa Centro Europea) questo pomeriggio in Prefettura a Trieste. Acerbi sottolinea il ruolo della cooperazione territoriale nel processo di allargamento dell’Unione Europea e definisce Informest come “professionista dell’inclusione”.
La cooperazione territoriale è un fondamentale strumento per la coesione europea. L’ha ricordato oggi la vicepresidente di Informest Silvia Acerbi nel corso del suo intervento durante l’evento svoltosi nel primo pomeriggio in Prefettura a Trieste, in occasione dell’incontro diplomatico promosso dall’In.Ce, che ha riunito per due giorni a Trieste gli ambasciatori accreditati in Italia e gli ambasciatori italiani accreditati all’estero dei paesi membri dell’In.ce. L’appuntamento di questo pomeriggio ha offerto un’occasione di confronto tra i diplomatici partecipanti e i rappresentanti delle categorie economiche.
Nel suo discorso Acerbi si è soffermata in particolare modo sull’efficacia in termini di sviluppo economico della cooperazione territoriale “lo strumento più efficace per correggere gli squilibri di sviluppo fra le regioni, ponendo particolare attenzione alla politica di allargamento e di buon vicinato.” Acerbi ha inoltre precisato: “Serve fare chiarezza in un settore ricco di potenzialità, su cui però continua a gravare confusione: la cooperazione territoriale riguarda noi, – “noi” in quanto realtà di frontiera e in quanto professionisti specializzati nei processi di allargamento”. Informest “professionista dell’inclusione europea” ha insomma chiosato Acerbi, ricordando come l’Agenzia rimanga l’unico soggetto pubblico italiano a partecipare, con successo, ai bandi a carattere competitivo della programmazione 2007-2013: “Oltre 40 progetti vinti solo negli ultimi due anni”.