Settore:
capacity building, Fondi Strutturali, sviluppo socio-economico regionale, supporto alla RAFVG
Il progetto Comunità di pratiche, approvato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (RAFVG) in seguito alla delibera della Giunta Regionale n. 1896 del 01 dicembre 2023 per la cooperazione internazionale a regia regionale ai sensi della LR 19/2000, ha l’obiettivo di facilitare la co-progettazione di interventi tra gli operatori e i portatori di interessi che costituiscono l’ecosistema regionale della cooperazione decentrata e di creare un luogo dove condividere competenze e conoscenze per imparare sia a migliorare le capacità progettuali, che a interagire in modo regolare nel tempo.
Nello specifico, il progetto ha i seguenti obiettivi:
- produrre conoscenza organizzata e di qualità in tema di partecipazione, alla quale ogni membro della Comunità ha libero accesso;
- mettere in rete le associazioni, con il supporto di esperti di processi partecipativi e soggetti promotori interessati e la regia della Regione, per favorire la diffusione di pratiche innovative e di partecipazione;
- attivare uno spazio di dialogo per confrontare i diversi approcci, condividere princìpi e strumenti, accrescere le competenze, far emergere le criticità e le proposte per partecipare ad avvisi extra-regionali;
- favorire il coordinamento tra la “Comunità di pratiche” e i “Gruppi di concertazione” in modo da rendere più esplicite le opportunità di accesso ai finanziamenti che il legame tra i due soggetti crea.
Settore:
turismo, cultura
Sito web:
https://www.ita-slo.eu/it/recapmcv
Il progetto transfrontaliero RecapMCV contribuirà alla visibilità della regione turistica transfrontaliera valorizzando, aggiornando e promuovendo i prodotti digitali e i loro impatti, sviluppati nel progetto MerlinCV, che si basano sulla valorizzazione dei potenziali inespressi del patrimonio culturale e naturale e della gastronomia. Questi saranno sviluppati all'interno del progetto con una strategia globale per la digitalizzazione del patrimonio culturale innovativo, sostenendo prodotti turistici innovativi, integrati, tematici e sostenibili nell'area transfrontaliera italo-slovena. Si tratta dell'utilizzo scientificamente e professionalmente supportato del patrimonio inutilizzato di castelli e ville e del patrimonio del Patriarcato di Aquileia per prodotti digitali innovativi per il turismo.
In risposta alle sfide ambientali, il progetto offrirà soluzioni rilevanti a livello europeo per lo sviluppo di un turismo tematico innovativo e sostenibile; a tal fine, saranno organizzate attività nel campo della diffusione e dell'aggiornamento dei prodotti digitali, nonché il coinvolgimento e la promozione dei prodotti presso nuovi gruppi target (gruppi vulnerabili, disabili, industrie creative e culturali, imprenditoria sociale) e anche la formazione /sensibilizzazione delle parti interessate.
Le attività del progetto saranno progettate sulla base di uno studio o trasferimento di buone pratiche, nel contesto del trasferimento e dell'aggiornamento delle pratiche per la promozione dei risultati del progetto al grande pubblico. Su questa base, si svilupperà il riutilizzo e la promozione di diversi progetti pilota: itinerari individualizzati, presentazione innovativa del patrimonio culturale e naturale, prodotti digitali, itinerari ciclabili tematici e storie nel turismo.
Settore:
capacity building, integrazione europea, Affari interni
L’obiettivo strategico generale del Progetto è il rafforzamento del “Rule of Law” nei Balcani Occidentali, attraverso il miglioramento delle condizioni per prevenire e contrastare l’immigrazione irregolare ed il traffico di esseri umani nei Balcani Occidentali. In particolare, il progetto si propone di elevare il livello di efficacia dell’azione delle Forze di polizia e delle Autorità giudiziarie dei Balcani Occidentali nella prevenzione e nel contrasto all’immigrazione irregolare ed al traffico di esseri umani; elevare il livello di efficacia dell’azione delle Forze di polizia e delle Autorità giudiziarie dei Balcani Occidentali nell’azione di cooperazione con gli Stati Membri, con le Agenzie di Giustizia ed Affari Interni dell’Unione Europea e con eventuali Istituzioni/Organismi pubblici/privati ed in particolare elevare il livello di proattiva partecipazione nella Piattaforma EMPACT (“European Multidisciplinary Platform Against Criminal Threats”); elevare il livello di efficacia delle Autorità e degli operatori competenti nei Balcani Occidentali nell’azione di individuazione e protezione alle vittime del traffico di esseri umani, anche attraverso il coinvolgimento di servizi di supporto ed assistenza pubblici e privati; elevare il livello di efficacia delle Autorità dei Balcani Occidentali preposte alla sorveglianza dei confini per prevenire e contrastare l’immigrazione irregolare ed il traffico di esseri umani in linea con gli standard europei e nel rispetto dei diritti umani.
Settore:
capacity building, ambiente/energia
Il progetto si propone di trasferire le conoscenze maturate nel corso di alcuni decenni in regione per avviare un’azione di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali nella municipalità di Zavidovići e del Distretto di Brčko (Bosnia ed Erzegovina) attraverso una migliore gestione dei rifiuti solidi urbani.
Dopo un iniziale momento di condivisione con i decisori politici, l’esperienza ed il know-how tecnico del partner regionale viene messo a disposizione della controparte bosniaca con la realizzazione di momenti formativi tecnici e per la condivisione dell’importanza della raccolta differenziata con la comunità locale, con la definizione di un Piano di Azione Locale per la promozione della raccolta differenziata.
Settore:
ICT ed innovazione
Sito web:
https://www.italy-croatia.eu/web/class4.0
Il progetto CLASS 4.0 (approvato nell’ambito del bando di capitalizzazione del Programma Interreg Italia – Croazia 2014 – 2022 – Asse Prioritario “Blue Innovation”), punta a migliorare le condizioni quadro per l'innovazione a livello transfrontaliero massimizzando e valorizzando le esperienze e i risultati ottenuti dalla realizzazione di progetti precedentemente finanziati nell’ambito del medesimo asse Prioritario quali INVESTINFISH, BEAT, e BLUE KEP.
Nello specifico, il progetto ha i seguenti obiettivi:
- Implementare la rete transfrontaliera per capitalizzare soluzioni sui dati della blue economy, migliorando la capacità di adottare soluzioni innovative attraverso un migliore coordinamento, integrando i risultati dei progetti precedentemente finanziati dal Programma Interreg Italia – Croazia 2014 – 2020, delle reti di eccellenza e promuovendo i servizi di supporto basati sui modelli metodologici di "open innovation" e di trasferimento tecnologico,
- Promuovere gli investimenti nei servizi di trasferimento tecnologico e innovazione fra le imprese della ble economy, promuovere servizi a sostegno degli investimenti nell'innovazione destinati alle imprese dell'economia blu e per un nuovo sviluppo imprenditoriale, al fine di fornire un sostegno concreto nella valutazione della commerciabilità delle nuove soluzioni e del suo potenziale posizionamento sul mercato Fornire servizi approfonditi per aiutare a sviluppare il modello di business e creare ulteriormente start-up e spin-off,
- Migliorare le condizioni quadro per aumentare la collaborazione e la creazione di reti basate sulla quintupla elica: azioni congiunte volte a migliorare le condizioni quadro per rafforzare la collaborazione e il networking e consolidare l'Adriatico quale ecosistema di innovazione nell’economia blu attraverso l’organizzazione di Think Tank C2C e la firma di un memorandum d'intesa sulla cooperazione transnazionale.
Settore:
cultura, imprese culturali e creative
Sito web:
https://www.italy-croatia.eu/web/boost5
Il progetto affronta una delle principali sfide della regione: valorizzare e preservare il ricco e variegato patrimonio culturale e sfruttarlo in modo sostenibile per sostenere lo sviluppo economico. Inoltre, mira a superare l'impatto negativo della pandemia; quest'ultima ha dimostrato che il turismo è una forza economica e una fonte di sostentamento, aumentando la consapevolezza di questo potenziale ai più alti livelli di governo e tra il pubblico in generale. Tuttavia, ha anche mostrato la fragilità del settore, altamente frammentato, squilibrato e ancora a bassa intensità digitale.
Sulla base dei risultati dei cinque progetti precedenti di IT-HR, BOOST5 adotterà un approccio sistemico a livello di CB, coinvolgendo attori pubblici e privati nell'adozione di strategie comuni per l'identità culturale e paesaggistica al fine di:
- eliminare i principali ostacoli che limitano il pieno sviluppo dell'offerta turistica sostenibile;
- promuovere le idee della comunità e le nuove opportunità di mercato attraverso piani di capacity building su approcci innovativi, sostenibilità e competenze manageriali;
- promuovere le sinergie tra i diversi stakeholder e i territori per accelerare l'implementazione di politiche sostenibili e la consapevolezza ambientale;
- aprire la strada ai prossimi passi strategici come l'accreditamento verde o i marchi di turismo a impatto zero e sfruttare le opportunità del prossimo periodo di programmazione.
I dettagli concreti per la costruzione dei percorsi tematici deriveranno dal raggiungimento degli obiettivi e dei risultati del WP 3, come descritto nell'AF. L'intera attuazione del progetto si concentrerà sulla raccolta e l'analisi delle migliori pratiche nel campo degli itinerari culturali, coinvolgendo gli stakeholder rilevanti (operatori turistici, ICC e operatori culturali, attori locali, decisori politici, istituzioni pubbliche, ecc.) nella comprensione concreta e nello sfruttamento di questi ultimi, nonché fornendo loro strumenti e conoscenze per favorire la creazione di reti per un effetto moltiplicatore e la co-creazione di nuovi itinerari nell'arco della durata del progetto, ma soprattutto al di là di esso, su una base a lungo termine, adattiva e di continua innovazione. Ciò consentirà un migliore monitoraggio e una migliore comprensione delle esigenze dei turisti/utenti, nonché una più ampia distribuzione dei flussi turistici a livello geografico.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione, sviluppo socio-economico regionale, politiche giovanili
Sito web:
https://euradria.eu
Il progetto EURADRIA mira a supportare le attività degli sportelli EURES in Friuli Venezia Giulia e Slovenia, in particolare grazie allo sviluppo del portale "One Stop Shop" a livello sia virtuale (portale dedicato) sia fisico, con l’istituzione di nuovi info point e il potenziamento di un osservatorio permanente sul lavoro transfrontaliero.
Il progetto mira inoltre a fornire strumenti per la soluzione di tutte le problematiche, di tutti gli “ostacoli" al lavoro transfrontaliero, prevedendo inoltre una azione relativa alla prevenzione del lavoro nero oltre ad implementare le categorie di lavori interessati.
Grazie ad EURADRIA, i partner creeranno nuovi posti di lavoro e si andranno a firmare nuovi contratti di lavoro transfrontaliero.
Il progetto prevede la creazione di un format di evento istituzionale a livello europeo che tratti le tematiche del lavoro transfontaliero a livello comunitario.
Settore:
agricoltura/pesca
L'obiettivo generale del progetto è quello di contribuire alla protezione della salute umana, animale e vegetale e dell'ambiente, nonché aumentare la competitività e la sostenibilità della produzione nazionale di piante e prodotti vegetali, che sono stati disciplinati del capitolo 12 dell'acquis dell'Unione europea per la parte fitosanitaria.
Nel settore fitosanitario, la Macedonia del Nord necessita di un allineamento della propria legislazione nei settori legali della salute delle piante, dei prodotti fitosanitari, della qualità delle sementi e dei materiali di moltiplicazione, dei diritti alla varietà vegetale e degli organismi geneticamente modificati (emissione nell'ambiente e OGM Alimenti/mangimi). Ad eccezione degli OGM, il progetto sosterrà il processo di ravvicinamento delle legislazioni nel Nord Macedonia e la sua attuazione in conformità alla legislazione europea.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale, supporto alla RAFVG , imprese culturali e creative
Con Legge regionale 2 novembre 2021, n. 16, art. 6, commi 3-7 - la Direzione Cultura ha impegnato i fondi del Capitolo 12095 – esercizio finanziario 2021 per lo scorrimento della graduatoria dei progetti ammissibili presentati a valere sul Bando 2021 per la selezione di Progetti pilota del Progetto europeo DIVA.
Lo scorrimento della graduatoria finanzierà parte dei progetti ammissibili, aventi partner proponente e partner attuatore con almeno una sede legale od operativa all'interno del territorio regionale.
Settore:
capacity building, sviluppo socio-economico regionale, imprese culturali e creative
Sito web:
https://chimera.interreg-med.eu/
ChIMERA PLUS mira a trasferire il processo e la metodologia di sviluppo di alcuni sottosettori delle Imprese Culturali e Creative delle regioni che hanno preso parte al precedente progetto Interreg MED, ChIMERA, in nuovi regioni, promuovendone al contempo lo sviluppo urbano sostenibile. In particolare, il processo si concentra sull'analisi di settore delle Imprese Culturali e Creative (CCI) a livello regionale, sui gruppi di lavoro regionali che includono i principali stakeholder locali e sull’analisi di alcuni frontrunner europei.
La metodologia di ChIMERA verrà trasferita attraverso un processo di mentoring e di building capacity che i givers partner, i vecchi partner di ChIMERA, offriranno ai receiver partner, i nuovi partner, e alle loro esigenze locali, supportandoli nello sviluppo del processo già realizzato con ChIMERA fino alla preparazione di piani d'azione strategici focalizzati sui loro contesti specifici. Tali azioni saranno sviluppate dai gruppi di lavoro locali composti da stakeholder, utenti finali e policy makers locali. Questo approccio garantisce la titolarità della metodologia e l'adozione di piani d'azione strategici da parte dei servizi competenti dei territori receivers.
Infine, al termine del processo di trasferimento, i givers partner delineeranno le linee guida per i responsabili politici dell'area MED per supportare il settore CCI e il suo ruolo nel raggiungimento degli obiettivi di Green Deal europeo e la sostenibilità urbana.
Settore:
ambiente/energia
Sito web:
https://sisma.interreg-med.eu/
Il progetto intende supportare le amministrazioni locali del bacino del mediterraneo nello sviluppo di progetti di riqualificazione energetica profonda degli edifici pubblici, ottimizzando l’accesso a meccanismi finanziari innovativi che rendano tali progetti energetici bancabili nel mercato privato.
Nelle attività di progetto sarà ottimizzato e reso accessibile anche ai nuovi partner il “SISMA Set Tool”, uno strumento di valutazione che effettua una valutazione energetica ed economico-finanziaria degli ECM (Energy Conservation Measures) e che determina l’importo minimo di sussidio pubblico necessario per mobilitare investitori privati.
Il SISMA Set Tool, creato nel 2018 con il precedente progetto “SISMA” finanziato dal Programma INTERREG MED, viene ora trasferito a nuove amministrazioni dell’area mediterranea attraverso specifiche attività di training, con l’obiettivo di giungere, con la conclusione del progetto, alla integrazione di tale metodologia nelle pratiche amministrative e di gara delle amministrazioni locali coinvolte.
Attività progettuali:
Il progetto svilupperà le seguenti attività:
- adeguamento del SET tool alle esigenze del contesto locale soprattutto in relazione all'integrazione dei nuovi territori;
- sviluppo di specifiche attività di training a favore dei tecnici comunali per l’adozione del SET Tool, con specifici servizi di tutoraggio per promuovere l’applicazione della metodologia nelle pratiche quotidiane delle amministrazioni coinvolte;
- firma di una convenzione specifica da parte delle amministrazioni coinvolte per l’adozione della metodologia nella pianificazione dei futuri interventi di riqualificazione energetica.
Risultati attesi
Incremento del numero di amministrazioni locali dell’area mediterranea che integrano la procedura SET nella documentazione di gara per la ristrutturazione di edifici pubblici, con risultati attesi in termini di
Settore:
capacity building, sviluppo socio-economico regionale
Sito web:
https://www.facebook.com/tamsallproject/
Obiettivo generale del progetto TAMSALL è quello di rafforzare la capacità istituzionale e amministrativa delle istituzioni pubbliche nazionali e locali libiche, promuoverne l'efficienza e le competenze nella pianificazione e nell'attuazione delle funzioni amministrative secondo un processo di multi-level governance. Ciò implica il rafforzamento della capacità del Ministero degli Affari locali e del Consiglio di presidenza nelle attività di coordinamento, consultazione e pianificazione/programmazione e il potenziamento delle capacità delle amministrazioni locali nella programmazione, pianificazione e attuazione, al fine di rappresentare e affrontare le esigenze di sviluppo locale a livello centrale in modo corretto ed efficace.
In tale contesto, l'obiettivo specifico è rafforzare il sistema di governance locale, controllato dall'autorità nazionale. Ciò può essere influenzato direttamente dall'istituzione di una strategia a medio-lungo termine. Questo obiettivo prevede il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle Pubbliche Amministrazioni libiche con il contributo degli stakeholder rilevanti a livello nazionale, locale e internazionale. Questa strategia dovrebbe introdurre nel sistema di governance libico i principi fondamentali di sussidiarietà, prossimità, partecipazione ed efficacia delle strategie nazionali di decentramento. Il secondo obiettivo specifico è quello di istituire gemellaggi amministrattivi nel contesto dell'Iniziativa di Nicosia, che aiutino le città libiche a migliorare i servizi pubblici e ad accedere alla comunità internazionale. Questa cooperazione, basata su un approccio di gemellaggio, può contribuire a superare l'isolamento della pubblica amministrazione fornendo esempi pratici e approcci in grado di contrastare la dequalificazione dei servizi comunali rivolti ai cittadini.
Settore:
agricoltura/pesca, sanità
Lo scopo del progetto è ammodernare e ristrutturare il settore agroindustriale in Bosnia Erzegovina (BiH), valorizzandone anche economicamente le aree rurali.
Il progetto mira in particolare a rafforzare l’allineamento nella attuazione delle politiche e della legislazione all’acquis comunitario, quale sostegno nel miglioramento del livello complessivo del settore della salute e della protezione delle piante e alla qualità delle sementi.
Le attività saranno indirizzate a:
- messa in atto del Regime fitosanitario, del quadro legislativo in materia di sementi e della legislazione primaria in materia dei diritti dei costitutori;
- ulteriore allineamento della legislazione sui prodotti fitosanitari in linea con le norme UE e potenziamento delle capacità amministrative e operative nel settore dei prodotti fitosanitari, grazie a pratiche interattive, trasferimento di conoscenze e miglioramento delle competenze;
- potenziamento delle capacità degli organismi di controllo per l’introduzione e l’attuazione di schemi di certificazione nel settore delle sementi e del materiale di moltiplicazione vegetativa;
- rafforzamento delle capacità amministrative e operative nel settore dei diritti dei coltivatori di piante, attraverso il trasferimento delle conoscenze di base e il miglioramento delle competenze
Settore:
Fondi Strutturali
Attività di attuazione, monitoraggio e valutazione fondi comunitari linea di intervento 10.1.a.1 e linea di intervento 7.2.a.1 "Progettazione integrata per uno sviluppo territoriale sostenibile PISUS"
Settore:
ambiente/energia
Sito web:
https://www.italy-croatia.eu/web/marless
L'obiettivo generale del progetto è quello di realizzare interventi concreti e congiunti che consentano di affrontare il fenomeno dei rifiuti marini da diversi punti di vista e metodi di intervento. Il progetto mette quindi in atto azioni concrete di monitoraggio, gestione, prevenzione e rimozione dei rifiuti marini senza trascurare l'aspetto normativo all'interno del quale queste azioni sono inquadrate. Infine, propone azioni innovative e sperimentali volte a trattare i rifiuti plastici in una prospettiva di economia circolare.
Il progetto MARLESS intende affrontare il problema dei rifiuti marini nel Mare Adriatico da più fronti per ottenere risultati visibili e concreti. Numerosi sono infatti i fattori che intervengono nella creazione dei rifiuti marini, plastiche provenienti dall'entroterra, plastiche del settore turistico o dell'acquacoltura. Il progetto affronta quindi il problema in modo olistico e si sviluppa su 6 WP che mirano ad attaccare il problema su tutti i fronti, coinvolgendo tutti gli attori responsabili diretti o indiretti dei rifiuti marini. ll progetto si articola quindi in:
Azioni di monitoraggio finalizzate al confronto tra i partner sulle metodologie utilizzate nella Strategia Marina sul proprio territorio e all'implementazione di un proficuo mix di buone pratiche, nonché al potenziamento delle azioni già attuate.
Azioni di governance e sensibilizzazione volte a portare avanti interventi di coinvolgimento dei cittadini sia nelle scuole, sia nel settore turistico, sia in una prospettiva più olistica e integrata del Contratto di Costa;
Azioni di gestione normativa integrata volte a individuare i nodi in cui l'applicazione delle diverse normative si interseca e provoca colli di bottiglia che ostacolano l'efficacia degli interventi.
Azioni pilota che mirano a testare azioni sperimentali i cui risultati saranno poi raccolti in toolbox a beneficio di tutti i partner che potranno poi trasferirli nei propri territori.
Settore:
turismo, imprese culturali e creative
Sito web:
https://creatures.adrioninterreg.eu/
L’obiettivo principale del progetto è promuovere la conservazione e la valorizzazione sostenibili del patrimonio culturale come risorsa di crescita nella regione ADRION, sviluppando offerte turistiche sostenibili, innovative, creative ed esperienziali strettamente legate alle ICC.
In particolare, il progetto mira a rafforzare il collegamento tra le ICC e gli attori legati alla preservazione del patrimonio culturale, a promuovere strategie e politiche a supporto delle Imprese Culturali e Creative, e a diversificare ed innovare le offerte legate al turismo sostenibile.
Attività progettuali:
Il progetto svilupperà le seguenti attività a livello locale e transfrontaliero:
- Il programma comune di accelerazione (Joint Acceleration Programme) aumenterà in particolar modo le capacità delle PMI e delle start-up legate alle ICC di fare impresa a sostegno della conservazione del patrimonio culturale e del turismo sostenibile;
- Le raccomandazioni politiche, i piani d'azione locali e le attività pilota forniranno ai decisori nuovi strumenti strategici utili a supportare meglio le ICC nei settori-chiave del progetto;
- Le app mobili e le installazioni multimediali attireranno i turisti (soprattutto i giovani) nei nuovi percorsi CreaTourES e li incoraggeranno a esplorare il patrimonio culturale ADRION in modo "alternativo".
Risultati attesi:
- Migliore comprensione, tra gli Stati partner di ADRION, sull'elevato potenziale socio-culturale ed economico dell'ICC come campo di cooperazione transnazionale da approfondire ulteriormente in stretta relazione con il turismo sostenibile e la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale;
- Maggiore integrazione e rafforzamento della collaborazione transnazionale tra attori chiave dell'ICC, del turismo sostenibile e dei settori del patrimonio culturale a livello locale, regionale, nazionale e della regione adriatico-ionica;
- Miglioramento del "corpus di conoscenze", a livello della regione adriatico-ionica., attraverso ricerche tematiche transnazionali, strumenti di supporto, azioni pilota e sperimentazioni sviluppate dai partner nei settori del progetto;
- Politiche e pratiche migliorate a sostegno dell'ICC, nell'ambito di una strategia ADRION più integrata e congiunta volta allo sviluppo socio-culturale sostenibile e alla crescita economica della regione attraverso la promozione di un turismo sostenibile, intelligente e innovativo;
- Identità transnazionale ben definita e sensibilizzazione dei partner e delle parti interessate sul patrimonio culturale comune nell'area adriatico-ionica come quadro di orientamento per azioni individuali, innovative e sostenibili nei settori del progetto;
- Miglioramento del comportamento turistico responsabile di tutte le parti interessate, in particolare dei giovani turisti, per lo sviluppo di approcci di utilizzo concordati congiuntamente;
- Conservazione del patrimonio culturale delle regioni partner, valorizzato in modo sostenibile, innovativo e creativo, con il marchio comune ADRION;
- Prodotti e servizi diversificati di qualità turistica nelle regioni partner di ADRION interessate;
- Ridotta stagionalità della domanda turistica nella regione adriatico-ionica.
Settore:
cultura, Cluster, imprese culturali e creative
Sito web:
https://www.creativefvg.eu/
Il Cluster Cultura e Creatività della Regione Friuli Venezia Giulia si propone di creare, qualificare e far crescere la cultura e la creatività del Friuli Venezia Giulia attraverso l’innovazione e la conoscenza. Il Cluster Cultura e Creatività è volto a:
- rappresentare e consolidare la realtà multiforme delle imprese culturali e creative regionali;
- migliorare la visibilità e l’attrattività dell’ecosistema culturale e creativo regionale;
- promuovere la cooperazione fra imprese e fra soggetti pubblici e privati del settore;
- supporterare le imprese culturali e creative nella ricerca di opportunità di finanziamento, nella ricerca di partner e nella promozione del settore regionale.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione, sviluppo socio-economico regionale
Sito web:
https://euradria.eu/it/
Obiettivo del progetto EURADRIA è quello di continuare a supportare la mobilità nell’area transfrontaliera, garantendo un servizio qualificato di assistenza a lavoratori e imprese.
Spazi virtuali completamente rinnovati e spazi fisici dedicati al transfrontalierato già operativi sui territori italiano e sloveno si focalizzano ora sulla risoluzione di specifici ostacoli alla mobilità; sicurezza sul lavoro, disabilità, tassazione, assegni familiari e malattia sono tra gli argomenti fondamentali.
L'istituzione di un osservatorio permanente sul transfrontalierato curato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia contribuisce a rilevare e a monitorare l’andamento e le dinamiche che interessano il mercato transfrontaliero secondo specifici indicatori.
EURADRIA, inoltre, mette in rete le competenze degli uffici pubblici per l’impiego, degli EURES Advisers pubblici e privati (datoriali e sindacali) dell’area transfrontaliera nell’ottica di rafforzare la cooperazione nel settore della mobilità lavorativa e promuovere azioni congiunte di sostegno all’occupazione.
Settore:
cultura, imprese culturali e creative
Sito web:
https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/cultura-sport/progetti-bandi-europei/FOGLIA12/
Le imprese collocate nell’area alpina trovano spesso degli ostacoli ad avviare processi di innovazione che siano adeguati, sostenibili e che valorizzino le specificità dell’ambiente in cui si trovano. La loro collocazione rappresenta al tempo stesso una ricchezza e un limite e necessita di approcci in grado di superare barriere fisiche e tecnologiche. Il tessuto imprenditoriale alpino è anche caratterizzato dalla presenza di imprese creative e digitali di recente fondazione, spesso create da giovani con alte competenze e notevoli capacità di innovare.
Tenendo conto di queste caratteristiche, il progetto CROSSINNO intende collegare i processi di innovazione già avviati alle ricchezze culturali tangibili e intangibili presenti nell’area, così da poter creare un circuito virtuoso che vede nell’ambiente, nella tradizione imprenditoriale e nelle nuove competenze creative un’opportunità per rafforzare l’imprese e per promuovere l’economia della montagna nel suo complesso.
In particolare, il progetto intende promuovere:
- La costituzione di gruppi di lavoro locali costituiti da PMI, start-up, ICC e intermediari;
- La formazione degli intermediari, delle PMI e delle start-up sugli strumenti, i metodi e i modelli elaborati;
- Il miglioramento di una metodologia e predisposizione di strumenti da usare per le azioni di cross-fertilization;
- L’elaborazione e implementazione di piani locali per la promozione dell’innovazione, la creazione di relazioni tra imprese tradizionali e operatori culturali e creativi;
- La creazione di quattro azioni pilota consistenti nell’implementazione di una cooperazione concreta tra PMI, start-up e industrie culturali e creative;
- La presentazione in un un seminario internazionale di tutti i piani/progetti sviluppati;
- L’elaborazione di un modello di cooperazione da trasferire agli utilizzatori, in particolare ai policy makers per il Programma 2020+.
Settore:
ambiente/energia
Sito web:
https://www.interregeurope.eu/s3unica/
Il progetto S3 UNICA -Smart Specialization University Campus mira a enfatizzare il ruolo delle Università nelle politiche di innovazione regionali, fornendo ricerca specialistica e competenza tecnica nel campo degli edifici sostenibili dal punto di vista energetico e offrendo campus come laboratori pratici dove implementare queste soluzioni innovative.
Le università coinvolte nel progetto possono contribuire allo scambio di conoscenze regionali e alla traduzione in prodotti energetici innovativi, soluzioni e servizi sia pubblici che privati.
Settore:
cultura, imprese culturali e creative
Sito web:
https://www.interreg-central.eu/Content.Node/SACHE.html
Il progetto SACHE svilupperà e fornirà strategie di sviluppo locale integrate basate su strumenti e approcci che accelerano l'imprenditorialità creativa all'interno e attorno al patrimonio culturale. Il progetto espanderà e rafforzerà il ruolo dei siti, simboli e valori del patrimonio culturale trasformandoli in "Smart Accelerator of Creative Heritage Entrepreneurship" (SACHE) basato su un modello dell'Europa centrale di recente sviluppo. Musei, gallerie, teatri e festival saranno concepiti non solo come siti di educazione o intrattenimento ma anche come acceleratori, cioè motori culturali che mobilitano e alimentano le energie delle piccole imprese creative. Ciò consentirà di ampliare l'accesso al patrimonio culturale e la produzione di servizi a valore aggiunto, lo sviluppo di clustering innovativo delle ICC attorno a ciascun SACHE. Il progetto aiuterà inoltre a promuovere la cooperazione intersettoriale con altri settori industriali e di servizi, in particolare nelle tecnologie digitali.
OBIETTIVO
L'obiettivo principale di SACHE è sviluppare e fornire strategie di sviluppo locale integrate basate su strumenti e approcci che accelerino l'imprenditorialità creativa all'interno e attorno al patrimonio culturale rendendo le città e le regioni dell'Europa centrale luoghi migliori in cui vivere e lavorare. Per fare ciò, il progetto svilupperà un modello centro europeo per aumentare le capacità degli attori pubblici e privati di promuovere l'uso sostenibile del patrimonio culturale materiale e immateriale basato su uso e riuso di tecnologie intelligenti e innovative in cooperazione con diversi settori creativi.
Il progetto espanderà e rafforzerà il ruolo dei siti, dei simboli e dei valori del patrimonio culturale trasformandoli in SACHE: "Smart Accelerator of Creative Heritage Entrepreneurship”. Un modello comune, una metodologia trasferibile e un set di strumenti genereranno SACHE per la progettazione e l'implementazione di hub regionali / locali, nuovi output flessibili di innovazione sociale dotati della capacità di assistere le industrie culturali e creative nell'approvvigionamento e nella progettazione di idee innovative.
Lo sviluppo e l'attuazione di strategie e politiche per valorizzare il patrimonio culturale e sfruttare il potenziale delle imprese culturali e creative aumenteranno le opportunità economiche e l'occupazione a livello regionale. La cooperazione transnazionale contribuirà a migliorare le capacità del settore pubblico e privato che si occupa della protezione e dell'uso sostenibile del patrimonio culturale e delle risorse sostenendo approcci integrati. Ciò consentirà la conservazione coordinata e la gestione delle risorse del patrimonio culturale e della crescita sostenibile.
ATTIVITÀ
• Mappatura e attivazione di un ambiente culturale e creativo in grado di promuovere l'imprenditorialità e la crescita.
• Servizi di valore per promuovere gli Smart Accelerator dell'imprenditoria creativa
• Creazione di "atmosfere" per promuovere l'imprenditorialità culturale e creativa
• Catene di valori sostenibili, attività di trasferimento e di follow-up
Settore:
ambiente/energia
Sito web:
https://www.interreg-central.eu/Content.Node/PROSPECT2030.html
PROSPECT2030 affronta le sfide legate alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e all'adozione delle politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici che devono affrontare tutte le regioni dell'Europa centrale.
Il progetto si basa sulla convinzione che le Regioni dovrebbero essere il fulcro di un radicale ripensamento dell'utilizzo dei fondi pubblici e dell'approccio alla pianificazione energetica in modo più decentralizzato e intelligente. Il suo obiettivo principale è quindi quello di rafforzare la capacità delle Regioni coinvolte nella mobilitazione di investimenti volti a raggiungere 2030 obiettivi energetici a livello territoriale in modo più efficiente con un rapporto costo-efficacia maggiore rispetto al passato.
Pur tenendo conto del quadro normativo esistente in materia di pianificazione e fondi pubblici in ciascuna regione, il progetto fornirà un percorso innovativo interconnettendo la pianificazione energetica con aspetti economici, finanziari e tecnici. Il progetto inizia con la valutazione degli investimenti 2014-2020 per basse emissioni di carbonio e prosegue con un'attività di pianificazione energetica con una visione olistica verso il 2030 per un insieme di 2-3 tecnologie chiave a basse emissioni di carbonio, identificate in ciascuna regione con una consultazione delle parti interessate partecipative.
I risultati di queste attività riguarderanno l'uso di fondi pubblici per il prossimo periodo di programmazione, garantendo la durata del progetto. In questo modo gli investimenti sostenuti in futuro porteranno a "Regioni energetiche sostenibili", creando anche nuove opportunità di lavoro. L'elaborazione di raccomandazioni politiche sull'uso dei fondi pubblici sarà elaborata con l'intento di influenzare principalmente le strategie macroregionali che insistono nell'Europa centrale.
Inoltre verranno creati sette piani di azione regionali per l'energia, dei pacchetti di formazione online e la campagna di replica, che garantiranno la replicabilità del progetto, in quanto un ampio numero di parti interessate, oltre alla partnership, trarrà vantaggio dai principali risultati del progetto.
L'attività transnazionale di sviluppo delle capacità faciliterà il processo di apprendimento reciproco, mentre un'efficace campagna di comunicazione diffonderà i risultati del progetto e aumenterà la trasferibilità del progetto
Settore:
imprese culturali e creative
Sito web:
http://ita-slo.eu/diva
Obiettivi
L’obiettivo principale del progetto DIVA è quello di collegare i settori creativi ed economici in modo da creare un eco-sistema dell’innovazione, che sia in grado di affrontare i mercati internazionali nell’ ambito della trasformazione digitale per mezzo di tecnologie “Smart” a vantaggio della società. DIVA avrà il compito di stabilire un eco-sistema internazionale basato su piattaforme innovative interdisciplinari esistenti o nuove, capace di rafforzare un sistema di iniziative collaborative di economia, arte (art Thinking), design (design Thinking) e varie iniziative sociali (design di partecipazione).
Attraverso il nostro approccio analitico, di mappatura, di modellizzazione, di educazione e di testaggio,
DIVA catalizzerà questo sistema di innovazione, di produzione e di end-user, dove reti e network incorporeranno gli innovatori nell’economia locale in una modalità dove il passaggio da un’idea alla soluzione finale sarà veloce, sostenibile nel lungo periodo e orientato ai cittadini e ai loro bisogni.
Con la creazione di ecosistemi internazionali, DIVA accrescerà la possibilità di nuove opportunità di collaborazione e di sviluppo sia di aziende high-tech che di comunità di operatori e di imprese capaci di affrontare le sfide dei mercati e dei consumatori. Questi ecosistemi avranno un ruolo-guida nella preparazione e nella capacità di risposta delle imprese dei settori industriali tradizionali e nella capacità della società di rispondere alle sfide della trasformazione digitale e dell’economia circolare.
DEFINIZIONE DI UN MODELLO DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA PER LA CRESCITA DELLE ICC
a) Identificazione delle reti creative, attori e stakeholder nell’area transfrontaliera e Elaborazione della mappa transfrontaliera di attori e risorse
b) Fabbisogni degli utenti
c) Consolidamento della cooperazione transfrontaliera tra attori e azioni di sensibilizzazione
d) Elaborazione del modello di cooperazione DIVA
DEFINIZIONE DI UNA METODOLOGIA ART-CREATIVE BASED PER FACILITARE L’INNOVAZIONE TRANSFRONTALIERA DELLE IMPRESE
1. Sviluppo degli strumenti per facilitare la fertilizzazione incrociata tra ICC e PMI "tradizionali"
2. Azioni di capacity-building indirizzate agli operatori locali per facilitare l'incontro tra ICC e PMI tradizionali
3. Definizione delle reti di operatori locali e sensibilizzazione per la cooperazione tra utenti Reti e attività preparatorie alle azioni pilota
4. Definizione degli HUB per rafforzare la cooperazione tra ICC e PMI.
5. Identificazione e realizzazione dei programmi per aumentare la propensione alla creatività ed innovazione per bambini, giovani, cittadinanza.
LA CALL TRANSFRONTALIERA
1. Attività preparatorie transfrontaliere per definire ed impostare un bando di evidenza pubblica (Call) per la selezione di azioni pilota.
2. Pubblicazione del bando per selezionare progetti in cui una PMI tradizionale propone l’acquisto di strumenti e/o servizi innovativi forniti da una impresa culturale creativa (ICC) pre-identificata.
3. Attuazione dei progetti pilota.
4. Diffusione dei risultati ottenuti dai progetti pilota in tutta l’area di cooperazione per rafforzare l'impatto della cultura e della creatività e modello di collaborazione proposto.
Settore:
capacity building, agricoltura/pesca
L'obiettivo generale del progetto è quello di sostenere lo sviluppo del sistema delle denominazioni di origine controllata e delle indicazioni geografiche (GI) in Georgia attraverso la creazione di efficaci strumenti di supporto in linea con le disposizioni europee per il sistema di protezione delle indicazioni geografiche.
Scopo del progetto è quindi quello di supportare il Centro nazionale per la proprietà intellettuale della Georgia - Sakpatenti, insieme ad altre parti interessate, nella creazione di creare meccanismi legali, amministrativi e istituzionali per il miglioramento dei sistemi di protezione e controllo delle IG, al fine di rafforzare la capacità delle istituzioni nazionali di attuare e adottare le migliori pratiche europee.
Le attività di progetto pianificate sono:
- revisione del quadro giuridico sul sistema di protezione e controllo di qualità delle indicazioni geografiche in conformità con la legislazione dell'UE;
- rafforzamento della capacità delle autorità statali competenti e del settore privato (produttori e/o associazioni di produttori) per il miglioramento del sistema di protezione delle IG;
- organizzazione del sistema di controllo di qualità delle IG in linea con i regolamenti dell'UE e le migliori pratiche dell'UE e rafforzamento dell’attuale sistema di ispezione e controllo;
I risultati attesi sono i seguenti:
- sistema di protezione e controllo IG in atto e operativo in conformità con le norme UE;
- emendamenti giuridici nel settore delle indicazioni geografiche elaborati e approvati;
- procedure amministrative del Centro nazionale di Proprietà Intellettuale Sakpatenti e degli altri soggetti interessati aggiornate;
- 4 nuove IG create in diversi campi.
Settore:
cultura
Sito web:
https://www.ita-slo.eu/it/primis
La sfida comune dell’area programma alla quale contribuirà il progetto PRIMIS è la "Conservazione, tutela e ripristino del patrimonio culturale e naturale”.
L’obiettivo generale del progetto è la valorizzazione del patrimonio linguistico, culturale e naturale delle comunità linguistiche dell’area programma al fine di attrarre la domanda di turismo sostenibile. Questa è per sua natura un'area multiculturale e multilinguistica per la presenza delle minoranze nazionali slovena e italiana e di altre comunità linguistiche (cimbri, ladini, friulani) che la rendono unica rispetto ad altri territori in Italia e in Slovenia. Il cambiamento che il progetto porterà sarà una nuova percezione dell’identità multiculturale e multilinguistica dell’AP sia per i turisti sia per i residenti.
Gli output principali sono:
- la realizzazione di 4 Centri multimediali di divulgazione delle specificità e peculiarità delle comunità linguistiche autoctone;
- una piattaforma multimediale e una guida digitale;
- la valorizzazione e promozione di eventi culturali nell'AP;
- attività informative e formative per target group specifici.
I beneficiari sono:
- turisti;
- residenti;
- giovani;
- PMI;
- partner del progetto.
L’approccio che si prevede di adottare è di trasferire nel settore turistico e della promozione del territorio transfrontaliero le peculiarità multiculturali e multilinguistiche delle comunità autoctone con l’utilizzo di strumenti innovativi, interattivi e multimediali con realtà immersiva e virtuale nei Centri multimediali. L’approccio andrà oltre le attuali prassi del settore (mare-montagna) perché contribuirà a creare prodotti turistici basati sul patrimonio culturale e linguistico dell’AP. La cooperazione transfrontaliera è necessaria, perché mette insieme le diversità e le peculiarità legate alla multiculturalità e multilinguismo creando un’immagine unica dell’AP.
Il progetto è originale perché considera il patrimonio culturale materiale ed immateriale delle comunità linguistiche autoctone come valore aggiunto per un’attività economica, il turismo culturale e sostenibile.
Settore:
ambiente/energia
Sito web:
https://www.italy-croatia.eu/web/pepsea
Il Progetto “PEPSEA” intende a sviluppare un sistema di risposte adeguato e tempestivo per inquinamento incidentale nelle aree chiuse dell’Adriatico. In particolare, il Progetto si pone l’obiettivo di: elaborare piani di contingenza per il rischio di inquinamento e per gli incidenti che possano provocarlo; stabilire le soluzioni e gli equipaggiamenti adeguati alle varie fasi di risposta agli eventuali incidenti; organizzare training per le squadre d’intervento e campagne di sensibilizzazione per un uso attento e consapevole del mare.
Risultati attesi
• Piani di contingenza dettagliati per le aree marine chiuse dell’Adriatico
• test di strumenti tecnologici e di attrezzature adeguati all’intervento nelle diverse fasi dell’attività di risposta
• programmi di training per le squadre d’intervento
• campagne di sensibilizzazione per un uso attento e consapevole del mare
Settore:
turismo, cultura
Sito web:
https://www.italy-croatia.eu/web/underwatermuse
Il progetto mira a proporre il miglioramento culturale come punto di forza per lo sviluppo locale: tale sviluppo verrebbe principalmente indirizzato al miglioramento economico delle aree interessate.
Il progetto intende applicare su aree pilota (paesaggi marittimi di Torre Santa Sabina, Grado, Resnik / Siculi, Caorle) un protocollo metodologico e tecnologico basato su ricerca, conoscenza, sviluppo e comunicazione di un sito archeologico subacqueo complesso e multistratificato, caratterizzato da una forte diversità.
L'obiettivo del progetto è quindi quello di connettere le aree beneficiare in un parco archeologico subacqueo (o eco-museo) attraverso metodologie e tecniche innovative e/o sperimentali al fine di cercare di ridurre la perdita di importanti patrimoni culturali e di garantire uno spin economico derivante direttamente dalla creazione di un settore legato alla promozione turistico-culturale del contesto di riferimento.
UnderwaterMuse si rivolge alle comunità locali come responsabili del loro sviluppo e della loro crescita mirando a creare destinazioni turistiche e promuovendo collaborazioni co-creative tra attori turistici e culturali, decision makers pubblici, aziende creative e associazioni di cittadini.
Settore:
capacity building, ambiente/energia
Sito web:
https://www.italy-croatia.eu/web/response
Il progetto mira a responsabilizzare i responsabili delle politiche locali per consentire approcci di governance climatici intelligenti e promuovere la vita sostenibile nelle aree marine e costiere dell'Adriatico. Il progetto fornisce gli strumenti per promuovere un'efficace elaborazione delle politiche sull'adattamento climatico a livello locale e per supportare il processo decisionale strategico su come affrontare al meglio gli effetti del cambiamento climatico sulle aree costiere del bacino adriatico.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Sito web:
https://euradria.eu/it/
Il progetto EURADRIA mira a supportare le attività degli sportelli EURES in Friuli Venezia Giulia e Slovenia. In particolare, tramite il progetto, si intende istituire dei one stop shop sia a livello virtuale (portale dedicato) che a livello fisico con l’istituzione di tre info point ed un osservatorio permanente sul lavoro transfrontaliero.
Il progetto mira inoltre a fornire strumenti per la soluzione di tutte le problematiche, di tutti gli “ostacoli" al lavoro transfrontaliero, prevedendo inoltre una azione relativa alla prevenzione del lavoro nero.
Grazie ad EURADRIA, i partner creeranno nuovi posti di lavoro e si andranno a firmare nuovi contratti di lavoro transfrontaliero.
Il progetto prevede anche attività di animazione e promozione sui territori coinvolti.
Settore:
cultura
Sito web:
http://ita-slo.eu/walkofpeace
Obiettivi
La particolarità dell’area di programma è la presenza del patrimonio della PGM di straordinario significativo storico, talvolta mal conservato, con un potenziale non sfruttato nell’ambito dello sviluppo del turismo. Il progetto contribuirà a trasformare la situazione attuale mediante attività transfrontaliere condivise mirate alla conservazione a lungo termine del patrimonio PGM e all’accrescere il suo utilizzo nell’ottica dello sviluppo del turismo culturale sostenibile. Saranno svolti studi, allestite mostre, vi saranno eventi culturali e commemorativi per rafforzare la conoscenza generale e la consapevolezza del patrimonio PGM. Si terranno attività di formazione mirata e networking per operatori turistici, organizzazioni e altre parti interessate, volte a incoraggiare lo sviluppo della nuova offerta turistica. Per rafforzare la promozione e la commercializzazione congiunte del patrimonio della PGM sarà introdotto un marchio principale del Sentiero della Pace con linee guida di marketing, un sito web e altro materiale divulgativo. Saranno aggiornati e organizzati nuovi percorsi tematici, info point e centri con presentazioni interattive e innovative del patrimonio. Gli investimenti su piccola scala saranno finalizzati a preservare il patrimonio di straordinario valore della PGM.
I sotto-obiettivi includono:
1. Rafforzare la conoscenza e la consapevolezza di un patrimonio comune della prima guerra mondiale nell’AP con la preparazione e l’organizzazione di programmi di formazione e ricerca transfrontalieri; 2. Incentivare lo sviluppo del turismo culturale sostenibile con la creazione di una destinazione e del brand Sentiero della pace e la realizzazione di strumenti per una promozione dei prodotti turistici; 3. Creazione di una rete di sentieri storici e info-point nell’ambito del brand Sentiero della pace con il restauro e la sistemazione dei sentieri, degli info- point e dei monumenti di particolare rilevanza storica.
Attività del progetto
ATTIVITA’ DI GESTIONE PROGETTUALE Coordinamento delle attività e gestione amministrativa-finanziaria del progetto
COMUNICAZIONE IMPLEMENTAZIONE DATI GENERALI In questo WP sono previste iniziative mirate allo studio di tematiche storiche, alla didattica nonché alla formazione dedicata agli operatori del settore; si svolgeranno inoltre azioni di valorizzazione attraverso eventi e manifestazioni culturali, tali da promuovere il più ampio coinvolgimento del pubblico. Saranno complessivamente realizzati: raccolte di dati e documenti, pubblicazioni, anche digitali, mostre con relativi cataloghi, conferenze, seminari e percorsi formativi su vari livelli, laboratori didattici, visite guidate e viaggi di studio, eventi pubblici, performance, manifestazioni culturali.
INVESTIMENTI Il WP include investimenti minori e azioni pilota per conservare, potenziare e sistemare il patrimonio della prima guerra mondiale (PGM), il che contribuirà a creare una rete di sentieri storici, di punti di informazioni e centri nell'ambito del marchio “Il sentiero di pace”. Risultati - studi sul patrimonio transfrontaliero della PGM e presentazione dei risultati selezionati; - formazione e networking mirati a promuovere la valorizzazione turistica del patrimonio PGM, per fornitori di servizi turistici, organizzazioni e altre parti interessate; - nuove mostre sul patrimonio della PGM, eventi culturali e commemorativi tematici e conferenze; il nuovo marchio principale del Sentiero della Pace fra le Alpi e l'Adriatico, con il “brandbook” e le linee guida di marketing congiunto del patrimonio della PGM; - linee guida di gestione per il percorso Plezzo (Bovec) - Trieste; - iniziative per lo sviluppo di nuovi servizi e offerte turistiche; - sito web comune del Sentiero della Pace e materiale di promozione del patrimonio della PGM; percorsi tematici e punti informativi rinnovati, riorganizzati e segnalati; - centri di informazione aggiornati e nuovi con ICT all'avanguardia e presentazioni multimediali del patrimonio PGM; ristrutturazione di monumenti, musei e altre strutture riferite al patrimonio di straordinario significato della PGM nell'area di programma.
Settore:
ambiente/energia
Sito web:
https://www.ita-slo.eu/it/secap
SECAP è un progetto strategico per l’area transfrontaliera Italia-Slovenia, nato per affrontare congiuntamente la problematica dei cambiamenti climatici in essere, al fine di trovare soluzioni unitarie e condivise per mitigarne gli effetti e ridurre la vulnerabilità dei territori. Il progetto vuole infatti creare una strategia per basse emissioni di carbonio, con l’individuazione di specifiche politiche e misure a tutela del clima, che si pongano in contrasto con i cambiamenti indotti dalle attività umane e l’effetto del gas serra e che adottino invece misure di adattamento e di mitigazione del cambiamento climatico.
Proprio per la sua specificità, SECAP vuole sostenere la transazione verso una economia a basse emissioni di carbonio (OT4), realizzando concreti interventi a supporto dell’attuazione delle politiche territoriali in materia di efficientamento energetico e lotta all’inquinamento atmosferico, sia a livello regionale (Friuli Venezia Giulia e Veneto) sia nazionale (Repubblica di Slovenia).
Il progetto è inoltre da ritenersi strategico perché vuole produrre un sostanziale cambiamento nella pianificazione energetica dell’area transfrontaliera (strategia unitaria), a vantaggio di una migliore consapevolezza dei territori della necessità di indirizzare i propri orientamenti ed investimenti verso energie rinnovabili, oltre che a migliorare la capacità dei PP e dei Comuni nell’adottare e sviluppare SECAP condivisi, nella loro struttura, fra territori transfrontalieri. La dimensione strategica di SECAP, sulla base delle risultanze di tutte le attività progettuali, è garantita altresì dalla elaborazione di linee guida per i Comuni che vogliono migliorare la loro pianificazione energetica.
I principali risultati attesi dal progetto SECAP sono:
- studio sull’impatto del cambiamento climatico sull’Area Programma con reports metodologici e BEI per i Comuni coinvolti. A tal fine si testerà una metodologia comune da fornire alle PA per la definizione, in modo efficace e con costi ridotti, delle BEI e delle MEI (inventario & monitoraggio emissioni).
La cooperazione fra PP che hanno competenze scientifiche consolidate, accanto alle esperienze portate da soggetti che “governano” i territori a vari livelli, garantirà una efficace pianificazione trasfrontaliera per la riduzione delle emissioni di carbonio (OS2.1 del CP ITA SLO). Lo scambio di buone prassi fra PP, ma anche la capitalizzazione di esperienze pregresse e di successo sul tema dell’efficientamento energetico (con particolare attenzione al Patto dei Sindaci), porterà alla redazione di una strategia congiunta per ottimizzare il consumo delle risorse esistenti;
- creazione di un inventario delle strategie, misure e progetti già definiti ed utili all’aumento della resilienza urbana, creazione di database online bilingue di statistiche e dati sull'energia/clima/ambiente e di un atlante italo-sloveno della vulnerabilità dei territori con approfondimenti su scala urbana.
Sulla base di quanto detto, si procederà con un approccio coordinato per ottenere la conversione di SEAP in SECAP, con un focus sulla transizione dalla mitigazione all'adattamento. Con le linee guida si promuoverà l'ingresso di quei Comuni ancora fuori dal processo SEAP/SECAP. Queste linee guida saranno trasfrontaliere ed uniche per il territorio italiano e sloveno, in quanto condivise tra tutti i PP ed esito del lavoro integrato di WP3.1/3.2/3. 3-interventi di sviluppo di piani di azione ed altre attività concrete.
SECAP vuole sperimentare l’efficiacia del lavoro svolto con l’accompagnamento di alcuni Comuni nel percorso di trasformazione di SEAP in SECAP, sia in Italia sia in Slovenia.
Dopo un percorso formativo, i Comuni verranno supportati dai PP nella redazione dei SECAP (almeno 10 ). In Italia si valuterà come redigere SECAP di area vasta (per es. nel territorio del PP4 o in FVG coinvolgendo le UTI). In ogni caso, se il SECAP sovracomunale non sarà redigibile, saranno i singoli Comuni a venir coinvolti per l’attuazione dell’attività. Inoltre si incoraggeranno i Comuni verso l’efficientamento energetico creando interventi per un migliore uso delle risorse energetiche, con conseguente riduzione delle emissioni, relizzando un audit energetico ed una pubblicazione sintetica sulle buone prassi esistenti e la loro replicabilità.
Gli interventi infrastrutturali di SECAP non mirano ad attuare pienamente le strategie elaborate nelle fasi precedenti, ma hanno un ruolo dimostrativo e forniscono elementi e esperienze tangibili che contribuiranno attivamente a testare gli interventi di risparmio energetico.
Settore:
ambiente/energia
Sito web:
https://www.interregeurope.eu/gpp-stream/
Obiettivi
L'obiettivo principale è supportare i partner GPP-STREAM per trasferire le lezioni apprese a tutte le fasi di attuazione degli strumenti politici indirizzati e creare una comunità di parti interessate in grado di integrare le pratiche GPP.
Gli obiettivi secondari sono invece:
- individuare, raccogliere e condividere le migliori pratiche e i migliori strumenti di supporto per l'adozione di appalti pubblici verdi, orientati all'efficienze delle risorse all'interno degli organi responsabili degli strumenti politici;
- migliorare l'integrazione degli obiettivi e delle azioni del GPP nei programmi di finanziamento e nei piani settoriali / di sviluppo;
- migliorare la capacità delle amministrazioni nazionali, regionali e locali di allineare le proprie azioni al fine di migliorare l'implementazione del GPP;
- migliorare la capacità di monitoraggio dell'attuazione del GPP innescata dall'attuazione di specifici strumenti e piani politici;
- stimolare l'adozione della domanda verde di beni e servizi lungo tutte le fasi di attuazione degli strumenti politici, compresi quelli che sono interessati ma non gestiti direttamente dalle autorità che hanno sviluppato gli strumenti.
Attività di Progetto
Attività di apprendimento
- Una metodologia di apprendimento GPP per l'identificazione e l'analisi delle parti interessate GPP-STREAM
- Una matrice per l'identificazione delle aree di intervento GPP (almeno 40 meeting tra stakeholders seguiti da relative relazioni e 5 eventi transnazionali)
- Best practices di GPP Stream con almeno 50 casi di studio
- due strumenti online per misurare la conformità di GPP per i beneficiari di fondi UE, strategie di sviluppo rurale e urbano
- Linee guida per il monitoraggio GPP
- 13 webinar (UE e nazionali)
- 6 riassunti delle politiche, almeno 4 partecipazioni all'evento della piattaforma di apprendimento delle politiche
- Almeno 8 riunioni di peer review online realizzate tra i partner
- 8 piani d'azione per l'introduzione del GPP nei fondi / strategie di sviluppo dell'UE
Attività di comunicazione
- 5 kick off a livello nazionale;
- creazione di profili social per GPP-STREAM;
- 10 pagine web dedicate al progetto;
- una campagna online;
- 7 newsletter in 6 lingue diverse;
- almeno 2000 tra volantini e poster (per ogni Paese) e 10 roll up;
- una conferenza europea GPP-STREAM a Roma;
- almeno 20 articoli e 10 comunicati stampa a livello europea nell’ambito della campagna online;
- almeno 20 interviste a stakeholder di progetto realizzate online;
- 8 eventi “Open Days” organizzati dai partner di progetti;
- 8 conferenze stampa dedicate al lancio dell’Action plan;
- un evento politico di alto livello.
Project management
- Pianificazione esecutiva del Progetto;
- piano di gestione della qualità;
- linee guida per la gestione sostenibile del progetto;
- 6 relazioni sullo stato di avanzamento;
- 16 riunioni del gruppo direttivo, 10 online e 6 in presenza.
Risultati attesi
- Sviluppo delle conoscere e abilità GPP di almeno 80 membri dello staff dei partner di progetto;
- Coinvolgimento costante nello sviluppo dei piani di azione GPP-STREAM di almeno 300 stakeholder nazionali, regionali ed europei;
- Integrazione degli approcci GPP nella gestione di 8 strumenti di policy nazionali, regionali e locali di 5 Paesi europei (in particolare fornendo linee guida GPP ai beneficiari e istituendo sistemi di monitoraggio GPP);
- formazione sui toolkit di GPP STREAM di almeno 40 enti europei di gestione degli strumenti di policy (si prevede che almeno 20 enti regionali intraprenderanno azioni per migliorare i loro strumenti politici grazie agli insegnamenti tratti da GPP-STREAM e al approcci proposti dal progetto);
- partecipazione di almeno 1.000 persone agli eventi di progetto, sia di persona sia online;
- almeno 10.000 follower sugli account social
- 2.000 nuovi visitatori l’anno sulle pagine web del progetto;
- 100% gestione efficiente del progetto, comprese le spese di progetto.
Settore:
capacity building, cultura, Cluster
Sito web:
http://smath.interreg-med.eu
Il progetto SMATH mira a migliorare la qualità e la quantità delle connessioni tra il dominio della cultura orientato alla pubblicità e il dominio della creatività orientato al business. SMATH intende generare e rafforzare “Atmosfere Smart” capaci di supportare le start-up e lo sviluppo degli SMEs nel settore culturale e creativo, facilitando l’accesso alle “fabbriche di cultura” e valorizzando i servizi (finanza pubblica e privata), lo sviluppo di clustering innovativi sul livello delle Industrie Culturali e Creative e l’istituzione di una cooperazione congiunta a livello di PPP tra investitori e attori pubblici in grado di sfruttare il loro potenziale per sostenere la crescita nell’area MED.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione, sanità
Sito web:
https://www.case-care.eu/
Il progetto CARE vuole
- sviluppare, coordinare a livello regionale e valutare un servizio di CrM sovraordinato e interistituzionale, che funga da sportello di contatto e consulenza per la gestione delle cure e del sistema a beneficio degli anziani non autosufficienti e dei caregiver familiari.
Le attività progettuali pianificate sono:
- attività orizzontale di coordinamento, kick off, incontri intermedi e conferenza finale;
- attività di comunicazione e divulgazione delle azioni e risultati di progetto;
- attività di modellizzazione della rete del sistema assistenziale a livello regionale, ivi inclusa analisi della qualificazione del personale e delle aziende, e relativa valutazione ed analisi;
- attività di pilotaggio sulla base di un modello di Best Practice identificato nel corso del progetto;
- valutazione del pilotaggio e sviluppo di una campagna di comunicazione transfrontaliera per la sua trasferibilità verso altre regioni, nonché per attività di sostenibilità
I risultati attesi sono:
- aviluppare un servizio di care management (CrM) che si occupi del controllo del sistema e dell’erogazione dell’assistenza, coordini e organizzi trasversalmente gli aiuti in campo sociosanitario;
- attraverso il CrM ottenere un cambiamento nell’area del programma a livello regionale verso una gestione ed un coordinamento sostenibili della qualità delle cure e dell’efficienza dei costi;
- aggiungere alle forme esistenti di CsM una prospettiva e competenza sovraordinate per trattare in modo equilibrato tanto l’aspetto umano quanto quello economico.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione, agricoltura/pesca
Il progetto PATH-DEV ha due obiettivi principali:
- lo sviluppo economico locale sostenibile nel settore della pesca;
- attività di formazione ed insegnamento per rafforzare le capacità e il know-how degli esperti tecnici locali e degli attori privati del settore della pesca.
Le attività progettuali pianificate sono:
- formazione in Italia di esperti tecnici libici per la valutazione dei beni materiali e immateriali del settore della pesca in Libia;
- formazione in Italia di autorità pubbliche libiche per l'etichettatura e le certificazioni nel settore della pesca;
- formazione in Italia di formatori libici per il miglioramento delle competenze tecniche da trasferire ai giovani apprendisti pescatori in Libia;
- acquisizione di strumenti e attrezzature di formazione per consentire l'allestimento di laboratori di formazione per giovani pescatori in Libia.
I risultati attesi sono:
- un miglioramento del know-how e delle capacità degli esperti tecnici e degli operatori privati nel settore della pesca in Libia;
- lo sviluppo economico sostenibile.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione, politiche giovanili
Sito web:
https://www.italy-croatia.eu/web/blue-kep
Gli obiettivi perseguiti dal progetto BLUE KEP sono:
- incoraggiare la standardizzazione curricolare e la mobilità della conoscenza nelle scuole tecniche a sostegno dell'innovazione;
- aumentare la disponibilità di professionisti qualificati in settori mirati con competenze reciprocamente riconosciute;
- migliorare la cooperazione transfrontaliera tra i sistemi di economia blu, i cluster e specializzazioni complementari.
Le attività progettuale pianificate per raggiungere questi obiettivi sono:
- Diffusione della call di BLUE KEP per le scuole
- Organizzazione di eventi progettuali e capitalizzazione dei risultati di progetto
- Creazione di un gruppo di lavoro tecnico e definizione dei criteri di selezione degli istituti tecniche
- Accreditamento e matching delle scuole
- Formazione e scambio di esperienze tra insegnanti
- Impostazione dei criteri di selezione degli studenti
- Creazione di moduli formativi comuni e criteri per il mutuo riconoscimento dei crediti
- Preparazione della mobilità
- Organizzazione di tirocini per gli studenti in aziende selezionate nei settori marittimo e navale
- Selezione degli studenti ed svolgimento della mobilità
- Valutazione finale degli studenti
Il progetto preve di raggiungere diversi risultati:
- il miglioramento del sistema di istruzione (nella scuola secondaria) nel settore nautico/navale attraverso una standardizzazione curricolare negli istituti tecnici italiani e croati e una migliore integrazione con il settore produttivo;
- la creazione di un'effettiva "regione della conoscenza" nell’ area transfrontaliera, favorendo la mobilità dei giovani e la disponibilità di professionisti qualificati con competenze mutualmente riconosciute grazie alla cooperazione tra i rappresentanti della quadruplice elica (decisori politici, scuole, giovani e aziende) del settore marittimo/navale;
- meccanismi cardine che contribuiscono a un migliore sfruttamento del potenziale esistente nel settore marittimo/navale transfrontaliero in termini di innovazione.
Settore:
ambiente/energia
Sito web:
https://maestrale.interreg-med.eu
L’obiettivo principale di MAESTRALE consiste nella promozione e nello sviluppo di energia rinnovabile dal mare (energia blu) come settore chiave per una crescita sostenibile nell’area mediterranea, attraverso la creazione e la formazione di network transazionali tra i cluster innovativi. Inoltre, la creazione dei Blue Energy Labs (BEL) in ogni regione partner prevede la partecipazione di imprese, autorità pubbliche, istituzioni e cittadini con il fine di supportare la pianificazione di politiche e strategie per la crescita blu.
Obiettivi perseguiti
• Miglioramento della conoscenza e sviluppo di una strategia comune per la crescita dell’energia blu all’interno dell’area MED.
• Rafforzamento della rete in Europa, in particolare all’interno della zona MED.
• Sviluppo di progetti pilota per l’implementazione di tecnologie innovative per l’energia blu.
Attività progettuali
• Indagini su tecnologie disponibili, regolamenti/ leggi, ostacoli ed eventuale potenziale di sviluppo delle risorse energetiche rinnovabili marittime nell’area.
• Sviluppo di cluster innovativi nel settore dell’energia blu.
• Servizi ed attività transnazionali
• Creazione di un network transnazionale (BEL) come strumento di cooperazione e luogo di incontro e scambio tra i diversi attori partecipanti.
• Creazione di partnership pubbliche e private e scambi di conoscenza per realizzare iniziative concrete nel settore dell’energia blu.
Risultati attesi
• Conoscenza dello stato sull’energia blu nell’area MED
• Blue Energy Labs quali network transnazionali per l’incontro e lo scambio tra gli attori chiave nel settore delle energie blu
• Processi partecipativi per la pianificazione di progetti sull’energia blu (20) da realizzarsi nell’area MED
Settore:
ICT ed innovazione, Cluster, imprese culturali e creative
Sito web:
https://chimera.interreg-med.eu/
L’obiettivo principale di ChIMERA consiste nel migliorare le capacità di attori pubblici e privati nel campo dell’innovazione delle imprese creative e culturali (ICC) nell’area MED grazie ad un rafforzamento della cooperazione transnazionale e dei rapporti tra imprese, organismi di ricerca, autorità pubbliche e società civile. Il fine è perseguito tramite un approccio integrato a livello transnazionale e regionale al fine di creare connessioni e sinergie tra le ICC, i centri di ricerca, i parchi scientifici e tecnologici, le autorità pubbliche e i cittadini promuovendo l’internazionalizzazione dei cluster innovativi, il trasferimento delle tecnologie, investimenti, open innovation e innovazione trans-settoriale, network regionali ed internazionali. La strategia utilizzata nel progetto si focalizza sull’internazionalizzazione, sul miglioramento delle capacità delle imprese per competere sul mercato globale sviluppando il loro potenziale innovativo. Lo scopo principale di ChIMERA è quello di accrescere le attività transazionali dei cluster innovativi, la competitività del territorio e i network di settori chiave per l’area MED.
Obiettivi perseguiti
• Incrementare le attività transnazionali tra i cluster innovativi e network di settori chiave dell’area MED.
• Definire, sperimentare e implementare un efficiente ecosistema dell’innovazione (e/o modelli di cluster) nelle ICC, che sia funzionale alle RIS 3 e alle strategie di sviluppo.
• Creare e consolidare una rete transnazionale di cluster ICC innovativi e di ecosistemi dell’innovazione
Attività progettuali
• Capacity building per attori chiave dell’innovazione, cluster manager, facilitatori.
• Sviluppo di: piani d’azione regionali per migliorare l’innovazione dei sistemi ICC, business plan di cluster innovativi, un piano di lavoro transnazionale per coordinare le attività transazionali della rete
• Sperimentazione e implementazione di iniziative e servizi per concretizzare il business plan transnazionale e le diverse azioni definite.
• Trasferimento dei modelli e degli approcci innovativi testati alle altee regioni MED.
Risultati attesi
• 10 piani di azione strategici per innovazione (SAP) di efficienti/ecosistemi dell’innovazione/modelli di cluster, 10 business plan dei cluster, 20 strumenti finanziari, 10 living lab & progetti innovativi, 12 servizi per l’internazionalizzazione/innovazione, 10 piani di trasferabilità; 1 piano operativo transnazionale
Settore:
ambiente/energia
Sito web:
https://sisma.interreg-med.eu/
Obiettivi:
• Migliorare la gestione dell'energia negli edifici pubblici
• Promuovere strategie di basse emissioni di carbonio e maggior efficienza energetica in specifici territori MED: le città, le isole e le aree remote.
• Sviluppare sistemi di finanziamento innovativi e promuovere investimenti che portano a significativi retrofit energetici di edifici pubblici.
• Adozione di alcuni modelli di finanziamento già in uso in altri paesi come l’Energy Performance Contracting.
• Ampliare la conoscenza sul meccanismo Energy Performance Contracting.
Le attività del progetto:
• Identificazione, analisi e confronto dei sistemi di finanziamento già adottati con successo per promuovere maggior efficienza degli investimenti;
• Valutare l'impatto sul mercato a breve e lungo termine dei meccanismi finanziari;
• Delineazione di una metodologia / procedura per supportare le autorità pubbliche nella preparazione e gestione delle gare d'appalto sulla base dei specifici programmi finanziari sviluppati;
• Istituire un sistema di corsi di formazione per informare le amministrazioni pubbliche dei meccanismi finanziari alternativi e innovativi che promuovono la riconversione energetica negli edifici pubblici;
• Preparazione di documenti di riferimento (gare d'appalto, EPC, liste di criteri di valutazione, etc.)
• Messa a punto di una piattaforma web pubblica che garantisca al beneficiario un accesso illimitato agli schemi finanziari innovativi;
Risultati:
• Aumento del numero di piani che promuovono l’efficienza energetica a livello locale, tra cui interventi finanziati attraverso l’ EPC.
• Una strategia comune per facilitare e accelerare l'adozione di meccanismi finanziari innovativi nei paesi MED includendo i modelli EPC.
• Trasferimento dei risultati nell’area MED.
Settore:
ambiente/energia
Obiettivi del progetto:
Il progetto si ripropone di capitalizzare i risultati raggiunti nell’ambito della Programmazione Europea 2007-2013 sul tema della protezione e conservazione del patrimonio ambientale, con riferimento alle misure e azioni intraprese per la conservazione, gestione e ripristino/valorizzazione del capitale naturale dei bacini idrografici alpini e la difesa del suolo, ai fini di promuoverne l’attuazione sul territorio e l’eventuale replicabilità dei risultati della Programmazione della Cooperazione Territoriale Europea in altri contesti montani.
Attività:
• Selezione dei migliori progetti approvati nel periodo di programmazione 2007-2013 strettamente correlati agli ambiti di interesse del Progetto in questione e della Convenzione delle Alpi, con lo scopo di trasferire I migliori modelli di sviluppo nel contesto Alpino;
• Selezione finale dei progetti con lo scopo di identificare le “migliori pratiche” attuate nell’ambito dei tre programmi ETC (European Territorial Cooperation) considerati in questo progetto per trasferire risultati e idee nella Convenzione delle Alpi.
Risultati attesi:
• Sviluppo di metodi che creino cambiamenti di policy a livello transnazionale (es: definizione di strategie comuni e comunicazione tra Partner; nuovi strumenti per la gestione a lungo termine delle risorse idriche, scambio transnazionale di esperienze).
Settore:
turismo, cultura
Obiettivi perseguiti
- Rafforzamento del Sistema delle scuole professionali dell’Area Adriatico-Ionica nei settori della strategia EUSAIR
- Promozione della mobilità della conoscenza e la creazione di percorsi professionali a supporto della strategica catena del valore dell’Area Adriatico-Ionica
- Armonizzazione dei sistemi educativi professionali nell’Area Adriatico-Ionica
- Creazione di sinergie tra i partner dei progetti KEPASS e DELMVET per espandere la rete di scuole e centri di formazione professionale e trasferire le buone pratiche e i risultati dei progetti precedenti
- Valorizzazione delle iniziative precedenti estendendo i gruppi target di riferimento
Attività progettuali
-Definizione di un Piano di Lavoro realizzato sulla base della capitalizzazione dei risultati dei progetti precedenti
-Creazione di gruppi di lavoro all’interno delle scuole professionali della Zona Adriatica per la definizione di modelli di formazione internazionali specifici per istituti marittimi e turistici
-Organizzazione di Summer School per gli insegnanti della rete scolastica coinvolta
-Creazione di un Piano di fattibilità per l’armonizzazione dei sistemi di formazione degli istituti marittimi e turistici dell’area Adriatica
Risultati attesi
-Supporto all’implementazione delle attività della strategia EUSAIR per i pilastri 1 “Blue Growth” e 4 “Sustainable Tourism
- Supporto alla creazione di una regione Adriatico-Ionica integrata a livello di conoscenza e basata su di un sistema di mobilità e un reciproco riconoscimento delle capacità
- Rafforzamento del sistema educativo per gli istituti professionali (Scuola secondaria) dell’area adriatico- Ionica
-Migliore competitività del settore marittimo e turistico attraverso una più forte catena del valore dell’educazione dalla scuola al mondo del lavoro
Settore:
trasporti
Objectives: CAPTAIN answers to the common need to improve accessibility and mobility across Adriatic Ionian (AI) area and its hinterland, through the development of sustainable, safe, crossborder (CB), integrated transport services and the improvement of infrastructures. These goal will be reached capitalizing the following projects: EA SEA-WAY, Adrimob and AdriaticMoS. The project specific objectives are:
1. to promote analysis and feasibility studies for the implementation of actions of EUSAIR Pillar 2;
2. to create synergies among EA SEA-WAY, Adrimob, AdriaticMoS projects and their partners and to develop a broader network of main transport actors to strengthen capacities and transfer best practices;
3. to develop exchanges and synergies thanks to tools, best practices and models implemented in EA SEA-WAY, Adrimob, AdriaticMoS;
4. to increase the impact of EA SEA-WAY, Adrimob, AdriaticMoS on regional/national policies in AI area and beyond and to guarantee coordination of interventions to overcome bottlenecks and missing links for both passenger and freight transport.
The development of integrated activities built on main outputs and results of Adrimob, Adriatic MoS and EA SEA-WAY are planned as:
• the realization of analysis and feasibility studies on different aspects such as the integration of ports with hinterland and transport networks for passengers and freight;
• the harmonization of services for passengers with special needs in the Port system of AI area;
• infrastructural interventions in 2 Ports;
• the establishment of an observatory on passenger transport on AI area and its synergic connection with MEDNET Port Operations Observatory;
• the fine-tuning and adaptation of main results of Adrimob, Adriatic MoS and EA SEA-WAY (such as new CB sea lines and other successful pilot activities;
• strategies to develop Motorways of the Sea and improve the sustainable mobility in AI Area etc.).
Settore:
capacity building, cultura, Cluster
Sito web:
http://www.interregeurope.eu/crehub/
Il progetto CRE:HUB mira a sviluppare e affinare politiche e strumenti in grado di creare un contesto regionale ed europeo favorevole alla crescita delle piccole e medie imprese nei settori culturale e creativo, considerate uno dei settori a più alto tasso di innovazione e capacità di contribuire in modo significativo al rafforzamento della competitività e dell’occupazione nei territori nelle quali operano. Attraverso la raccolta, il confronto e lo scambio di informazioni ed esperienze tra i Paesi partner, il progetto si propone di raggiungere accordi istituzionali transnazionali e sviluppare progettualità comuni su specifiche problematiche concernenti la nascita e il supporto alle imprese culturali e creative. CRE:HUB produrrà analisi SWOT del settore delle imprese culturali e creative nelle regioni partner, studierà e confronterà le principali esperienze nelle regioni del progetto, redigerà roadmap operative, attraverso la realizzazione di visite di studio, workshop tra stakeholders regionali, valutazioni sul campo ed eventi interregionali. Si costruirà inoltre un sistema comune per il monitoraggio e la valutazione delle politiche regionali e si formulerà un action plan per l’adozione di nuove politiche a sostegno di questo strategico settore.
Settore:
turismo, trasporti
Obiettivi perseguiti
Consolidare un sistema di trasporto integrato pulito, affidabile e intelligente grazie allo sviluppo e alla modernizzazione delle infrastrutture e i servizi esistenti
Creazione di una piattaforma di politiche di apprendimento, capace di trasferire le conoscenze sviluppate nei progetti per la creazione di un sistema integrato di porti, interporti e aeroporti sicuro e sostenibile
Creazione di un Sistema Informatico Integrato Congiunto di Trasporti
Portare avanti investimenti e studi di fattibilità per aeroporti, porti e interporti più accessibili e sostenibili e per lo sviluppo di standard comuni sulla conformità ambientale, accessibilità e resilienza delle infrastrutture di trasporto
Attività progettuali
Creazione di un catalogo interattivo dei risultati dei progetti precedenti da usare come fondo comune di condivisione di metodi e delle risorse esistenti.
Preparazione di un Piano di Azione Comune e una Piattaforma permanente di politiche per realizzare e finalizzare i risultati delle 4 attività pilota realizzate a Jesi, Mostar , Ortona and Monfalcone
Creazione di un database sulle buone pratiche emergenti preliminare alla Piattaforma AGIRE
Incontri e attività con gruppi locali di stakeholder, visite di scambio aperte a ulteriori partner per studiare gli standard AGIRE, studi e analisi sulle strategie di innovazione regionali
Risultati attesi
Aggiornamento dell’accessibilità e sostenibilità dei trasporti intermodali dell’Area e la digitalizzazione della comunicazione e delle strutture
Condivisione di standard d’eccellenza per i servizi e le strutture di trasporto, diffusione di buone pratiche e consolidamento dei rapporti tra gli operatori del settore dei trasporti
Creazione di una rete consolidata dell’Area Adriatico-Ionica di innovatori nei trasporti
Migliore accessibilità della Regione Adriatico- ionica, rafforzamento del potenziale turistico e aumento degli arrivi in Regione grazie a destinazioni accessibili durante tutto l’anno
Identificazione di modelli logistici innovativi per il collegamento del settore turistico di terra e il settore marittimo.
Settore:
sviluppo delle PMI, agricoltura/pesca
Capitalizzazione del patrimonio agricolo nella zona transfrontaliera Dubrovnik-Erzegovina. Il progetto mira a rafforzare le capacità "interna" del settore agricolo regionale, promuovendo approcci innovativi per il settore agricolo tipico e di fornire supporto alle PMI rurali e aziende agricole in modo che siano più competitive e pronte a rispondere alle richieste del mercato e di ottenere migliori risultati economici.
Stimolare l'accesso ai mercati regionali e dell'UE per i produttori agricoli locali. Il progetto AgriBusiness ha l'obiettivo di stimolare la domanda per i prodotti tipici e aprire nuovi canali di vendita, nonché stabilire una collaborazione intensa tra agricoltori e le municipalità e al fine di raggiungere interessi comuni, la costruzione di un network di imprese agricole e un cluster con le industrie di trasformazione alimentare e del turismo. Con la promozione di una costante collaborazione e il networking transfrontaliero, queste attività avranno un impatto sulla riduzione degli effetti della zona di marginalizzazione e la percezione dei confini come ostacoli.
Settore:
turismo
I4TOUR mira a supportare uno sviluppo territoriale sostenibile dell’area compresa tra Valona e Llogara –Dhermi (AL) puntando anche al miglioramento della coesione sociale tramite l’implementazione di azioni pilota volte allo sviluppo di un turismo di nicchia responsabile. L’obiettivo generale sarà perseguito attraverso attività in loco realizzate in stretto coordinamento con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed Informest.
Gli obiettivi specifici sono i seguenti:
1- Miglioramento della protezione ambientale, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale dell’area
2- Sviluppo della coesione sociale attraverso l’empowerment delle comunità locali grazie ad un approccio partecipativo (consultazioni locali, questionari, censimenti)
3- Promozione di un turismo sociale ed ambientale responsabile, attraverso la valorizzazione delle risorse endogene ed un approccio dettato dal marketing territoriale
4- Creazione di nuovi posti di lavoro attraverso strumenti di partnership pubblico-privato, valorizzazione delle risorse endogene, supporto alla nascita di imprese innovative e creative nell’ambito turistico
5- Scambio di buone pratiche (modello di albergo diffuso, turismo slow, sistema agrituristico) dal Friuli Venezia Giulia in Albania
Settore:
Fondi Strutturali, sviluppo socio-economico regionale, turismo, sanità
Sito web:
http://www.euro-go.eu
Il programma di Cooperazione Italia Slovenia 2014-2020 applicherà l'approccio delineato dall'art. 36 del Regolamento UE 1301/2013. L’Investimento Territoriale Integrato (ITI) costituirà uno strumento di attuazione significativo per l'area compresa tra i comuni di Gorizia (IT), Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba (SLO).
L’ITI sarà mono-fondo ma pluri-asse in quanto la programmazione strategica della zona GECT GO ha bisogno di interventi in diversi obiettivi tematici e priorità di investimento. L'ITI costituirà gli strumenti principali per l'attuazione della strategia di sviluppo territoriale dell'area di destinazione, tenendo conto dei suoi tre pilastri principali:
- La capitalizzazione delle esperienze e dei risultati delle precedenti programmazioni del PO Italia - Slovenia al fine di garantire la massima efficienza e l'efficacia degli investimenti pubblici;
- La rivitalizzazione di un’economia basata sul confine, sostenendo la sua riconversione mediante l'uso dei propri punti di forza e delle proprie risorse;
- Miglioramento della qualità della vita dei residenti della zona, favorendo l'utilizzo di servizi transfrontalieri comuni.
L'ITI sarà gestito e implementato dal GECT GO come ente intermedio, in linea con quanto previsto dall'art. 11 del regolamento UE 1299/2013.
Settore:
agricoltura/pesca
Sito web:
http://www.eufitobih.eu/
L'obbiettivo del progetto è lo sviluppo di un settore fitosanitario sostenibile in Bosnia ed Erzegovina e il suo graduale allineamento con gli obiettivi e gli standard dell’aquis istituzionale e normativo.
Più in dettaglio, il progetto vuole rendere il sistema fitosanitario bosniaco capace di creare e adottare la normativa UE sul “Plant Health Regime”, policies riguardo la semina e la diffusione delle piante, tutele dei diritti dei ricercatori e normative sulla gestione ed uso dei prodotti pesticidi in linea con l’aquis europeo e gli obblighi e gli standard internazionali.
Le principali attività progettuali sono:
- Revisione, aggiornamento ed adeguamento agli standard comunitari della legislazione generale in materia;
- Assistenza nell’istituzione di un registro degli operatori del settore (fitoregistro), di un sistema di controllo, catalogazione e certificazione delle sementi e della relativa normativa e creazione di un sistema di protezione dei diritti dei ricercatori ;
- Rafforzamento della cooperazione e coordinamento delle azioni tra l’Ente Nazionale bosniaco per la Protezione della Salute delle Piante, gli ispettori fitosanitari e il distretto di Brcko;
- Adeguamento della normativa sui prodotti fitosanitari all’aquis europeo.
Principali risultati progettuali sono:
- Redazione di atti normativi in linea con l’aquis europeo che aggiornino e integrino la normativa nazionale in materia;
- Stipulazione di atti normativi a disciplinare i diritti dei ricercatori, i programmi di monitoraggio e controllo delle colture pericolose, i sistemi di certificazione controllo, catalogazione e certificazione delle sementi e la creazione degli stessi; formazione del personale locale coinvolto nelle fasi attuative del progetto; creazione ed esecuzione del suddetto fitoregistro nazionale;
- Redazione di norme in linea con i requisiti europei IPPC e EPPO e formazione di ispettori fitosanitari;
- Stipulazione di atti normativi in linea con le direttive 2009/1107/EC e 2009/128/EC sui prodotti fitosanitari, formazione di operatori locali, diffusione di linee guida sulla normativa.
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Settore:
sviluppo delle PMI
L'obiettivo generale del progetto è quello di contribuire alla crescita economica e alla creazione di opportunità di occupazione nella zona Gorazde attraverso lo sviluppo di un piano di sviluppo industriale. Il progetto mira a migliorare i servizi di assistesnza a supporto delle PMI tramite la costituzione di un Centro di supporto e l'erogazione di momenti formativi. Verrà inoltre costituta una "Casa dell'Artigianato" ed un piano turistico e di valorizzazione del fiume Drina (la più grande risorsa naturale di Gorazde).
Settore:
capacity building, integrazione europea, Affari interni
Il progetto intende prevenire e combattere la criminalità organizzata transfrontaliera e i casi di corruzione connessi con implicazioni transfrontaliere, nonchè le organizzazioni criminali coinvolte nel traffico illegale con destinazioni UE.
In particolare, obiettivo specifico del progetto è quello di migliorare la cooperazione internazionale in materia di rafforzamento legislativo, favorendo la cooperazione a livello operativo tra i Beneficiari e con gli Stati Membri e con le principali organizzazioni regioanli/europee/internazionali impegnate nella lotta alla criminalità organizzata, da realizzarsi attraverso il sostegno alle azioni penali e alle indagini di livello internazionale, lo scambio sicuro di informazioni ed intelligence, l'utilizzo della moderna tecnologia e dei meccanismi di protezione dei dati.
Settore:
ambiente/energia
Il progetto Renew School mira a promuovere la ristrutturazione ed efficientamento energetico di edifici scolastici mediante l’utilizzo di un sistema di involucro esterno costituito da elementi modulari prefabbricati in legno. Questo involucro a “cappotto” in legno presenta diversi vantaggi rispetto agli interventi classici basati sull’utilizzo di materiali sintetici:
• Salubrità del materiale,
• Non invasività dell’intervento (non necessita interventi interni all’edificio che rimane fruibile).
• Gli elementi della facciata che inglobano anche le nuove finestre, sono realizzati in fabbrica e trasportati sul sito solo al momento del montaggio
• Il montaggio modulare è rapido
• Certezza dei costi in quanto il cantiere ha breve durata
• I pannelli di legno possono avere una finitura esterna personalizzabile (vetro, legno, metallo, intonaco, ecc) ed al loro interno possono essere inglobati tutti i nuovi impianti per le energie rinnovabili, i sistemi di ventilazione e di schermatura del sole.
La tecnica in questione si sta diffondendo prevalentemente nei paesi del centro-nord Europa dove maggiori sono sia la tradizione dell’utilizzo del legno quale materiale di costruzione sia la sensibilità rispetto alla salubrità degli ambienti scolastici. Tuttavia essa è applicabile ed adatta anche a climi più miti quale il nostro. La tecnica produttiva dei pannelli modulari è del tutto simile a quella utilizzata per la realizzazione di case prefabbricate in legno, settore che vede già attive un buon numero di imprese produttrici in Italia e nel FVG.
Il progetto ha principalmente l’obiettivo di diffondere la tecnica tra i soggetti potatori di interesse (uffici scolastici, imprese produttrici, progettisti, amministrazioni locali), promuovendo una raccolta di casi studio, la mappatura delle diverse soluzioni adottate sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista finanziario. Si intende infatti mappare e diffondere le diverse possibilità ed esperienze di co-partecipazione finanziaria dei diversi soggetti coinvolti (scuole, imprese produttrici, famiglie, amministrazioni locali).
Settore:
sviluppo delle PMI, sviluppo socio-economico regionale, Cluster
Il progetto CLUS 3 mira ad aumentare le capacità di gestione dei cluster di eccellenza regionali secondo le linee guida indicate a livello europeo, attraverso attività di benchmarking, formazione e certificazione dei cluster partecipanti. Lo scopo del progetto è dunque quello di consentire ai cluster regionali di intraprendere un percorso verso l’eccellenza che metta in condizione il sistema regionale di competere a livello globale.
Il punto di forza del progetto è quello di supportare lo sviluppo ed implementazione delle Smart Specialization Strategies (S3) dei paesi partecipanti attraverso un mix equilibrato tra cluster tradizionali e innovativi rafforzando le capacità gestionali all’interno degli stessi e sviluppando quelle reti e relazioni strategiche a livello locale e transnazionale. I beneficiari finali dell'iniziativa sono dunque i cluster regionali che avranno l’opportunità di poter accedere ad una formazione ad alto livello, eseguita secondo i criteri della European Foundation for Cluster Excellence (ESCA), nonché entrare a far parte di un network molto esteso di cluster d’eccellenza con i quali poter gettare le basi per futuri processi di internazionalizzazione.
I risultati attesi del progetto sono :
- Miglioramento delle conoscenze del personale interno e delle competenze riguardanti lo sviluppo di cluster di eccellenza;
- Miglioramento della qualità dei servizi forniti alle aziende insediate nei cluster;
- Supporto all’implementazione della specializzazione intelligente a livello regionale;
- Apprendimento reciproco sulle strutture di governance del cluster e sviluppo di collegamenti funzionali e reti tra i soggetti coinvolti;
- 1 Cluster regionale certificato con il massimo livello di eccellenza (Gold Label) e 5 Cluster con il livello “Bronze”;
- 6 Cluster Instructor identificati e riconosciuti a livello regionale che potranno trasferire le conoscenze ai cluster.
Settore:
trasporti
Obiettivi del progetto:
L’obiettivo generale di EA SEA-WAY è quello di migliorare l’accessibilità e la mobilità dei passeggeri nell’area Adriatica, grazie allo sviluppo di nuovi servizi di trasporto integrati e sostenibili e relative infrastrutture.
Gli obiettivi specifici sono:
1. integrare e migliorare i servizi di trasporto passeggeri nel bacino Adriatico e diminuire le emission di CO2;
2. migliorare l’integrazione delle cossessioni urbane e regionali fra porti, aeroporti e le principali destinazioni turistiche e aree urbane
3. migliorare le infrastrutture nel Sistema dei porti Adriatici al fine di promuovere un trasporto passeggeri più sostenibile e d efficiente
4. incoraggiare il trasporto passeggeri via mare e altre forme di trasporto collegate al Sistema porto
5. sperimentare nuovi modelli di governance per la nuova macro regione Adriatico Ionica
Attività di progetto
Analisi dell’integrazione fra i porti Adriatici e l’entroterra
Attivazione di nuovi strumenti di governance nell’area Adriatico Ionica e definizione di strategie di cooperazione durature e sostenibili per il trasporto passeggeri;
Azioni pilota
Capitalizzazione e disseminazione dei risultati
Risultati attesi:
• Maggior flusso di traffico passeggeri nel bacino Adriatico
• Migliore integrazione del sistema porto Adriatico con l’entroterra, gli aeroporti, le ferrovie, le aree urbane e le destinazioni turistiche
• Servizi passeggeri più efficienti
• Cambiamento delle abitudini viaggio dei passeggeri verso modelli più sostenibili
Settore:
capacity building
In conformità alle Linee Guide fornite dalla Giunta Regionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, INFORMEST svolge un’attività di supporto alla Regione stessa nei seguenti ambiti:
• Supporto all'organizzazione di missioni istituzionali ed eventi informativi e seminari;.
• Monitoraggio della pubblicazione di bandi per programmi a gestione diretta della Commissione Europea e supporto nella valutazione della coerenza tra programmazione regionale, politiche internazionali, nazionali e della UE, anche in prospettiva della nuova programmazione 2014-2020;
• Informazione, supporto, analisi ed assistenza tecnica alla Direzione centrale cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie per le attività ed i progetti relativi alle relazioni internazionali della Regione;
• Supporto alla Regione per il funzionamento operativo del Gruppo europeo di cooperazione territoriale GECT “Euregio senza Cofini r.l.”;
• Monitoraggio ed ogni forma di implementazione della piattaforma telematica “Expo live”, quale attività inserita nell’International Desk, anche tramite divulgazione a tutti i centri del sistema imprenditoriale del Triveneto, nazionale ed internazionale che si occupano di internazionalizzazione delle imprese.
Settore:
ambiente/energia
Il progetto MER è basato sul principio guida che la promozione delle aree verdi dei territori e delle zone industriali è un valore chiave su cui investire. MER punta a stabilire un network efficace di attori capaci di influenzare concretamente le politiche pubbliche nel contesto dell'Europa2020. Questo network dovrebbe operare in vista di una crescita economica sostenibile dell'area MED. Il punto focale di MER saranno le attività di networking finalizzate alla definizione di linee guida per la promozione e la governance innovativa delle aree industriali. Lo scopo finale è di aumentare l'attrattività e la competitività territoriale dell'Europa applicando gli strumenti del green marketing e le strategie della promozione delle aree industriali.
Gli obiettivi generali sono:
a) capitalizzare i risultati provenienti da differenti progetti di cooperazione sulle aree industriali;
b) costruire un network europeo basato sul "learning by interacting" al fine di valorizzare esperienze, imparare dai fallimenti, lavorare in vista di soluzioni a lungo termne per problemi comuni;
c) sviluppare un approccio di lobbying e proporre una roadmap ed un action plan capace di influenzare le politiche europee e locali nel lungo periodo;
d) replicare buone pratiche, modelli e procedure già implementate su larga scala in differenti contesti territoriali.
Settore:
agricoltura/pesca
Il progetto mira alla valorizzazione di specie autoctone vitivinicole ed orticole a seconda delle specificità dei territori beneficiari dell’iniziativa. Tale obiettivo verrà raggiunto attraverso il trasferimento di know-how e l’analisi sul campo di best practice del territorio regionale. Il progetto intende inoltre fornire degli strumenti per lo sviluppo del turismo rurale attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici della Regione Istriana e della Contea di Osijek Baranja.
Gli obietti specifici sono:
- miglioramento delle specie e delle produzioni autoctone nei territori partner;
- trasferimento di know how scientifico e di buone pratiche nel campo vitivinicolo, olivicolo, frutticolo, orticolo e nel settore turistico;
- avvio del processo di adeguamento al disciplinare di produzione EU;
- Approfondimento sulla creazione di marchi di prodotti agricoli alimentari legati alla zona geografica di produzione e a processi unici di trasformazione e lavorazione;
- rafforzamento della rete di collaborazione tra enti ed istituzioni della Regione Friuli Venezia Giulia e dei territori partner del progetto.
Settore:
Fondi Strutturali
Obiettivi perseguiti:
- promuovere l'impiego di energie rinnovabili e adottare misure volte a migliorare l'efficienza energetica mediante l'adozione e l'avvio di Piani d'Azione per l'Energia Sostenibile nelle diverse aree coinvolte;
- promuovere e testare nuove forme di partenariato fra le amministrazioni, i privati e i cittadini al fine di trovare soluzioni innovative per l'approvvigionamento energetico basato sulle rinnovabili e l'efficienza energetica degli edifici e per lo sviluppo di città e comunità "smart" sotto il profilo energetico
Attività progettuali:
- analisi del sistema energetico nelle diverse aree coinvolte
- definizione di roadmaps per raggiungere i target 2020
- capacity building per le amministrazioni locali coinvolte sui temi "efficienza energetica" e "rinnovabili" nella pianificazione urbana
- definizione di Piani d'Azione per l'Energia Sostenibile
- definizione di schemi di partnership Pubblico-Privato-Cittadini (PPPP)
- analisi di fattibilità tecnico-finanziaria di un intervento identificato nel PAES;
- valutazione critica finale delle attività
Settore:
sviluppo delle PMI, ambiente/energia, sanità, cultura
Il Programma EUROSTART mira a rafforzare la collaborazione in 4 settori di prioritario interesse per il Friuli Venezia Giulia e per la Vojvodina, quali: le energie rinnovabili, le PMI, la cultura e il welfare. L’obiettivo generale vuole essere quello di formare delle partnership forti che facilitino l’accesso congiunto ai fondi per lo sviluppo locale. Il programma è strutturato in un’azione orizzontale volta a fornire un’assistenza tecnica trasversale per l’accesso ai fondi di pre-adesione dell’Unione Europea e ai fondi nazionali e internazionali per lo sviluppo locale, e in quattro azioni verticali, ognuna focalizzata su uno dei settori individuati come prioritari, che sono
- favorire l’avvio di progetti di sviluppo locale nel campo delle energie rinnovabili (Azione verticale 1);
- favorire l’avvio di progetti di collaborazione interculturale (Azione verticale 2);
- favorire l’avvio di progetti di sviluppo locale per la crescita delle piccole medie imprese (Azione vertical 3);
- favorire l’avvio di progetti di sviluppo locale in ambito socio-sanitario (Azione verticale 4).
Settore:
capacity building, sviluppo delle PMI
Sito web:
http://www.idwood.eu
Il principale obiettivo del progetto è favorire l'innovazione e la competitività delle piccole e medie imprese nel settore del legno dell'area SEE, condividendo e trasferendo know-how tecnico ed organizzativo per permettere il supporto alle organizzazioni locali (cluster del legno, centri tecnologici del legno e RDA) e potenziare l'innovazione nel settore. In particolare, gli obiettivi specifici sono:
- costruire e consolidare una rete transnazionale di cluster del legno, centri tecnologici del legno, RDA e poli tecnologici (università, istituti di design), che condivideranno modelli organizzativi e pool di expertise per mettere in piedi un sistema di supporto alle piccole-medie imprese nei processi d'innovazione;
- favorire l'innovazione nel settore del legno e supportare le strutture (cluster del legno, centri tecnologici del legno e RDA), creando nuove funzioni e competenze di design, proprietà intellettuale e topic ambientali al fine di supportare i processi;
- colmare il gap tra il settore produttivo ed i centri scientifici (università che trattano il settore del legno o istituti di design industriale);
- aumentare la capacità delle piccole-medie imprese di implementare i processi di innovazione.
Settore:
politiche giovanili, cultura
Sito web:
http://www.kepass.net/
Obiettivi perseguiti
Internazionalizzazione del programma di studio delle scuole secondarie dell'area Adriatica
Creazione di un programma adriatico per la mobilità degli studenti a livello di scuola secondaria
Creazione di una rete istituzionale di autorità scolastiche adriatiche che sviluppa criteri per il riconoscimento reciproco dei programmi delle scuole secondarie e dei diplomi per accrescere le opportunità di mobilità studentesca.
Attività progettuali
- Creazione del programma KEPASS per la mobilità degli studenti di scuola secondaria per l'Area Adriatica
- Lancio del primo bando per l'accreditamento delle scuole nell'ambito del programma di mobilità KEPASS
- Creazione di uno strumento (il sistema di accreditamento) che guidi le scuole verso un'offerta formativa più competitiva e aggiornata
- Visite di monitoraggio per valutare le scuole per l'accreditamento
- Seminari di formazione per dirigenti scolastici
- Programma di formazione per insegnanti delle scuole accreditate
- La mobilità pilota per 17 anni / 18 in un altro paese per un periodo Adriatico
- Definizione di uno strumento di valutazione per misurare le competenze acquisite dagli studenti durante la mobilità
- Integrazione orizzontale del programma KEPASS
- Presentazione dei risultati del progetto ai responsabili delle decisioni nel settore della cooperazione,ai rappresentanti dell'Unione europea e delle delegazioni UE.
Risultati attesi
- Aumento delle competenze formali e informali degli studenti che partecipano al programma di mobilità
- Accrescimento dell'attrattività e della competitività delle scuole secondarie accreditate nel programma KEPASS
- Riconoscimento reciproco dei diplomi professionali
- Creazione di "Moduli internazionali" da aggiungere al curriculum ordinario di ciascuna scuola accreditata.
Settore:
cultura
OBIETTIVO GENERALE:
Valorizzare il Sistema Italia attraverso azioni specifiche nei diversi settori dei Beni Culturali potenziando le competenze delle singole Regioni in un approccio di "collaborazione strutturata", in modo da accreditare l'Italia come referente per le istituzioni cinesi sui temi del restauro e della valorizzazione del patrimonio culturale.
OBIETTIVI SPECIFICI:
- sviluppare un modello di offerta interregionale d'intervento nei diversi settori dei Beni Culturali in Cina;
- agevolare la presenza nel mercato cinese delle aziende e istituzioni italiane attive nel settore del restauro e dei beni culturali attraverso il trasferimento di know-how in termini di restauro, conservazione, gestione dei beni culturali ed utilizzo di strumenti tecnologici;
- promuovere nuove tecnologie italiane per il restauro, la conservazione (nanotecnologie e laser per recupero e restauro delle opere) e per l'esposizione (illuminotecnica, sonorizzazione e sistemi espositivi);
- valorizzare il patrimonio culturale italiano e la produzione di alto artigianato artistico, design e tecnologie anche attraverso la promozione di reciproche attività di scambio e promozione culturale nel settore Beni Culturali tra le realtà italo-cinesi coinvolte;
- affiancare le imprese per promuovere, assistere con modalità e forme differenti secondo competenza, le aziende singole o in associazione, alla partecipazione dei tender nazionali ed internazionali.
Settore:
agricoltura/pesca
Il progetto si inserisce nel quadro delle attività di cooperazione tra Regione Friuli Venezia Giulia, Contea di Osijek Baranja e Provincia Autonoma di Vojvodina - Azione Verticale 3A "Transgrowth" del Programma "SEENET - Una rete trans locale per la cooperazione tra Italia e Sud Est Europa". Durante l'implementazione delle attività relative al settore vitivinicolo i territori della Contea di Osijek Baranja e della Provincia Autonoma di Vojvodina hanno più volte manifestato la necessità di essere supportati nell'ambito della coltivazione di vitigni autoctoni e dei servizi offerti ai produttori.
Ponendosi in continuità con le attività già svolte nell'ambito di SEENET, la presente iniziativa mira pertanto a valorizzare le specie autoctone nelle aree rurali attraverso il supporto nell'adeguamento degli standard qualitativi nei prodotti e processi, andando a rafforzare la rete di scambi tra enti di ricerca. Il progetto intende cosi favorire lo sviluppo locale sostenibile delle aree coinvolte attraverso l'attivazione di meccanismi virtuosi di interscambio a livello di ricerca, produzione, cooperazione internazionale e rafforzamento della capacità della pubblica amministrazione locale nel governo delle politiche di sviluppo rurale.
Il trasferimento di strumenti, conoscenze, metodi e tecniche di lavorazione permetterà di accrescere il livello di competenze dei beneficiari assicurando altresì una adeguata ownership dei risulati raggiunti e di conseguenza un notevole impatto positivo nel lungo periodo.
Il progetto mira a valorizzare le specie autoctone nelle aree rurali attraverso il supporto nell'adeguamento degli standard qualitativi nei prodotti e processi e il rafforzamento della rete di scambi tra enti di ricerca. Il progetto intende cosi favorire lo sviluppo locale sostenibile delle aree coinvolte attraverso l'attivazione di meccanismi virtuosi di interscambio a livello di:
- Ricerca
- Produzione
- Cooperazione internazionale
- Rafforzamento della capacità della pubblica amministrazione locale nel governo delle politiche di
sviluppo rurale
Gli obiettivi specifici del progetto sono:
- Miglioramento della qualità delle produzioni viticole autoctone
- Rafforzamento della rete di collaborazione tra istituzioni di ricerca a livello transnazionale
- Trasferimento di know how tecnologico e scientifico
- Rafforzamento della pubblica amministrazione locale
Beneficiari diretti ed indiretti
Beneficiari diretti:
- Produttori locali della Provincia Autonoma della Vojvodina e della Contea di Osijek-Baranija
- Associazioni di produttori
- Università e centri di ricerca
- Sistema economico locale
Beneficiari indiretti:
- Amministrazioni locali della Contea di Osijek e della Provincia Autonoma di Voijvodina,
- Operatori dell'indotto del settore viticolo
- Studenti, docenti, ricercatori, tecnici nell'ambito del settore vitticolo
- Popolazione locale
Risultati attesi
- Selezionate specie resistenti alle principali crittogame
- Realizzati protocolli/accordi/intese tra Università di Udine, Università di Novi Sad e Università di
Osijek
- Nuovi apparati/strumenti disponibili nelle strutture di ricerca (laboratori);
- Nuovi servizi offerti ai produttori
- Trasferito know-how tecnologico e scientifico in Vojvodina e a Osijek
- Trasferito know-how nell'ambito della progettazione comunitaria
- Database con fonti di finanziamento a supporto dello sviluppo rurale
- Migliorato dialogo tra territorio ed enti locali
Settore:
integrazione europea
L'obiettivo generale di AdriGov è definire ed implementare un piano operativo per una governance adriatica capace di favorire la cooperazione istituzionale e promuovere un modello di gestione condivisa all'interno dell'area, tramite l'identificazione di best practice ed incoraggiando iniziative congiunte. Uno stretto coinvolgimento degli stakeholder rilevanti, in particolare gli amministratori locali, nella definizione del piano è essenziale per il successo dell'iniziativa. Obiettivi specifici sono:
1) Contribuire ai processi di accesso all'Unione Europea, da parte dei partner adriatici, rinforzando le loro relazioni con le istituzioni europee e gli attori rilevanti, promuovendo la legislazione dell'UE ed il principio dell'acquis communautaire e potenziando la governance multi-livello e le politiche comunitarie. Queste azioni sono considerate necessarie per incoraggiare lo sviluppo territoriale e la coesione nell'area adriatica.
2) Definire la cooperazione transfrontaliera nella pianificazione post IPA.
3) Programmare azioni pilota di governance multi livello.
4) Migliorare la capacità di pianificazione delle autorità locali, tramite corsi di formazione ed esperienze di scambio al fine di acquisire specifiche competenze riguardo la gestione del ciclo di progetto, dei fondi strutturali e le attività di fund raising e networking.
Settore:
ICT ed innovazione, sviluppo delle PMI
Obiettivi perseguiti:
- diffondere e sviluppare la conoscenza del sistema della R&S dell'area di Kragujevac tra i principali attori del sistema istituzionale, d ricerca ed economico del FVG creando una conoscenza più profonda ed obbiettiva delle opportunità del territorio;
- supportare gli attori locali all'acquisizione di competenze e conoscenze necessarie allo sviluppo di un parco scientifico e tecnologico che sappia gestire correttamente i processi di innovazione e sviluppo di impresa, oltre che fornire il know how e gli strumenti utili per la partecipazione congiunta a programmi nazionali e comunitari di ricerca e sviluppo;
- rafforzare la capacità delle realtà economiche regionali rappresentanti l'eccellenza in termini di innovatività delle PMI de l settore meccanica e componentistica e loro indotto di internazionalizzarsi, andando a sviluppare filiere con le controparti serbe che permettono una crescita congiunta e la possibilità di cogliere le opportunità internazionali grazie al mix di know how e specializzazione delle imprese FVG e dei vantaggi sia di prezzo che di possibilità manifatturiera delle controparti serbe;
- sviluppare un processo di comunicazione partecipata con i principali portatori di interesse dei due territori, con le realtà economiche ed istituzionali e con civile allargata al fine di promuovere la coesione dei due territori.
Risultati attesi:
- Implemento della conoscenza del sistema della R&S dell'area di Kragujevac tra i principali attori del sistema istituzionale, di ricerca ed economico del FVG creando una conoscenza più profonda ed obiettiva delle opportunità del territorio finalizzato ad avviare nuove progettualità e programmi congiunti.
- Studio di fattibilità e trasferimento dei modelli di avviamento de gestione di un parco scientifico e tecnologico.
- Collaborazioni avviate tra le PMI del FVG e le controparti per lo sviluppo di progetti congiunti.
- Sviluppo della comunicazione partecipata con i principali portatori di interesse dei due territori.
Settore:
integrazione europea
L'obiettivo del progetto è di migliorare i processi di policy-making, rafforzando la capacità della pubblica amministrazione di capire, anticipare e gestire strategicamente le implicazioni dello scambio demografico per la crescita e la coesione delle regioni europee e delle città, e per l'integrazione generale all'interno dell'area SEE. Le autorità locali sono all'avanguardia nel gestire gli effetti dell'attuale scambio demografico, economico e sociale e le implicazioni in termini di coesione generale e competitività del territorio. Si confrontano con il bisogno di governare attivamente tale processo, riguadagnando la loro piena capacità strategica e di pianificazione, invece che limitare la loro azione nella gestione degli effetti.
Lo scambio demografico è un processo complesso, che include diversi trend di trasformazione nella struttura della popolazione. Il progetto MMWD è consapevole che i flussi migratori sono diventati la principale causa del cambiamento demografico e che, allo stesso tempo, il gap di conoscenza è particolarmente evidente così come gli effetti che i flussi migratori producono sullo sviluppo economico e sociale per specifici territori. MMWD tiene in considerazione la sfaccettata varietà dei processi migratori, che includono movimenti all'interno della stessa regione/paese (i.e. da aree rurali ad aree urbane) così come attraverso diversi stati (i.e. intra-EU e tra stati EU e non EU). MMWD offrirà strumenti concreti per policy-makers e processi di policy-making sia a livello sub-nazionale che a livello transnazionale.
Settore:
ambiente/energia
OBIETTIVO GENERALE: incentivare l'Università del Kashmir a formare esperti nella difesa del suolo e nella determinazione del rischio idrogeologico e sismico. Stimolo alle amministrazioni locali a dotarsi di sistemi informatici per il controllo degli eventi catastrofici di carattere idrogeologico o sismico.
OBIETTIVI SPECIFICI:
- collegamento con le strutture universitarie e regionali di Trieste
- Laboratorio con workstation e programmi shareware per la gestione territoriale
- Avvio di un interscambio tra Geolab ed amministrazioni locali
RISULTATI ATTESI:
- esperienza di lavoro in Italia su temi di difesa dal pericolo idrogeologico
- Esperienza di trasferimento di tecniche di calcolo e di difesa del suolo
- Istituzione di un primo embrione di catalogo delle frane su criteri internazionali e localizzazione delle stesse su un sistema informativo geografico
- Avvicinamento alle tecniche di monitoraggio dei movimenti del suolo mediante strumentazione satellitare GPS
Settore:
agricoltura/pesca
L'obiettivo generale del progetto è lo sviluppo sostenibile del turismo nelle aree rurali transfrontaliere, basato sul legame tra i prodotti e le pietanze locali tipici, il patrimonio naturale e culturale e gli itinerari tematici esistenti. Gli obiettivi operativi del progetto sono:
Obiettivo 1: Conservare e sviluppare i prodotti e le pietanze tipiche agricole ed ittiche dell'area transfrontaliera.
Obiettivo 2: Garantire (monitorare) la qualità dei prodotti e delle pietanze tipiche nell'area transfrontaliera.
Obiettivo 3: Aumentare il livello di sensibilizzazione e di formazione di coltivatori, offerenti, esperti, operatori turistici, vasto pubblico ed in particolare dei giovani dell'area transfrontaliera in merito ai prodotti tipici del territorio.
Obiettivo 4: Migliorare la riconoscibilità e di conseguenza anche la commercializzazione dei prodotti tipici, grazie ad attività di promozione svolte presso i coltivatori, operatori turistici, in occasione di eventi e di pubblicità nei mass media elettronici e su stampa.
Obiettivo 5: Incentivare il collegamento/networking transfrontaliero tra i coltivatori di prodotti e pietanze tipiche del settore agricolo ed ittico e gli offerenti del settore turistico.
Obiettivo 6: Migliorare le possibilità occupazionali nel turismo ed in altre attività con esso connesse degli abitanti delle aree rurali, in particolari dei giovani e delle donne.
Obiettivo 7: Elaborazione di un'offerta integrale e distintiva dell'area, legata all'offerta dei prodotti tipici, alle strade turistiche del vino ed a altri itinerari tematici, naturali, turistici e culturali.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
L'area di intervento di PARTeN si colloca nel Kurdistan iracheno settentrionale. PARTeN intende intervenire in quest'area puntando a raggiungere sei obiettivi scientifico-culturali:
1) Scavo archeologico finalizzato ad ottenere una sequenza occupazionale completa e ben stratificata per la regione, che copra il periodo che va dalla preistoria all'età del ferro;
2) Studio del paleoambiente e paleoclima volto a ricostruire l'ambiente antico della regione e la sua evoluzione come conseguenza dei cambiamenti climatici e dell'impatto antropico;
3) Catalogazione, documentazione sulla base di moderne tecnologie informatiche, conservazione, valorizzazione e gestione dei principali siti monumentali neo-assiri all'aperto;
4) Ricognizione nelle zone montuose situate tra Dohuk ed il fiume Al-Khazir mirata ad individuare eventuali siti ancora sconosciuti;
5) Ricostruzione della geografia storica della regione, in particolare dei periodi paleo, medio e neo-assiro, sulla base della ricognizione di superficie, dei risultati degli scavi archeologici e dei dati delle fonti cuneiformi del II e I millennio A.C.;
6) Restauro e conservazione di un consistente numero di reperti archeologici provenienti da diversi scavi della regione, conservati presso il museo di Dohuk.
Settore:
capacity building, integrazione europea, ambiente/energia
L'obiettivo generale del progetto è quello di migliorare le condizioni ambientali del territorio del Kosovo, con particolare riferimento alla gestione delle acque, dei rifiuti e dei centri urbani in accordo con l'aquis comunitario e con le best practices dell'Unione Europea, al fine di fornire ai cittadini del Kosovo migliori condizioni di salute e di vita.
Più specificatamente , il progetto si propone di rafforzare le competenze del Ministero dell'Ambiente e della Pianificazione Territoriale nel completamento e nell'adeguamento con l'acquis comunitarie della legislazione secondaria in materia di: gestione delle acque, dei bacini e delle infrastrutture idriche, dei rifiuti, della pianificazione territoriale ed urbana e protezione della natura e della biodiversità.
Le principali attività progettuali sono:
- Revisione, aggiornamento ed adeguamento agli standard comunitari della legislazione secondaria in materia ambientale;
- Assistenza nel monitoraggio della qualità dell'acqua e nella gestione delle risorse idriche;
- Rafforzamento del quadro giuridico ed istituzionale in materia di gestione dei rifiuti;
- Pianificazione territoriale e prevenzione delle costruzioni abusive.
Principali risultati progettuali sono:
- Adozione della legislazione secondaria in accordo con le direttive dell'Unione Europea e definizione delle procedure di autorizzazione, permesso e controllo nei seguenti ambiti: qualità dell'acqua e gestione delle risorse idriche, gestione dei rifiuti, pianificazione territoriale ed urbana e gestione delle procedure di costruzione edilizia, protezione della natura e biodiversità, protezione ambientale;
- Adozione del quadro istituzionale per il monitoraggio e controllo della qualità dell'acqua e delle risorse idriche, ivi compresa la gestione dei bacini d'acqua e la definizione di ruoli e responsabilità per la gestione delle infrastrutture idriche.;
- Aggiornamento del framework istituzionale per una gestione efficiente dei rifiuti e per un controllo a livello governativo centrale;
- Rafforzamento delle competenze del Ministero dell'Ambiente e dell'Istituto per la Pianificazione Territoriale, con particolare riferimento alla pianificazione territoriale ed urbana, alla prevenzione delle costruzioni abusive e alla regolamentazione degli insediamenti abusivi.
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Settore:
sviluppo delle PMI
Il progetto ha come obiettivo generale lo sviluppo ed il rafforzamento delle relazioni economiche istituzionali tra Regione Friuli Venezia Giulia e Federazione Russia.
L'obiettivo specifico dell'azione è quello di stabilire dei rapporti di collaborazione industriale, commerciale e produttiva, scambi di conoscenze e tecnologie, acquisizione di brevetti, investimenti produttivi, sempre nell'ottica della collaborazione.
L'azione si sviluppa attraverso tre fasi:
- Elaborazione di un Progetto Esecutivo che includa:
a. Analisi sociale-politica-economica della realtà della Federazione Russa b. Rapporti Italia-Russia c. Gli strumenti per lo sviluppo dell'impresa in Russia d. Programma Operativo
- Costituzione di una piattaforma telematica per la creazione di una fiera virtuale innovativa in cui in cui le imprese italiane e russe, come in una fiera reale, possono promuoversi, presentare i loro prodotti, il loro servizi e creare una rete di relazioni tra esse
- Organizzazione di un convegno sulle politiche di sviluppo delle PMI con interventi di relatori nazionali ed internazionali al fine di: presentare ufficialmente la piattaforma telematica di incontro fra aziende italiane e russe, rappresentare agli imprenditori presenti l'importanza della piattaforma telematica come nuovo modello di sviluppo delle relazioni imprenditoriali e dei percorsi di internazionalizzazione della Regione Friuli Venezia Giulia, fornire uno spaccato dei fondi a disposizione della PMI erogati dagli organismi internazionali nonché fornire alcuni elementi di approfondimento rispetto alle applicazioni settoriali delle nano-tecnologie.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione, sviluppo socio-economico regionale, turismo, ambiente/energia
Il progetto, ispirandosi ai principi di sostenibilità ambientale e cooperazione transfrontaliera, intende migliorare la fruizione congiunta delle infrastrutture sportive e ricreative dell'area programma. In particolare, gli interventi si concentrano sulla promozione delle attività sportive da svolgersi in ambiente naturale, quali l'arrampicata sportiva, il ciclo escursionismo e l'alpinismo, indirizzandosi anche a giovani e gruppi sociali svantaggiati.
Obiettivi specifici
- Potenziamento dell'offerta ciclo-turistica ed escursionistica;
- Realizzazione di nuovi progetti sportivi e didattici a livello transfrontaliero;
- Creazione e sviluppo di centri idonei a sostenere le attività sportive ed escursionistiche;
- Sviluppo dell'educazione e della formazione, in particolare di quella ippoterapica destinata ai diversamente abili.
Risultati attesi
Settore:
sviluppo delle PMI
L'obiettivo generale del progetto è la realizzazione di un sistema informativo per l'integrazione e il coordinamento delle competenze e tecnologie nella progettazione, realizzazione e gestione di progetti nel settore edile con lo scopo di facilitare l'incontro tra domanda e offerta nell'ambito di iniziative di Partenariato Pubblico Privato. Il progetto si prefigge di potenziare la competitività delle piccole e medie imprese attraverso lo sviluppo di due sostanziali attività di cooperazione transfrontaliera fra imprese e fra imprese ed istituzioni. Il progetto ha i seguenti obiettivi operativi di tipo organizzativo, strategico e di mercato:
- Creazione di una piattaforma transfrontaliera di servizi a supporto della competitività della filiera allargata delle costruzioni edili (PROFILI) che acceleri i processi di trasferimento delle conoscenze e migliori la gestione, l'integrazione e il coordinamento dei processi inter-aziendali all'interno della filiera allargata delle costruzioni;
- Supporto al trasferimento tecnologico e alla diffusione di nuove prassi al fine di rendere più competitivi ed innovativi i processi, prodotti e i servizi nella filiera allargata;
- Integrazione e coordinamento tra partner (pubblici e privati) nella progettazione, realizzazione e gestione delle prassi aziendali nel settore dell'edilizia allo scopo di migliorare i processi di selezione dei fornitori, progettazione e realizzazione (riduzione dei costi e dei tempi) per imprese e pubblica amministrazione;
- Sostegno alle imprese processi di internazionalizzazione e di eccellenza progettuale, tecnologica, dei materiali, organizzativa e gestionale all'interno della filiera delle costruzioni edili in tutta l'area transfrontaliera;
- Potenziamento delle capacità di assorbimento e produzione di nuove conoscenze da parte della filiera delle costruzioni al fine di aumentare il profilo competitivo e innovativo delle imprese della filiera;
- Coordinamento e sostegno della domanda di innovazione delle imprese favorendo una sua strutturazione e creando sinergie di filiera sui programmi di innovazione;
- Semplificazione dei processi burocratici di messa a bando e selezione dei progetti di Partenariato Pubblico Privato al fine di rendere più semplice la partecipazione dei privati e meno oneroso il loro utilizzo da parte delle amministrazioni pubbliche;
- Supporto, attraverso attività di accompagnamento, benchmarking e individuazione delle best practice, alle pubblica amministrazione, e in particolare alle municipalità, nella redazione di progetti di Partenariato Pubblico Privato che rispondano a criteri di qualità ed innovazione nella progettazione e realizzazione;
- Realizzazione di attività di accompagnamento e benchmarking e individuazione delle best practice, alla pubblica amministrazione e alle piccole e medie imprese nella redazione di business plan e dei piani di project financing in progetti di Partenariato Pubblico-Privato;
- Definizione di iniziative di Partenariato Pubblico-Privato che, attraverso la domanda pubblica, stimolino l'adozione di processi e comportamenti economici innovativi e permettano alla pubblica amministrazione di orientare;
- Attivazione di un servizio di monitoraggio delle opportunità di Partenariato Pubblico-Privato per le imprese al fine di favorire partnership transfrontaliere tra privati e pubblica amministrazione, l'allargamento del mercato e la competitività dell'area.
Settore:
trasporti
Il progetto TIP prevede la progettazione di interventi e azioni in grado di favorire il coordinamento funzionale delle aree autoportuali e intermodali di Gorizia e Vrtojba con l'asse autostradale "Villesse-Gorizia-Razdrto", con particolare attenzione ai seguenti aspetti:
- viabilità di interconnessione con le strutture della fascia confinaria e con gli accessi alle aree urbane transfrontaliere;
- potenziamento e sviluppo del sistema intermodale gomma rotaia e RoLa tra Italia e Slovenia;
- riqualificazione e potenziamento delle aree di sosta, nuovi servizi e potenziamento degli esistenti (ristoro, sosta in sicurezza, manutenzione mezzi, lavaggio veicoli, ecc.) con utilizzo di nuove tecnologie;
- compatibilità ambientale e territoriale per gli aspetti relativi alla mobilità, al layour urbanistico, all'efficienza energetica delle strutture.
Settore:
ICT ed innovazione, sviluppo delle PMI, sviluppo socio-economico regionale
Creazione di una nuova piattaforma a supporto dell'internazionalizzazione delle imprese italiane e per la ricerca di nuove opportunità di business.
Lo strumento, costruito interamente in inglese, è ad accesso gratuito e consente alle imprese di disporre di una propria vetrina virtuale dove promuovere i propri prodotti e servizi, dando la possibilità mettendo in contatto le aziende con controparti selezionate, permettendo di allacciare nuove relazioni commerciali e di business.
Gestione e mantenimento della piattaforma.
Animazione delle imprese e dei network.
Settore:
capacity building, integrazione europea, sviluppo delle PMI, ambiente/energia
Il progetto rappresenta la seconda fase di un programma di 24 mesi, sviluppato da Informest con due obiettivi principali:
- Rafforzare le capacità delle Business Support Organisations selezionate di identificare gli strumenti finanziari messi a disposizione a favore delle Piccole e Medie Imprese da parte delle Istituzioni Finanziarie Internazionali;
- Fornire assistenza tecnica ad un gruppo pilota costituito da PMI selezionate in ciascuno dei Paesi beneficiari, al fine di facilitare il loro accesso agli strumenti finanziari internazionali per gli investimenti.
Obiettivi specifici
- Incrementare la consapevolezza dello staff delle BSO selezionate del loro ruolo di supporto alle PMI nella ricerca di fondi di finanziamento;
- Rafforzamento della collaborazione tra BSO e PMI nel settore degli strumenti finanziari predisposti dagli Istituti Finanziari Internazionali.
Risultati attesi
- Aggiornamento del database di Business Support Organisations;
- Elaborazione di un questionario da distribuire alle BSO partecipanti al progetto al fine di adeguare l'offerta del training alle loro necessità;
- Conduzione di un'analisi valutativa sulle esigenze formative rilevate
- Organizzazione di tre corsi di aggiornamento da tenersi in SERBIA, UCRAINA ed ALBANIA;
- Organizzazione di un'Azione Pilota con la partecipazione di 2-3 PMI appartenenti a ciascuno dei Paesi beneficiari del progetto;
- Aggiornamento del sito internet del progetto.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale, turismo
Sito web:
http://www.motor-mti.eu
Il progetto MOTOR intende contribuire ad aumentare l'attrattività e la competitività dell'offerta turistica in alcuni segmenti territoriali, quali le destinazioni turistiche inserite in aree protette, le aree rurali meno sviluppate e i centri urbani dotati di un ricco patrimonio culturale.
In particolare, il progetto intende favorire l'innovazione in campo turistico attraverso l'elaborazione di pacchetti turistici a carattere transfrontaliero che mettano in collegamento le strutture turistiche esistenti, favorendo anche la conoscenza e la formazione degli attori turistici tramite attività di coaching locale e tutoring, sostenendo i nuovi investimenti innovativi e la creazione di nuovi servizi ed offerte turistiche locali.
Risultati attesi
• Realizzazione di uno studio congiunto sul potenziale turistico e di un piano di sviluppo per le aree interessate dal progetto;
• Realizzazione di iniziative formative e di coaching per gli attori e stakeholder operanti in ambito turistico
• Organizzazione di visite studio in aree caratterizzate da buone prassi e scambio di esperienze
• Elaborazione di pacchetti e programmi turistici transfrontalieri
• Presentazione congiunta ad una fiera di settore
Settore:
capacity building, integrazione europea, sviluppo delle PMI, sviluppo risorse umane e formazione, sviluppo socio-economico regionale, ambiente/energia, politiche giovanili
L'obiettivo principale del progetto è il trasferimento di esperienze e buone pratiche ai portatori di interesse dei tre Paesi dell'Adriatico orientale. Gli assi di intervento sono:
- ASSE I: Tutela della biodiversità tra Friuli Venezia Giulia e Istria;
- ASSE II: Internazionalizzazione - sviluppo dei Rapporti Economici tra Friuli Venezia Giulia e Montenegro: volto a creare, rafforzare e sviluppare i rapporti di cooperazione economica tra il sistema delle imprese del Friuli Venezia Giulia e quelle del Montenegro;
- ASSE III: Impresa sociale: inserimento dei diversamente abili nel mondo del lavoro - trasferimento di una best practice in Albania, tramite la visita sul campo, e il confronto attivo.
Attività del progetto:
ASSE I: 1. ricerca scientifica volta alla salvaguardia dell'ecotipo di ape presente sulla sponda orientale dell'Adriatico; 2. formazione diretta agli apicoltori; 3. promozione dei prodotti derivanti dall'apicoltura, delle proprietà nutritive derivante dal miele e sensibilizzazione dell'importanza dell'ape nella catena alimentare dell'uomo tramite partecipazione a eventi e organizzazione di momenti formativi rivolti a studenti della scuola primaria.
ASSE II: 1. conferenza di presentazione della a cura di Unioncamere FVG; 2. raccolta delle espressioni di interesse delle aziende regionali per partecipare alla missione; 3. ricerca di aziende partner montenegrine; 4. B2B in Montenegro e a Trieste.
ASSE III: 1. visita alle strutture della cooperativa sociale Hattiva da parte della onlus albanese; 2. individuazione dell'area di studio in Albania; 3. studio di fattibilità del contesto di riferimento per verificare la riproducibilità dell'esperienza di Hattiva sul territorio albanese.
Settore:
ambiente/energia
Obiettivi perseguiti:
- Sviluppare e rafforzare la conoscenza del sistema della ricerca e sviluppo della Vojvodina tra i principali attori del sistema istituzionale di ricerca ed economico del FVG;
- Supportare gli attori locali nell'acquisizione di competenze e conoscenze necessarie allo sviluppo di processi di innovazione verso tecnologie pulite e ad elevato valore produttivo e per la partecipazione congiunta a programmi nazionali e comunitari di ricerca e sviluppo;
- Rafforzare la capacità delle realtà economiche regionali di competere nel processo di internazionalizzazione, in funzione delle opportunità estere;
- Sviluppare un processo di comunicazione partecipata con i principali portatori di interesse dei due territori, con le realtà economiche ed istituzionali e con la realtà civile allargata.
Risultati attesi:
- Studio di fattibilità settoriale nel settore delle biotecnologie e delle energie rinnovabili
- Attività di formazione affinché gli attori locali acquisiscano le competenze e conoscenze necessarie allo sviluppo di processi di innovazione
- Attività di disseminazione delle opportunità tra le imprese regionali ed organizzazione di incontri
- Attività di comunicazione e diffusione del progetto e delle attività
Settore:
capacity building, sviluppo delle PMI
Obiettivo del progetto:
Il progetto ACQUIS 3, si propone di perseguire i seguenti obiettivi specifici:
1. realizzazione di un workshop istituzionale quale esito del percorso di assistenza tecnica alle amministrazioni locali sulla definizione dello statuto, in una logica di avvicinamento alla UE;
2. realizzazione di un servizio di accompagnamento agli enti e alle PMI del FVG ed assistenza tecnica nelle aree individuate (Kragujevac, Bar), valorizzando la presenza ed il ruolo dei partner locali;
3. rafforzamento dell'Infopoint FVG di Kragujevac (Serbia), per valorizzare le attività di cooperazione avviate da INFORMEST e IAL FVG, al fine di cogliere le opportunità emergenti per il sistema socio-economico della regione FVG;
4. strutturazione di una presenza stabile a Bar (Montenegro) per valorizzare la presenza della regione FVG, avviata dal precedente progetto. Si punterà in particolare al settore delle costruzioni edili ed alberghiere e alla impiantistica, comprese le applicazioni domotiche, alla depurazione delle acque e alla gestione dei rifiuti.
5. attivazione e realizzazione di seminari rivolti a soggetti interessati delle due aree che consenta di formare persone che possano proseguire e rafforzare il trasferimento di informazioni, competenze ed opportunità, utili alla promozione, progettazione ed implementazione di iniziative di sviluppo locale, di cooperazione e di interscambio economico;
6. realizzazione di proposte progettuali di sviluppo locale in ciascuno dei due paesi
Settore:
Fondi Strutturali, integrazione europea, sviluppo socio-economico regionale
Obiettivo del progetto:
- Aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza dell'Unione Europea nella società albanese;
- Informare i cittadini albanesi sul processo di adesione dell'Albania all'UE;
- Aumentare il coinvolgimento della società Albanese nel processo di preadesione all'EU.
Obiettivi specifici:
- Aumentare l'impatto dell'informazioni sulle tematiche europee con l'intento di fornire una chiara visione dell'UE delle sue politiche e dei suoi obiettivi Fornire informazioni in merito alle Relazioni Providing information on the development of the relations between the European Union and Albania and better understanding of the impact of the pre-accession process on one's own life and expectations;
- Aumentare la conoscenza in merito all'implementazione dello strumento IPA nel Paese
- Aumentare le sinergie con gli stakeholder locali al fine di migliorare l'erogazione di informazioni in merito alle tematiche UE
Risultati attesi
- Gestione efficace ed efficiente dell'EUIC The EU Information Centre well managed
- Supporto alla Delegazione dell'EU in Albania per l'implementazione delle attività di informazione e comunicazione
- Diffussione capillare di informazioni relative allo sviluppo delle relazioni istituzionali tra UE e Albania al fine di garantire un massimo impatto sui gruppi target
- Fornire informazioni ad hoc in merito allo strumento IPA
- Creazione di Sinergie con gli stakeholder
- Produzione di Materiale Informativo (cartaceo, elettronico, audio-video)
- Organizzazione eventi su tematiche europee
Settore:
turismo
Il progetto promuove l'utilizzazione dei valori culturali esistenti e del potenziale turistico dei territori target che si affacciano sull'adriatico creando identità locali avendo come riferimento sia la promozione sia la gestione del turismo basato sulla capacità di attrazione dei villaggi, città murarie, castelli e siti culturali ricompresi in questi territori.
Questi fattori contribuiscono allo sviluppo del potenziale economico locale assicurando il più alto livello di occupazione e aumentando il livello delle condizioni di vita della popolazione.
Il progetto sostiene sia la conservazione di queste aree sia l'utilizzo delle peculiarità storiche e culturali al fine di promuovere il turismo sostenibile come fattore essenziale per lo sviluppo congiunto delle aree urbane e delle aree rurali circostanti.
Le attività previste includono: La promozione di villaggi storici, città fortificate, siti e itinerari culturali nei territori target; la sensibilizzazione degli stakeholder del territorio, dei politici e degli operatori locali, in merito ai vantaggi socio-economici che possono essere derivati dalla creazione di una rete di esperienze comuni e dalla connessione delle costituende reti dei centri transfrontalieri con un fascino turistico; la gestione dei progetti pilota riguardanti territori ed itinerari particolari; lo sviluppo di una rete condivisa di istituzioni di formazione e promozione tra i centri transfrontalieri di forte valenza turistica; la creazione di una serie di attività promozionali ed educative condivise con le rappresentanze dei media e ai tour operator.
L'obbiettivo principale è di fortificare la percezione delle origini comuni delle città adriatiche tramite la cooperazione territoriale, avendo come scopo creare e mettere in pratica una comune strategia transfrontaliera, ponendo enfasi sulla storia locale e il patrimonio, il turismo culturale e altri fattori essenziali per la rinascita economica dei centri storici.
Settore:
capacity building, ICT ed innovazione, integrazione europea, sviluppo delle PMI, ambiente/energia, agricoltura/pesca
Obiettivi del progetto
AGRONET si propone di creare un network permanente, tra le due sponde dell'Adriatico, di infrastrutture logistiche, della distribuzione e dei servizi con riguardo alla produzione agricola. L'obiettivo principale è quello di sviluppare una cooperazione transnazionale all'interno della cornice SME per promuovere forme di cooperazione commerciale e di investimento nell'area transnazionale.
Attività del progetto
- Creazione di un Comitato di Pilotaggio per coordinare le attività;
- Definizione di un piano di diffusione del progetto per promuovere la cooperazione tra i paesi;
- Creazione di un osservatorio per l'implementazione, la gestione e lo sviluppo delle singole linee di produzione agricola e degli alimenti nel territorio;
- Messa a disposizione di supporto professionale e servizi tecnici di consulenza;
- Creazione di linee guida per l'implementazione dei sistemi di certificazione dei processi di lavoro e di prodotto;
- Accordi con Istituti di Credito al fine di istituire speciali linee di credito per sostenere la cooperazione internazionale nel settore agricolo e agri-industriale e per il sostegno all'esportazione e agli investimenti esteri;
- Creazione di strumenti informatici per la gestione delle piattaforme logistiche e distributive;
- Definizione di un protocollo di intesa per la creazione di un Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT);
- Benchmarking e formazione.
Risultati attesi
- Implementazione delle capacità imprenditoriali basate sulla cooperazione nella cornice delle linee di produzione dell'area adriatica per massimizzare le potenzialità per l'internazionalizzazione;
- Incoraggiare i sistemi di distribuzione e dei sevizi nelle linee di produzione alimentare per rafforzare le imprese con una prospettiva di cooperazione transnazionale;
- Introduzione di misure di supporto per le imprese attraverso l'utilizzo di sistemi di produzione certificate e misure finanziarie per accrescere ali investimenti, lo sviluppo e la presenza nel mercato;
- Ricerca e supporto per l'internazionalizzazione e la diffusione delle buone pratiche sull'organizzazione e l'amministrazione delle linee di produzione, anche attraverso accordi di cooperazione tra pubblico e private sullo sviluppo dei territori;
- Studio e test delle nuove tecnologie e delle tecniche di amministrazione nelle linee di produzione per stimolare l'introduzione delle tecniche e soluzioni;
Promozione e uso delle joint venture tra i soggetti economici nelle differenti aree e paesi.
Settore:
politiche giovanili
Obiettivi del progetto:
- Coinvolgimento concreto dei giovani nella vita pubblica e politica (politiche relative alla non discriminazione, allo sport, alla cultura e al mercato del lavoro);
- Rafforzamento della partecipazione giovanile nella vita civile e nel processo decisionale;
- Creazione di una Commissione sulle Politiche Giovanili nell'Euroregione Adriatica;
Attività di progetto
- Analisi delle politiche giovanili nazionali e locali e dell'associazionismo giovanile;
- Creazione di Forum e di Centri Informativi e di Comunicazione Multimediale;
- Creazione di una Commissione sulle Politiche Giovanili nell'Euroregione Adriatica
- Formazione dei giovani e promozione dell'imprenditoria per il settore culturale;
- Organizzazione di eventi nell'area adriatica
Risultati attesi:
- Conoscenza della normative UE e non, delle esperienze e best practices nell'ambito delle politiche giovanili;
- Maggiore partecipazione dei giovani nella vita civile;
- Creazione di un network stabile di associazioni giovanili a livello locale e transfrontaliero;
- Creazione di una Commissione sulle Politiche Giovanili nell'Euroregione Adriatica.
Settore:
capacity building, turismo
Obiettivi di ACOST sono il consolidamento del settore turistico croato attraverso il supporto sia agli operatori economici croate del settore che ai decisori pubblici responsabili della pianificazione, sviluppo e promozione del turismo. Inoltre, si intende incrementare la cooperazione economica tra Italia e Croazia nel settore del turismo per rafforzare la presenza italiana nel mercato croato.
Attività del progetto
- Attività di formazione rivolta ai decisori pubblici croati teso alla crescita della professionale e alla potenziamento del settore turistico;
- Analisi delle capacità penetrative delle associazioni/consorzi croati nei principali mercati di generazione della domanda turistica;
- Attività di formazione rivolta agli operatori economici per rafforzarne la coscienza della complessità della promozione e della vendita del prodotto turistico;
- Study-tour in Trentino per i partecipanti dei corsi di formazione;
- Partecipazione di una delegazione di operatori croati ad una fiera del settore turistico in Italia;
- Partecipazione di una delegazione di operatori italiani ad una fiera del settore turistico in Croazia;
- Incontro b2b tra imprese croate e italiane.
Risultati attesi
- Miglioramento della capacità pianificatrice dei decisori politici;
- Innovazione di processi e di prodotti immessi sul mercato turistico mondiale;
- Qualificazione dell'offerta turistica delle strutture ricettive;
- Miglioramento del marketing e del web marketing;
- Rafforzamento del posizionamento degli operatori croati sul mercato mondiale delle destinazioni;
- Aumento dell'incoming turistico;
- Miglioramento delle valutazioni di qualità delle strutture alberghiere;
- Rafforzamento delle relazioni commerciali italo-croate;
- Conclusioni di contratti d'affari tra aziende italiane e croate.
Settore:
integrazione europea, sviluppo risorse umane e formazione, sanità
Obbiettivo
L'iniziativa si inserisce nel quadro del Piano Operativo Socio Sanitario della Regone FVG 2010-2013. L'obiettivo è quello di consolidare il partenariato locale ed internazionale al fine di costruire future alleanze per l'implementazione di progetti di cooperazione in ambito socio-sanitario finanziabile tramite programmi europei ed internazionali. L'iniziativa è mirata a creare un quadro coordinato delle progettualità degli attori istituzionali e scientifici operanti sul territorio regionali nella prospettiva internazionale.
Attività Progettuali
- Collaborazione nella fase di progettazione esecutiva e realizzazione di un programma di seminari in-formativi;
- Attivazione di opportunità di collaborazione e supporto nelle fasi di progettazione esecutiva e gestione di iniziative transfrontaliere e transnazionali;
- Collaborazione fra Regione Friuli Venezia Giulia e Ministero della Sanità albanese con coinvolgimento degli IRCCS regionali ed ospedali albanesi nel quadro del Tavolo istituzionale
Settore:
integrazione europea, sviluppo socio-economico regionale, turismo, ambiente/energia
Obiettivi perseguiti
L'obiettivo generale è quello di sviluppare, implementare piani operativi e nuovi strumenti per consolidare e diversificare l'economia urbana e regionale, mediante la valorizzazione e promozione turistica del patrimonio storico, culturale e religioso delle regioni partner. In particolare, il progetto intende integrare il patrimonio culturale, storico e religioso nei processi di pianificazione e sviluppo delle aree urbane, rurali e periferiche dell'area Sud-Est Europa.
Attività progettuali
- Creazione di un catalogo del patrimonio religioso e analisi del potenziale di sviluppo dello stesso attraverso la creazione di una mappatura GIS su tutte le regioni dei Paesi partner, l'analisi delle migliori pratiche e delle risorse disponibili in termini di servizi al turismo;
- Elaborazione di un modello comune per lo sviluppo del turismo religioso;
- Creazione di quattro Agenzie - in Ungheria, Romania, Bulgaria e Grecia -.specializzate nello sviluppo del turismo religioso;
- Internazionalizzazione, marketing e promozione dei prodotti turistici religiosi del Sud Est Europa attraverso la creazione di pacchetti turistici/itinerari, partecipazione a fiere e seminari internazionali sul turismo, organizzazione di attività promozionali verso tour operators e agenzie specializzate nel turismo religioso.
Risultati attesi
- Elaborazione di una mappa virtuale del patrimonio culturale e religioso estesa all'area del Sud Est Europa;
- Elaborazione di un modello comune di sviluppo del turismo religioso;
- Creazione di pacchetti turistici e loro promozione;
- Creazione di Agenzie Turistiche specializzate nello sviluppo del turismo religioso;
- Creazione di un percorso turistico transnazionale che verrà proposto al Consiglio d'Europa per un suo inserimento negli Itinerari Culturali Europei.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale, turismo, ambiente/energia
CHERPLAN mira a creare le basi per realizzare compatibilità e sinergia tra la conservazione del Patrimonio Culturale e lo sviluppo socio-economico, favorendo l'adozione di un moderno approccio di pianificazione ambientale. Lo scopo finale del progetto è quello di integrare la tradizionale pianificazione urbana con le problematiche di interesse ambientale, assicurando uno sviluppo sostenibile.
In particolare, gli obiettivi specifici del progetto sono:
- Accrescere le capacità delle autorità nazionali e locali, degli operatori turistici e degli addetti alla gestione del patrimonio culturale;
- Aumentare l'integrazione degli stakeholder rilevanti e motivarli a partecipare al processo di rivitalizzazione;
- Migliorare le strategie condivise per lo sviluppo dei centri storici e la gestione del Patrimonio storico-culturale;
- Trasferire conoscenze dai Paesi e contesti più efficienti, promuovendo uno scambio transnazionale di competenze;
- Introdurre strumenti di sviluppo economico innovativi basati sui servizi ambientali;
- Realizzare Convenzioni Internazionali sul Patrimonio Culturale.
Attività del progetto
Settore:
sviluppo delle PMI
Assistenza tecnica alla Direzione Centrale Attività Produttive nell'ambito della L.R. 11/2011 con l'obiettivo finale di sostenere la realizzazione di progetti mirati atti a favorire la promozione internazionale e il processo di internazionalizzazione delle PMI e delle ASDI della Regione FVG attraverso la concessione di incentivi ad enti pubblici, anche economici, aventi finalità d internazionalizzazione.
Settore:
ICT ed innovazione, integrazione europea
SEE Digi.TV mira a velocizzare la digitalizzazione dei servizi di trasmissione. Il progetto ha come obiettivo un più vasto dispiegamento di servizi di trasmissione ITC, e a tal fine mira ad includere tutti gli stakeholder, specialmente delle reti ed industrie di trasmissione. Sul lungo periodo, il progetto mira a risolvere questioni relative al divario digitale ed all'inclusione sociale, contribuendo così alla creazione di una regione di pari opportunità. L'obiettivo generale di SEE Digi.TV è l'armonizzazione delle attività nelle regioni SEE interessate dal progetto, relativamente all'introduzione dei servizi di Trasmissione Digitale.
Obiettivi specifici
- velocizzare il processo generale di dismissione del segnale analogico nella regione e favorire lo sviluppo di tecnologie più efficienti;
- massimizzare l'armonizzazione delle cornici legislative e tecniche con il processo di digitalizzazione europeo;
- evitare la frammentazione di politiche, tecnologie e mercato;
- sviluppare una strategia regionale per ottimizzare l'uso dello spettro di frequenze libere per i nuovi servizi di trasmissione ICT;
- gestire efficacemente il vantaggio digitale.
Inoltre, il progetto contribuisce alla sostenibilità ambientale, considerato che la nuova tecnologia di trasmissione digitale abbasserà significativamente il consumo di energia, sia nella trasmissione che nella ricezione.
Settore:
sviluppo delle PMI
Il progetto mira ad aumentare la conoscenza che le Business Support Organisation dei 9 paesi non EU membri dell'INCE hanno in merito agli strumenti finanziari di supporto alle piccole e medie imprese messi a disposizione dalle principali Istituzioni Finanziarie Internazionali quali Banca Mondiale (WB), Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS).
Settore:
ICT ed innovazione, sviluppo delle PMI
Il progetto ha come obiettivo generale di realizzare un'azione strutturata a sostegno della promozione e sviluppo in Turchia di aziende della Regione FVG appartenenti al settore ICT, ovvero software, apparecchi ed attrezzature per telecomunicazioni e trasmissioni dati, al fine di rafforzare lo sviluppo delle relazioni economiche ed istituzionali tra i due territori e sostenere i sistemi produttivi locali nell'acquisizione di conoscenze, competenze ed esperienze nel settore dell'ICT.
Settore:
capacity building
Obiettivo principale di ITHREU è quello di supportare la Croazia nel suo percorso di integrazione verso l'Unione Europea attraverso un'assistenza tecnica ai rappresentanti di enti pubblici croati nei settori delle PMI, dell'energia, dell'ambiente e dell'edilizia, al fine di trasferire expertise e buone pratiche italiane finalizzate alla riconversione industriale, allo sviluppo del sistema produttivo croato e al potenziamento dell'attrazione degli investimenti esteri diretti.
Attività:
- Organizzazione del Forum economico italo-croato, previsto dai rispettivi Ministeri dello Sviluppo Economico a cadenza semestrale;
- Creazione di un sito web dedicato al Forum;
- Realizzazione di due workshop allo scopo di individuare partnership stabili tra i due paesi;
- Analisi dei fabbisogni di cooperazione italo-croati;
- Erogazione di 50 giornate di formazione e assistenza tecnica ai decisori pubblici croati;
- Study-tour in Italia dei decisori pubblici croati;
- Marketing territoriale: analisi dell'interscambio e della cooperazione economica italo-croata ai fini di individuare settori con maggiori potenzialità di sviluppo;
- Elaborazione di un piano promozionale e di una brochure promozionale;
- Partecipazione congiunta di delegazioni italiane e croate a due fiere internazionali sul mercato terzo.
Risultati attesi:
- Efficacia del Forum economico italo-croato;
- Potenziamento della governance croata;
- Sviluppo di progettualità integrate;
- Accelerazione nell'ultima fase del processo di adesione della Croazia all'Unione Europea;
- Rafforzamento della cooperazione tra il sistema economico e produttivo italiano e quello croato;
- Sviluppo di un piano di marketing territoriale di area;
- Aumento della collaborazione italo-croata in ambito produttivo, economico e commerciale.
Settore:
ICT ed innovazione, sviluppo delle PMI, sviluppo socio-economico regionale
L'obiettivo generale del progetto è di aumentare la competitività delle PMI in tutta l'area di riferimento attraverso delle azioni di cooperazione e la messa in rete delle imprese italiane e slovene e la costituzione di collegamenti tra PMI (reti, cluster, piattaforme tecnologiche) che contribuiscano a sviluppare la competitività generale del territorio trans-frontaliero sul mercato globale.
Obiettivi specifici:
- Promuovere la ricerca e sviluppo e l'economica basata sulla conoscenza, con particolare riferimento al sistema delle PMI
- Migliorare e qualificare il potenziale occupazionale attraverso sistemi coordinati di istruzione superiore e formazione
- Rafforzare i sistemi di comunicazione e di istruzione
Attività progettuali:
- Creazione della rete di organizzazioni a supporto delle imprese
- Implementazione di un sistema di Knowledge Management System (KMS) come strumento per una banca dati transfrontaliera
- Implementazione di un progetto pilota di ecosistema digitale per il business
- Costituzione di cluster transfrontalieri
- Attività di marketing territoriale per la partecipazione congiunta delle imprese transfrontaliere sui mercati esteri di interesse prioritario
- Sviluppo di azioni specifiche per il coinvolgimento dei giovani e degli anziani nel contesto imprenditoriale
- Sensibilizzazione delle PMI sulle possibilità di innovazione, la necessità di internazionalizzazione e sulle opportunità di cooperazione.
Risultati attesi:
- Costituzione di un ambiente imprenditoriale collaborativo di tipo transfrontaliero attraverso il collegamento tra reti/cluster/piattaforme
- Attivazione di servizi congiunti a supporto delle PMI sul territorio transfrontaliero
- Miglioramento delle competenze (riferite alle organizzazioni di supporto, alle PMI, ai giovani / senior) e collegamento tra il mercato del lavoro e il sistema di formazione
Settore:
ICT ed innovazione
Il progetto "Innoweek", settimana dell'Innovazione, della Scienza e della Tecnologia a Novi Sad, è un progetto finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che si propone di rappresentare, in varie forme espositive e momenti d'incontro nel capoluogo della Vojvodina, il sistema della ricerca scientifica, dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico del Friuli Venezia Giulia. Il progetto è coordinato da Informest, in partnership con il Consorzio AREA ed il CBM.
Obiettivo generale del progetto è favorire e consolidare la cooperazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma della Vojvodina in alcuni settori chiave dello sviluppo tecnologico già identificati, stabilendo relazioni permanenti tra le istituzioni scientifiche e gli attori locali dello sviluppo territoriale, avviando progettualità comuni e intensificando i programmi di scambio.
In particolare, è prevista la creazione di Tavoli di Lavoro Congiunti che vedranno il coinvolgimento di Centri di Ricerca, imprese e Istituzioni sulle seguenti tematiche di interesse prioritario:
- biotecnologie applicate al settore agroalimentare e a quello medicale
- efficienza energetica ed energie alternative
- ICT per i trasporti e la mobilità.
L'iniziativa discende dal Protocollo d'Intesa stipulato tra la Regione Autonoma FVG e la Provincia Autonoma della Vojvodina il 13 Giugno 2007, e rilanciato il 30 Gennaio 2009 con la firma di una dichiarazione congiunta dei Presidenti Renzo Tondo e Bojan Pajtic sulle priorità di collaborazione tra i due territori. Le maggiori necessità di rafforzare i rapporti di partenariato tra le due Regioni si riscontrano in particolare nel Sistema Innovazione (inteso come l'insieme degli enti di ricerca, Università, Istituzioni locali e imprese innovative), considerata l'eccellenza del 'modello Friuli Venezia Giulia' e la ricettività delle istituzioni scientifiche della Vojvodina.
La Vojvodina ha elaborato un piano di sviluppo scientifico e tecnologico pluriennale molto ambizioso, incentrato su alcuni settori strategici, come energie rinnovabili e biotecnologie, e altresì su misure di accompagnamento e supporto, come la creazione di un sistema regionale dell'innovazione, la mobilità e lo scambio dei ricercatori e il trasferimento tecnologico alle imprese.
La "Settimana dell'Innovazione", che si svolgerà a Novi Sad dal 21 al 23 settembre 2010, permetterà agli attori del Sistema regionale di FVG di "presentarsi" ai partner della Vojvodina attivando una serie di scambi che si auspica possano portare al consolidamento di partnership strategiche tra le due aree con benefici per entrambi i territori.
Settore:
agricoltura/pesca
Obiettivi del progetto:
Nell'ambito di un più ampio e consolidato programma di cooperazione tra la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia e il Montenegro, il progetto Maricoltura ha avuto come obiettivo principale l'analisi dello stato di salute delle acque della Baia di Cattaro per l'insediamento di un impianto sperimentale di ostriche, al fine di potenziare e ammodernare l'acquacoltura marina e la pesca artigianale, diversificandone la produzione e introducendo tecnologie e conoscenze innovative per una produzione sostenibile e rispondente agli standard europei.
Favorendo l'incremento del peso economico della maricoltura e l'educazione a una dieta a carattere marinaro, il progetto ha inteso così rafforzare la cooperazione scientifica, economica, sociale e istituzionale tra Friuli Venezia Giulia e Montenegro al fine di sostenere l'identità marittima del Montenegro e svilupparne le potenzialità produttive, economiche e sociali.
Attività progettuali:
- Mappatura delle acque della Baia di Cattaro in vista di futuri insediamento di ostricoltura;
- Insediamento di un impianto sperimentale di ostriche in una delle aree in concessione all'Istituto di Biologia Marina di Cattaro;
- Creazione di un sito web di progetto.
Risultati attesi:
- Individuazione delle aree marine idonee alla coltivazione di ostriche;
- Introduzione di tecnologie innovative e know-how;
- Sfruttamento sostenibile delle acque della Baia di Cattaro;
- Potenziamento del settore quale volano dello sviluppo economico del paese.
Settore:
turismo, trasporti
Il progetto ADRIA-A si pone l'obbiettivo di contribuire alla riorganizzazione dell'accessibilità e dei trasporti dell'intera area transfrontaliera italo-slovena con il fine di formare un'area metropolitana integrata.
L'obiettivo comune è raggiungere un'adeguata massa critica per far competere meglio i propri territori e realizzare un sistema di trasporto efficiente, integrato e sostenibile. Per tale motivo il progetto prevede la progettazione dei legami mancanti sulla rete infrastrutturale ferroviaria, sia italiana sia slovena, che consentirà di realizzare servizi di trasporto congiunto su tutta l'area. Inoltre, ADRIA A si pone l'obiettivo dell'istituzione del primo GECT (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) tra l'Italia e la Slovenia, che come noto costituisce un'importante base giuridica per future azioni di cooperazione nel campo della pianificazione territoriale e dei trasporti.
Obiettivi
- Sviluppo di un sistema di trasporto integrato tramite una metropolitana leggera tra Gorizia, Nova Gorica, Sezana, Divaca, Koper, Trieste.
- Creazione di una rete di trasporti tra le città, regioni, porti, aeroporti e associazioni partecipanti attraverso la creazione di servizi di trasporto orientate al mercato in grado di rilanciare il settore turistico di un'area transfrontaliera integrata
- Creazione di un organismo transfrontaliero di diritto europeo (GECT): il primo Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale di diritto italiano
- Studi Strategici ed analisi sulla domanda per treni veloci per il collegamento dell'area transfrontaliera e delle città, aeroporti e porti in modo da facilitare il raggiungimento di obiettivi economici e migliorament del sistema trasportistico (anche alla luce di potenziali sviluppi del settore turistico) al tempo stesso perseguendo obiettivi di sviluppo regionale e miglioramento della intermodalità
- Definizione di linee guida politiche e piani di investimento a medio termine per promuovere il trasporto intermodale dei passeggeri e integrare i trasporti terrestri
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivo del progetto:
L'obiettivo dell'iniziativa è consistito nella realizzazione di un concorso di idee per l'individuazione e la progettazione di un Centro multiculturale e multifunzionale giovanile, che potrebbe essere individuato nell'area settentrionale della Città, nei pressi dell'ex Ospedale Civile, e nella produzione di un piano di fattibilità per la ristrutturazione/riqualificazione dell'area.
Attività di progetto:
- Costituzione del Comitato Permanente di indirizzo;
- Gestione e coordinamento tecnico del progetto;
- Pubblicazione del bando europeo per il Concorso di Idee;
- Valutazione delle proposte;
- Fund raising per la realizzazione degli interventi di riqualificazione;
- Promozione del progetto.
Risultati attesi:
- Costituzione Comitati di valutazione;
- Stesura Bando e sua pubblicazione;
- Raccolta proposte e successiva valutazione;
- Identificazione delle opportunità di finanziamento;
- Incontri seminariali con i portatori di interesse;
- Produzione di una pubblicazione, allestimento di una mostra per presentare il progetto e le idee vincitrici del concorso;
- Seminario transfrontaliero per lancio del processo di riqualificazione.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivi perseguiti:
Il Progetto si è posto l'obiettivo di realizzare una comunicazione attiva, particolarmente mirata alle imprese regionali, al fine di diffondere i contenuti del monitoraggio, condotto su basi metodologiche rigorose a livello scientifico dagli analisti di INFORMEST dall'inizio del 2009, sull'andamento della situazione economica e sugli effetti delle misure anti-crisi in una serie di 12 Paesi dell'Est. Per il loro rilievo nelle relazioni economiche del Friuli Venezia Giulia, questi Paesi saranno ancora determinanti nei prossimi anni per la ripresa della crescita regionale. In particolare, l'attività di osservazione ha riguardato le prospettive più rilevanti nel breve e nel medio periodo e le nuove opportunità che emergono nel contesto determinato dalla crisi, al fine di orientare le operazioni commerciali e di investimento delle imprese regionali impegnate a diversificare i propri mercati di sbocco.
Attività progettuali:
L'Osservatorio ha proposto un'analisi differenziata delle prospettive economiche dei Paesi considerati, presentandone la situazione sulla base di tre campi di analisi: lo stato di avanzamento delle riforme; l'impatto della crisi; le misure adottate per contrastarla. L'impatto della diffusione attiva del monitoraggio, già avviata sperimentalmente, è stato moltiplicato dalla realizzazione di un sito internet dedicato con contenuti multimediali ed interattivi, da prodotti di lettura a stampa ed elettronici e da una serie di eventi di approfondimento sul territorio regionale (seminari, ecc.).
Risultati attesi:
- Diffusione delle conoscenze acquisite e promozione della cultura economica nell'ambiente imprenditoriale, attraverso l'offerta di conoscenze originali sui fattori che condizionano lo sviluppo nei mercati emergenti e sulle condizioni di competitività dei mercati di sbocco dell'Est, attraverso il rafforzamento delle capacità di programmazione strategica derivanti dal ricorso sistematico a dati economici aggiornati e verificati tra gli operatori economici del territorio;
- Il risultato diretto dell'azione di divulgazione, sia attraverso canali tradizionali (eventi pubblici e seminari, materiali a stampa, Cd-Rom) che attraverso il sito internet dedicato e gestito proattivamente, ha inteso produrre nel territorio regionale un impatto positivo in termini di: partecipanti ad eventi pubblici ed incontri seminariali, diffusione di materiali di documentazione, accessi al sito dell'Osservatorio (OER) sul web, richieste di informazione/approfondimento da parte di imprese e istituzioni evase direttamente.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Obiettivi perseguiti:
L'obiettivo dell'iniziativa è quella di aumentare le conoscenze relative ai fondi comunitari e al loro utilizzo a beneficio dei giovani dell'area alto isontina che intendano intraprendere un percorso professionale come progettisti europei ed esperti di politiche comunitarie.
Attività progettuali:
Ideazione ed attuazione di un percorso formativo rivolto ai giovani di età compresa tra i 24 e i 30 anni residenti nei comuni dell'Alto Isontino volto ad approfondire le tematiche specifiche relative alla programmazione comunitaria favorendo un approccio teorico/pratico in grado di fornire ai giovani gli strumenti per operare nel contesto della cooperazione territoriale, sia transfrontaliera che transnazionale. Il corso si struttura su 2 moduli formativa (approccio teorico ed istituzione comunitarie e laboratorio di progettazione) con un elaborato finale consistente nella scrittura di una proposta progettuale su un bando specifico.
Risultati attesi:
- Realizzazione di un corso di formazione di 24 ore per 15 partecipanti.
- Selezione di due partecipanti per attività di stage presso Informest.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivo del progetto: favorire l'avvio e lo sviluppo di accordi commerciali in Serbia, Croazia, Bosnia e Montenegro nel settore delle attrezzature e dei prodotti per il gelato.
Attività di progetto:
- Individuazione delle società italiane partecipanti
- Individuazione, per ogni singola azienda, del target partner da ricercare nei Paesi obiettivo;
- Creazione di un sito internet (inserito all'interno del web-site della mostra internazionale del gelato di Longarone in italiano, Serbo, croato, montenegrino e bosniaco) per la promozione del progetto e delle società italiane aderenti nei Paesi oggetto della ricerca;
- Ricerca di società (distributori, buyer, importatori,...) estere interessate ad avviare una collaborazione commerciale con le aziende italiane partecipanti
- Organizzazione di un evento, da svolgersi presso la sala convegni della Fiera di Longarone durante il mese di Maggio, nel quale saranno realizzati incontri individuali business to business tra le società italiane e le controparti estere individuate
- Attività di follow-up
Risultati attesi: organizzazione di un B2B, da svolgersi presso la sala convegni della Fiera di Longarone, nel quale saranno realizzati incontri individuali tra le società italiane e le controparti estere individuate per l'avvio e lo sviluppo di accordi commerciali
Settore:
capacity building, integrazione europea, sviluppo delle PMI, sviluppo risorse umane e formazione, sviluppo socio-economico regionale
Il Programma SeeNet è composto da una vasta rete di enti locali italiani e del Sud Est Europeo che cooperano con l'obiettivo di rafforzare le competenze di governance dei territori e di promuovere lo sviluppo locale sostenibile. In Italia, SeeNet mira a rafforzare e a migliorare l'efficacia e l'efficienza degli interventi di aiuto allo sviluppo nel Sud Est Europa ponendo le basi per un approccio unitario di cooperazione decentrata delle Regioni italiane. Nel Sud Est Europa, SeeNet mira a rinforzare percorsi innovativi di sviluppo locale basati su un dialogo alla pari tra i soggetti istituzionali italiani e del Sud Est Europa. Le azioni del Programma hanno i seguenti obiettivi: aumentare la capacità di accesso ai fondi comunitari di pre-adesione all'Unione europea; informare il territorio del Sud Est Europa; stimolare la ricerca orientata al miglioramento e alla capitalizzazione delle buone pratiche di governance per lo sviluppo locale; rafforzare l'associazionismo tra gli enti locali del Sud Est Europa. Quattro sono gli ambiti di intervento: valorizzazione del turismo culturale; valorizzazione del territorio rurale e dell'ambiente naturale; sostegno alle PMI e alla cooperazione imprenditoriale transfrontaliera; pianificazione territoriale e servizi sociali.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione, sviluppo socio-economico regionale
Obiettivi perseguiti:
Il 8 novembre 2007, è stato siglato, tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Contea di Alba, un Protocollo d'intesa con durata quadriennale, per la collaborazione nei campi economico-commerciale, tecnico-scientifico e culturale.
Tra le tematiche ed i campi di intervento inquadrati nel protocollo d'intesa ed a seguito di visite di studio e missioni tecniche in Friuli Venezia Giulia ed in Romania, la Contea di Alba ha espresso interesse per lo sviluppo del turismo sostenibile sull'esempio dell'albergo diffuso. Da qui scaturisce l'assistenza fornita dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con il supporto tecnico di Informest, per lo sviluppo di progettualità ed attrazione di finanziamenti a sostegno delle politiche di sviluppo locali, con particolare attenzione al settore turistico.
In tale contesto di collaborazione è stato presentato il progetto ACT - Attività di Cooperazione Territoriale per realizzare attività di supporto alla programmazione ed alle modalità di gestione delle strategie di sviluppo locale nell'ambito del turismo, sviluppo rurale, trasporti e servizi alle imprese.
Attività progettuali:
- Formazione rivolta alle amministrazioni pubbliche locali (tutti i comuni della Contea e la Contea stessa) con la realizzazione di una sessione di training on the Job in Italia nella Regione FVG;
- Gestione dei processi di concertazione per lo sviluppo locale (realizzazione di incontri tra amministrazioni pubbliche locali e la Contea per creare strategie di sviluppo condiviso);
- Pianificazione strategica, scaturita dalle azioni sopra descritte, con la realizzazione di uno studio di fattibilità per il settore trasporti a servizio dello sviluppo del turismo locale ed uno studio di fattibilità per la creazione di una struttura comune di informazione ed assistenza al settore pubblico e privato;
- Messa in opera di un progetto pilota attraverso la creazione degli uffici di sviluppo locale della Contea con funzione di reperimento finanziamenti, supporto per la realizzazione di progetti, assistenza tecnica per lo sviluppo di strategie locali e realizzazione di attività seminariali rivolte ad operatori economici e sociali.
Risultati attesi:
- Miglioramento delle azioni di coordinamento a livello locale per la realizzazione di strategie e progetti di sviluppo condivisi e coerenti attraverso una maggiore integrazione delle risorse in campo;
- Aumento della partecipazione del territorio ai processi decisionali pubblici attraverso la creazione di partenariati stabili ed equilibrati;
- Elaborazione di strategie di sviluppo locale aventi quale perno centrale il tema dello sviluppo rurale declinando turismo, agricoltura, artigianato e servizi;
- Aumento delle attività di cooperazione locale e transnazionale del sistema pubblico - municipalità e privato - imprese, associazioni, altri enti - della Contea.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Obiettivi perseguiti:
La presente convenzione concerne la realizzazione di attività volte all'accompagnamento all'attuazione delle azioni realizzabili con le risorse disponibili dell'Asse V del POR Veneto F.S.E. 2007-2013 "Transnazionalità e Interregionalità".
Attività progettuali:
Supporto all'attuazione delle iniziative progettuali a valere sull'Avviso pubblico F.S.E. Asse V Transnazionalità e Interregionalità, DGR n. 4124 del 30/12/2008:
- Informazione e promozione presso le Autorità di Gestione degli Stati Membri interessate dalle iniziative progettuali presentate e incoraggiando la pubblicazione di bandi complementari;
- Individuazione e supporto ai progetti strategici.
Supporto alla programmazione:
- Rafforzamento della presenza regionale attraverso la creazione di minigemellaggi territoriali, accordi transnazionali e/o interregionali;
- Supporto ad azioni di monitoraggio nell'ambito di attività POR CRO della Regione del Veneto finanziate dal F.S.E. Asse V Transnazionalità e Interregionalità ma anche di altri Fondi e Programmi comunitari per favorire la complementarietà e le sinergie tra i progetti;
- Individuazione di opportunità progettuali da presentare ai bandi dei programmi finanziati dalla Commissione Europea e dai Fondi Strutturali;
- Organizzazione di eventi e comunicazione. Supporto tecnico per quanto concerne l'organizzazione e la realizzazione di eventi di mainstreaming volti a consolidare i legami tra il territorio (partenariato economico e sociale, potenziali beneficiari) e l'amministrazione regionale;
- Supporto alla gestione del Transnational Contact Point F.S.E. del Veneto. Gestione dei rapporti con il National Contact Point presso il Ministero del Lavoro e con il Regional Contact Point presso il Coordinamento Tecnico delle Regioni.
Risultati attesi:
- Creazione di partenariati di qualità nonché la realizzazione di attività a carattere effettivamente transnazionale e/o interregionale e l'assorbimento dei fondi;
- Individuazione di esigenze comuni e conseguente realizzazione di progetti che perseguano obiettivi comuni in materia di formazione e istruzione, politiche attive del lavoro, inclusione sociale;
- Sviluppo complementarietà con altri Fondi anche attraverso il supporto alla complementarietà e sinergie tra i progetti.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivo del progetto:
Aumentare la cooperazione economica tra i sistemi locali ed i settori produttivi italiani e del sud est Europa, in un'ottica di internazionalizzazione dei sistemi locali italiani e di preparazione all'utilizzo dei nuovi strumenti europei di cooperazione
Attività di progetto:
Nei 3 paesi d'intervento, Albania, Bosnia Erzegovina e Serbia, il progetto agirà su 3 sub - settori prioritari per il rilancio dei sistemi economici locali di aree territoriali omogenee:
- cooperazione economica tra sistemi produttivi locali;
- sviluppo rurale;
- sostegno al decentramento dei servizi per le PMI
- eventi di scambio di esperienze e rafforzamento del parternariato;
- ricognizione delle potenzialità di business cooperation e animazione territoriale in Italia;
- realizzazione di una guida per gli investimenti italiani nelle aree di intervento e di una pubblicazione finale per sistematizzare l'esperienza.
Risultati attesi:
Migliorata cooperazione economica fra le aree coinvolte
Settore:
integrazione europea
Obiettivo del progetto:
- Aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza dell'Unione Europea nella società albanese;
- Informare i cittadini albanesi sul processo di adesione dell'Albania all'UE;
- Aumentare il coinvolgimento della società Albanese nel processo di preadesione all'EU.
Attività di progetto:
- Scelta della location, lavori di adattamento, acquisto degli strumenti tecnologici e dell'aredamento dell'EU Information Centre;
- Gestione dell'EU Information Centre in stretto contatto con l'EC delegation a Tirana;
- Coordinamento di uno staff composto da 5 esperti albanesi specializzati in EU policy, comunicazione e Relazioni Pubbliche, gestione di siti web e creazione grafica;
- Creazione di una campagna di comunicazione e promozione in coordinamento con l'EC delegation a Tirana;
- Attività di informazione, promozione e animazione a Tirana, nelle sette sedi Universitarie, cercando di raggiungere anche i villaggi più periferici;
- Gestione di una newsletter bimensile ed implementazione/aggiornamento del sito dell'EC delegation a Tirana e del relativo spazio dedicato alle attività dell'EU Info Centre;
- Pubblicazione di materiale di disseminazione su base cartacea ed elettronica;
- Animazione su tutto il territorio Albanese per sensibilizzare ed informare la popolazione sulle tematiche relative all'Unione Europea e alle opportunità che l'Unione Europea offre sai cittadini albanesi.
Risultati attesi:
Apertura e gestione di un EUIC a Tirana, informazione e alto livello di partecipazione da parte dei cittadini albanesi nell ambito del processo di pre adesione dell albania nell UE.
Settore:
ambiente/energia
Obiettivo del progetto:
Il progetto ha cercato di affrontare le tematiche riconosciute a livello internazionale degli effetti che i cambiamenti climatici hanno sul turismo alpino, in particolare su quello invernale e sportivo e più in generale su tutto il turismo nell'area alpina, contribuendo a:
- l'elaborazione di strategie appropriate per assicurare uno sviluppo equilibrato del turismo alpino;
- la preparazione di politiche di adattamento appropriate a livello nazionale, regionale e locale;
- l'analisi degli effetti economici e sociali dei cambiamenti climatici sul turismo.
Attività del progetto:
- Analisi dell'impatto dei cambiamenti climatici sul turismo alpino;
- Mappatura delle aree turistiche;
- Analisi delle strategie di adattamento e gestione nella regione alpina;
- Selezione di un insieme di parametri e identificazione dei trend comuni per sviluppare una strategia;
- Creazione di uno strumentazione elettronica per i beneficiari;
- Sviluppo di strategie nelle aree pilota con il coinvolgimento diretto di autorità locali, beneficiari e pubblico.
Risultati attesi:
- Mappatura e verifica del possibile impatto dei cambiamenti climatici;
- Identificazione delle possibili strategie di adattamento;
- Sviluppo di una strumentazione elettronica sul web;
- Attività di informazione, formazione e comunicazione.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Informest in qualità di Segretariato Tecnico, ha svolto l'attività di progettazione, gestione e coordinamento del progetto per conto della Direzione Ricerca, Sviluppo e Innovazione della Regione del Veneto.
Obiettivi perseguiti:
L' obiettivo principale del progetto è il rafforzamento del marketing territoriale del sistema Adriatico-Danubiano nel mercato globale con lo scopo di sviluppare le economie locali e le risorse endogene creando rapporti di rete settoriali, capaci di valorizzare le filiere transnazionali più competitive e stimolare l'attrazione di investimenti diretti esteri.
Obiettivi specifici del progetto sono:
- Identificazione delle maggiori filiere transnazionali dell'area adriatico-danubiana;
- Supportare lo sviluppo della cooperazione tra le imprese dell'area adriatico-danubiano al fine di sfruttare al meglio il potenziale economico e di crescita dei distretti.
Attività progettuali:
- Identificazione delle più importanti filiere transnazionali;
- Creazione di sportelli locali per promuovere partenariati dinamici;
- Sviluppo di capacità di marketing territoriale dei cluster identificati;
- Predisposizione di strumenti ICT per la collaborazione tra imprese.
Risultati attesi:
- 1 analisi di contesto transnazionale per l'identificazione di settori economici strategici;
- 1 strategia di marketing territoriale transnazionale;
- 4 accordi di partenariato transnazionali;
- 1 studio di fattibilità per l'implementazione di un modello DBE;
- 1 catalogo di prodotti e servizi del sistema Adriatico - Danubiano;
- 1 gruppo di lavoro transnazionale permanente;
- 1 modello di governance per i cluster;
- Creazione di 5 sportelli locali;
- 1 marchio distintivo territoriale per il sistema Adriatico - Danubiano.
Settore:
trasporti
Obiettivi generali
1) Aumentare il grado di integrazione economica del sistema produttivo italiano con quello dei paesi dei Balcani, attraverso l'aumento dell'interscambio commerciale e degli investimenti diretti di imprese italiane;
2) Supportare la funzione dell'Italia come piattaforma logistica dei paesi dei Balcani lungo i corridoi Est-Ovest;
3) Migliorare la capacità delle regioni italiane nella gestione di programmi internazionali di cooperazione in materia di trasporti e logistica e nelle iniziative a sostegno dell'imprenditoria regionale nel campo dei servizi all'estero
Risultati attesi
1) Implementazione di una rete composta da soggetti istituzionali ed operatori economici pubblici e privati italiani e dei paesi beneficiari operanti nei settori dei trasporti e della logistica che garantisca il costante scambio di informazioni, la nascita di progetti in comune tra le due aree ed il coordinamento delle iniziative di cooperazione;
2) Definizione di almeno 3 ipotesi (una per paese) di nuove linee marittime e/o aeree tra porti e aeroporti italiani e quelli appartenenti a Albania, Montenegro e Serbia;
3) Nascita di iniziative imprenditoriali comuni realizzate da soggetti pubblici e privati italiani e dei paesi beneficiari volte ad aumentare ed a migliorare il livello e la qualità dei servizi di trasporto e logistica, a favorire la omogeneizzazione di standard operativi e gestionali lungo i corridoi di attraversamento dei paesi interessati, e ad indirizzare gli operatori verso l'impiego di tecniche e soluzioni intermodali
Struttura del Progetto
Sub-progetto 1
Acquisizione ed analisi dati ed informazioni sui temi della logistica e del trasporto merci sugli assi Italia-Balcani.
Sub-progetto 2
Analisi di fattibilità tecnico-economica di nuove linee marittime ed aeree sulle direttrici fra l'Italia ed i paesi dei Balcani.
Sub-progetti Paese 3 - 4
Sviluppo delle relazioni nel campo dei trasporti delle merci e della logistica con:Albania, Serbia e Montenegro.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivo del progetto:
CASA FVG in Vojvodina ha voluto essere un ideale punto di incontro tra le comunità del FVG e della Vojvodina, in cui intraprendere percorsi comuni sul piano delle iniziative di business e di reciproca conoscenza istituzionale, al fine di rilanciare in termini concreti la cooperazione tra le due realtà economiche.
Attività di progetto:
- Analisi del contesto settoriale della Vojvodina nei settori dell'agroalimentare, delle costruzioni e dell'automotive;
- Promozione delle opportunità nel territorio delle imprese del FVG, attraverso il sistema associativo, ed individuazione di imprese interessate;
- Individuazione di una road map sul sistema dell'innovazione in Friuli Venezia Giulia;
- Animazione del tessuto economico ed istituzionale per lo sviluppo di relazioni e collaborazioni bilaterali;
- Attività promozionale delle opportunità e collaborazioni istituzionali ed economiche.
Risultati attesi:
- Analisi di contesto economico;
- Missione economico-istituzionale in Vojvodina;
- Attivazione e scambio conoscenze e know-how sul sistema dell'innovazione;
- Sito web di progetto;
- Rassegna stampa.
Settore:
trasporti
Obiettivi del progetto:
L'obiettivo generale del progetto è l'istituzione e implementazione di un quadro SETA effettvo e coordinato per la promozione e il rafforzamento della cooperazione istituzionale tra le strutture e gli stati membri PEC al fine di raggiungere gli obiettivi europei di (i) trasparenza e affidabilità delle informazioni; (ii) sviluppo di un quadro istituzionale armonizzato ed efficiente e (iii) rapida implementazion dei progetti di traposto prioritari. Questo obiettivo principale può essere raggiunto con l'implementazione di uno specifico WP1 nel rispetto delle raccomandazioni europee (in particolare, Rapporto HLG, 2005-2007, EC Comprehensive Monitoring Reports and COM (2008) 125 final). I PEC condividono gli stessi problemi circa l'amministrazione e lo scambio di informazioni. SEETAC favorirà questo scambio, in coordinamento con il progetto EC SFC 2007-Electronic Data Exchange, l'identificazione dei problemi comuni e delle relative soluzione per raggiungere gli standard di mobilità di beni, capitali e persone comuni a tutto il territorio europeo.
Attività progettuali:
- Coordinamento istituzionale per costruire un quadro SETA effettivo e una rete nel rispetto delle recenti politiche comunitarie dei trasporti (HLG Report e COM(2008) 125 final);
- Definizione di un sistema di comunicazione istituzionale trasparente;
- Implementazione di un sistema per la gestione coordinate di un data base;
- Definizione di scenari di traffico multi-modali e linee guida sugli standard di mobilità e ambientali comuni;
- Identificazione delle necessarie risorse finanziarie e dei meccanismi di finanziamento;
- Definizione di una pianificazione spaziale per il Sud Est Europa.
Risultati attesi:
- Istituzione di un quadro per i trasporti regionali e rapporti SETA organizzativo/amministrativi a cadenza regolare;
- Sistema di gestione delle informazioni comprensivo di un piano e di strumenti comunicativi; incontri regolari tra i Ministeri dei trasporti, gli enti PEC, la Commissione Europea e i donatori coinvolti;
- Un sistema di gestione del data base elettronico contenente dati economici, ambientali, sociali e sul traffico;
- Studio sugli scenari di traffico multi-modale per l'identificazione di buone pratiche e raccomandazioni;
- Standard comuni per il trasporto intermodale e linee guida EIA/SEA;
- Schede progettuali e documenti applicativi da inoltrare ai donor per i finanziamenti e rapporti finanziari;
- Piano Spaziale per il Sud Est Europa / Strategia SETA compatibile con il Piano d'Azione SEETO.
Questi risultati potrebbero essere facilmente trasferiti ad altri Assi di Trasporto europei, in particolare all'Asse Centrale dove esiste un altra area oggetto di programmi comunitari.
Settore:
ICT ed innovazione
Obiettivo del progetto:
- contribuire alla costruzione di un sistema transnazionale dell'innovazione
- sviluppare il ruolo delle Agenzie di Sviluppo nel rafforzamento dei sistemi regionali dell'innovazione
- diffondere e capitalizzare le lezioni apprese da EU Piani Regionali per l'Innovazione (RPIAs)
Attività di progetto
- creazione e consolidamento della rete locale e transnazionale;
- condivisione del sapere su temi relativi all'innovazione;
- implementazione di scambi di staff e pacchetti formativi;
- valorizzazione e la specializzazione dello staff delle Agenzie di Sviluppo;
- attività pilota per testare dei servizi innovativi per le PMI e loro associazioni;
- workshop tematici con coinvolgimento dei policy makers e degli attori chiave dell'innovazione;
- elaborazione di un Memorandum of Understanding/Accordo Quadro delle Agenzie di Sviluppo assieme con i Policy Makers comunitari coinvolti nella gestione della programmazione 2013-2020;
- elaborazione di un Piano d'Azione per l'Innovazione 2015 delle Agenzie di Sviluppo.
Risultati attesi:
nuovi strumenti ICT per la gestione della conoscenza sull'innovazione; adozione di strumenti formativi per rafforzare la gestione della conoscenza e sviluppare il processo dell'innovazione; costituzione di reti regionali per l'innovazione e per le politiche dell'innovazione; stabilire una rete transnazionale per la gestione dei servizi e delle politiche di sviluppo.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivo del progetto:
- promuovere una riqualificazione urbana sostenibile rendendo disponibili alle amministrazioni locali 1. gli strumenti per gestire l'intero processo di conversione, dalla negoziazione con il Governo Centrale al coinvolgimento di investitori privati e 2. una programmazione per i futuri investimenti;
- favorire l'imprenditoria e la competitività del territorio attraverso il processo di ristrutturazione delle aree militari dismesse in Centri di supporto alle imprese e con la definizione di strategie/misure regionali a supporto delle PMI e delle start ups
- "testare" le misure e gli strumenti definiti nell'ambito del progetto ad 8 casi specifici di aree militari dismesse..
Attività di progetto:
- definizione di una metodologia comune per la valutazione delle aree dismesse;
- analisi del contesto economico ed imprenditoriale, con particolare attenzione all'impatto della conversione delle aree dismesse in Centri di Supporto alle imprese sul tessuto economico;
- mappatura e valutazione delle ex aree militari;
- definizione e applicazione di strumenti/misure per la gestione del trasferimento di proprietà e della riconversione di ex aree militari;
- definizione di misure per promuovere l'imprenditoria
- azioni pilota (studi di fattibilità, programmazione, piani operativi e di investimento volti alla riconversione delle aree in Centri Servizi/Incubatori)
- diffusione dei risultati
Risultati attesi:
Trasferimento di metodologie e conoscenza; adozione di 9 piani di programmazione (o di raccomandazioni) sulla riconversione delle aree militari dismesse; 8 pianificazioni urbane per la creazione di incubatori/centri servizi; adozione di una strategia comune per promuovere l'imprenditoria.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
POLYINVEST ha avuto come obbiettivo quello di migliorare le condizioni per gli investimenti nelle aree marginali dello spazio SEE, favorendo l'entrata nel mercato di una diffusa offerta di immobili pubblici non utilizzati, con un conseguente guadagno e risparmio nella gestione degli assetti pubblici. Partendo dalle precedenti esperienze dei partners e da un rafforzamento delle best practices, l'obbiettivo del progetto è quello di sviluppare un approccio attivo al mercato da parte delle amministrazioni pubbliche, favorendo la definizione e l'implementazione di pacchetti d'offerta territoriale completi; questi pacchetti includeranno informazioni sugli immobili che potranno essere alienati ed informazioni sulle condizioni che potranno favorire la realizzazione di investimenti da parte di investitori privati.
Per raggiungere gli obbiettivi sopra indicati sono state svolte le seguenti attività:
- Þ Coordinazione e gestione progettuale transnazionale
- Þ Comunicazione e diffusione
- Þ Analisi del mercato, definizione dei temi e del censimento
- Þ Procedure legislative ed amministrative
- Þ Costruzione di una piattaforma e input di dati
- Þ Sostenibilità: Promozione, commercializzazione e esplorazione.
- Þ Azioni Pilota.
Il progetto POLYNVEST ha raggiunto I seguenti risultati:
- Þ Miglioramento della capitalizzazione delle proprietà pubbliche ed una larga diffusione delle potenzialità degli immobili pubblici;
- Þ Alienazione e facilitazioni procedurali per I potenziali investitori interessati ad investire nelle aree target;
- Þ Network internazionale tra differenti attori pubblici, manager di immobili, ed investitori privati;
- Þ Miglioramento dello sviluppo economico e riqualificazione delle aree target;
Diffusione, campagna per la consapevolezza definizione di un piano di aggiornamento
Settore:
ambiente/energia
Obiettivo del progetto:
Con il progetto sono state valutate le buone pratiche e lo stato della pianificazione forestale sostenibile nell'area dell'Euroregione Adriatica con particolare riferimento all'area dell'Alto Adriatico (Regioni del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Contee croate di Istria e Fiume), con l'obiettivo di individuare delle linee strategiche d'azione per il settore foreste nel contesto delle politiche europee e ricercare le opportunità nell'ambito della programmazione comunitaria e della cooperazione internazionale
Attività di progetto:
- Analisi delle pratiche di gestione forestale nelle aree coinvolte;
- Definizione delle linee strategiche d'azione settoriali nel contesto delle politiche europee e degli strumenti di sostegno per la loro implementazione;
- Condivisione dei risultati raggiunti.
Risultati attesi:
- Documento di analisi delle pratiche di gestione forestale sostenibile nell'area dell'Alto Adriatico e di individuazione delle linee strategiche per la pianificazione forestale sostenibile nel conteso delle politiche europee;
- Workshop di presentazione dei risultati.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivi perseguiti:
Il progetto SEPA si è proposto di trasferire, con studi di fattibilità e attrazione degli investimenti, l'esperienza maturata dall'area industriale di Prato, attraverso la creazione di infrastrutture e servizi centralizzati per migliorare la sostenibilità economica e ambientale dell'area (uso razionale delle acque, gestione della mobilità indotta, produzione di energia pulita e gestione dei rifiuti) e per adeguarsi agli standard EMS/EMAS.
Attività progettuali:
- costituzione di network regionali di portatori di interesse regionali che possono essere direttamente interessati alla riconversione in termini di compatibilità socio - economica e ambientale delle aree industriali;
- sviluppo di un modello transnazionale di gestione di aree industriali a ridotto impatto ambientale, economico e sociale.
- individuazione e selezione di aree industriali attive o in via di realizzazione a cui applicare il modello pilota di sviluppo eco - compatibile
- realizzazione di studi di fattibilità indirizzati a definire il modello di sviluppo/ riconversione delle aree pilota e alla pianificazione degli interventi attuabili;
- attrazione di investimenti all'interno delle aree selezionate attraverso l'organizzazione di una conferenza/ seminario transnazionale.
Risultati attesi:
- Elaborazione e condivisione di metodologie e processi di programmazione e gestione delle aree industriali in termini di compatibilità socio - economica e ambientale;
- Formulazione di un nuovo modello di area produttivo sostenibile;
- Aumento delle competenze in merito alla programmazione e organizzazione di siti industriali: in particolare la capacità di progettare e realizzare aree produttive attente a nuovi parametri e indicatori di sostenibilità;
- Creazione di una rete transnazionale di aree pilota che possano trasferire e guidare un processo di trasformazione dei siti produttivi a livello internazionale.
Settore:
ambiente/energia
Obiettivi del progetto:
Il progetto ha inteso promuovere la diversificazione del settore agroindustriale moldavo verso produzioni agroenergetiche sostenibili dal punto di vista ambientale e finalizzate all'autoproduzione di energia. In particolare, il progetto mirava a potenziare gli scambi commerciali tra la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia e la Repubblica di Moldova e favorire la creazione di partnership bilaterali sia a livello istituzionale/universitario sia a livello imprenditoriale.
Attività progettuali:
- Analisi di fattibilità economica e logistica per la creazione della filiera di biocarburanti e in particolare per la coltivazione di oli vegetali da destinare alla trasformazione in bio-diesel;
- Assistenza tecnica e trasferimento di buone pratiche;
- Organizzazione di study tour in Italia e di una missione in Moldova;
- Disseminazione dei risultati.
Risultati attesi:
- La creazione di partnership fra aziende regionali/italiane e moldave nell'ambito del biodisel per la fornitura di materie prime, sottoprodotti, semilavorati, tecnologie e impianti, conoscenza;
- Una migliore organizzazione produttiva, una adeguata diversificazione e valorizzazione delle colture/prodotti agricoli ed l'aumento degli standard qualitativi.
Settore:
sviluppo delle PMI, sviluppo risorse umane e formazione
Obiettivo del progetto:
Il progetto si è proposto il consolidamento e lo sviluppo dei network costituiti tra le amministrazioni locali, enti, scuole, aziende localizzate nei territori di Croazia, Serbia, Bosnia e Montenegro con il sistema istituzionale ed imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia per cogliere le opportunità di sviluppo locale, sostenendo le amministrazioni locali nei processi di avvicinamento al processo di acquis communautaire.
Attività di progetto:
- Realizzazione percorso formativo seminariale di trasferimento delle informazioni e competenze utili alla progettazione ed implementazione di iniziative di sviluppo locale, di cooperazione ed interscambio economico nel quadro delle linee portanti dell'Acquis Communautaire;
- Attivazione ufficio Infopoint regione FVG a Kragujevac per la promozione ed individuazione di opportunità per le imprese ed istituzioni del Friuli Venezia Giulia;
- Organizzazione focus group in Friuli Venezia Giulia con gruppi di imprese, enti locali ed organismi del terzo settore di presentazione dei sistemi economici ed istituzionali delle aree balcaniche interessate;
- Assistenza tecnica, accompagnamento ed incontri B2B tra imprese del FVG ed aziende locali.
Risultati attesi:
- Coinvolgimento di almeno 40 imprese regionali;
- Presentazione proposte progettuali di sviluppo locale;
- Organizzazione di 4 focus group.
Settore:
ICT ed innovazione
Il progetto, definito nell'ambito di una iniziativa di carattere nazionale lanciata dalla struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri (in collaborazione con il Ministro per i Rapporti con le Regioni) denominata Progetto Opportunità delle Regioni in Europa (P.O.R.E.), è consistito nella creazione e gestione di un sistema premiante della progettualità espressa dal territorio regionale, realizzato con il supporto di una piattaforma operativa on-line e di una banca dati di progetti.
I soggetti regionali proponenti progetti a valere su una lista predefinita di programmi comunitari, possono richiedere un contributo alla Regione attraverso il sito web dell'iniziativa, entro determinate finestre temporali, fornendo la documentazione richiesta. Vengono premiati anche progetti che non hanno ottenuto il finanziamento comunitario per esaurimento del budget. I soggetti richiedenti possono avvalersi di un help desk per avere supporto e informazioni. Il progetto prevede anche lo sviluppo di attività promozionali.
Settore:
capacity building, Fondi Strutturali, integrazione europea
L'Euroregione Adriatica è stata fondata il 30 giugno a Pola, Regione dell'Istria, Croazia. Essa rappresenta un modello di cooperazione economica che include sia una cooperazione trans-nazionale che trans-regionale tra le regioni della costa Adriatica. L'Euroregione Adriatica è il quadro istituzionale per la definizione congiunta e per la risoluzione dei temi più importanti dell'area Adriatica. Essa è costituita da 23 membri - governi regionali e locali dell'Italia, della Slovenia, della Croazia, della Bosnia ed Erzegovina, del Montenegro e dell'Albania. Gli obbiettivi dell'Euroregione Adriatica sono i seguenti: (i) Creare un'area di pace, stabilità e cooperazione; (ii) Protezione dell'eredità culturale; (iii) Protezione dell'ambiente; (iv) Sviluppo economico sostenibile in particolare nel turismo nell'agricoltura e nella pesca; (v) Risoluzione dei problemi legati ai trasporti e di altri temi infrastrutturali. L'obbiettivo di questo progetto è quello di fornire alla Regione del Veneto assistenza tecnica per rafforzare il suo ruolo e per supportare l'appena nata Euroregione Adriatica.
Sono state portate avanti le seguenti attività.
- Þ Supporto alle attività della Regione Veneto - Dipartimento delle Relazioni Internazionali nei corpi istituzionali dell'Euroregione Adriatica;
- Þ Supporto al coordinamento operativo della Regione Veneto nella Commissione dell'Euroregione Adriatica;
- Þ Favorire un'azione strategica regionale in riguardo alle iniziative ed ai progetti attivati nell'Euroregione Adriatica per monitorare le attività in corso;
Supporto alle attività di comunicazione
Settore:
Fondi Strutturali
Obiettivi del progetto:
Migliorare le capacità complessive di assorbimento a livello nazionale e regionale, assicurando così un corretto utilizzo dei Fondi FERS, Strumento Europeo di Vicinato e Partenariato, Strumento di Pre-Adesione, FSE.
Attività progettuali:
- Rafforzare le capacità dei beneficiari finali nella preparazione di buone proposte progettuali che rispondano correttamente alle priorità del Piano di Sviluppo Nazionale e conducano a un'appropriato iter progettuale da finanziare con gli interventi dei Fondi Strutturali;
- Rafforzare le capacità delle Unità di formazione del MEI e delle RDA per coordinare e gestire efficacemente la formazione a livello nazionale e regionale, nel quadro delle politiche di sviluppo di Risorse Umane;
- Rafforzare le capacità dei beneficiari finali del POR in termini di struttura organizzativa, partenariato, etc. così come per quanto riguarda i punti di criticità da tenere in considerazione nelle procedure per la richiesta delle opportunità finanziarie dei Fondi Strutturali.
Risultati attesi:
- Aumentare la preparazione, informazione, gestione, controllo, valutazione e altri compiti delle Autorità di Gestione stabiliti dal Ministero per l'Integrazione Europea per il Programma Operativo Regionale e i Programmi Operativi Europei di Cooperazione Territoriali, e dei rispettivi Enti intermedi;
- Rafforzamento delle capacità dei beneficiari potenziali per sviluppare e implementare operazione da finanziare con i sopra-citati Programmi operativi.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivi del progetto:
Obiettivi di PRO.COOP. erano il sostegno e la promozione alle attività delle imprese cooperative verso i paesi balcanici Montenegro, Croazia e Bulgaria e il miglioramento dell’ambiente locale in cui esse operano, per meglio sfruttarne le potenzialità economiche in un’ottica di armonizzazione dei sistemi dei paesi balcanici nella prospettiva di un loro ingresso nell’UE e in una logica di internazionalizzazione del sistema delle imprese cooperative italiane.
Attività del progetto:
- Realizzazione di un’analisi dello status legale, giuridico e organizzativo delle cooperative nei paesi beneficiari, evidenziando i punti di debolezza e le opportunità offerte, al fine di armonizzarle con i sistemi cooperativistici italiani ed europei;
- Assistenza tecnica finalizzata al rafforzamento delle associazioni balcaniche di cooperative ed all’incremento della conoscenza delle opportunità offerte dall’associazionismo per le PMI balcaniche. L’assistenza ha previsto la realizzazione di strumenti gestionali (Vademecum), due periodi di internship in Italia per i funzionari delle associazioni croata e montenegrina; due training-on-the-job presso le associazioni croata e montenegrina;
- Campagna di animazione territoriale in Croazia e Montenegro per la diffusione di un modello di impresa cooperativa efficiente;
- Realizzazione di un’azione pilota per la creazione di una nuova attività imprenditoriale basata sull’inserimento lavorativo di fasce svantaggiate della popolazione sul modello delle imprese cooperative sociali italiane;
- Istituzione di un desk che sostenga la cooperazione commerciale tra cooperative italiane e cooperative balcaniche e creazione di un database delle opportunità;
- Organizzazione di due missioni di imprese italiane in Montenegro e Croazia;
- Partecipazione dei partner ad una fiera dedicata alla cooperazione sociale;
- Iniziative di promozione e diffusione dei risultati del progetto.
Risultati attesi:
- Analisi sullo status giuridico dei sistemi cooperativi nei paesi beneficiari e definizione di proposte legislative;
- Promozione del sistema e dei modelli cooperativistici italiani ed europei;
- Introduzione di tecnologie, metodi e prodotti innovatici per la gestione delle cooperative nei paesi balcanici;
- Innalzamento delle competenze professionali del personale delle cooperative e sviluppo di servizi moderni ed innovativi sulla base dell’esperienza italiana;
- Incremento delle relazioni commerciali tra cooperative italiane e cooperative dei paesi balcanici;
- Miglioramento dell’immagine delle cooperative nei paesi balcanici, grazie a informazioni e condivisione di esperienze di altri paesi;
- Rafforzamento del sistema produttivo italiano nell’area balcanica, grazie ad uno sviluppo delle preesistenti relazioni commerciali e con la creazione di nuove opportunità per le imprese italiane;
- Rafforzamento delle relazioni tra Montenegro, Croazia e Unione Europea, attraverso una maggiore integrazione nel mercato unico.
Settore:
turismo
Obiettivi del progetto:
Scopo del progetto è stato quello di fornire assistenza tecnica all’Associazione nazionale dei Piccoli Alberghi Familiari al fine di incrementare il livello professionale del personale, riqualificare i servizi, creare un’unica image associativa e sviluppare la cooperazione con il mercato italiano ed europeo del turismo.
Attività del progetto:
- Analisi dello status dell’Associazione, degli strumenti gestionali, della politica di marketing e delle offerte; analisi delle diversificazioni di mercato, dei servizi e del livello professionale dei membri dell’Associazione;
- Implementazione dei criteri di appartenenza ai club di prodotto;
- Definizione e realizzazione di un corso di formazione per i membri dell’Associazione;
- Realizzazione di uno stage in Italia per i membri dell’Associazione;
- Definizione e realizzazione di iniziative promozionali e di marketing da diffondere sul mercato europeo del turismo;
- Realizzazione di una conferenza finale e disseminazione dei risultati di progetto.
Risultati attesi:
- Definizione di indicatori per gli standard qualitativi per ciascun club di prodotto;
- Miglioramento delle capacità professionali e delle politiche di marketing da diffondere sul mercato europeo del turismo;
- Posizionamento di successo dell’Associazione sul mercato europeo del turismo;
- Proposte per una revisione del piano di marketing.
Settore:
ICT ed innovazione
Obiettivi del progetto:
- Mantenere e rafforzare il network informativo creato nella'mbito del progetto "Balcani online";
- Sviluppo di un ufficio editoriale online per gestire e migliorare i servizi informativi forniti;
- Sviluppo di nuovi servizi informativi;
- Gestione tecnica dell?ufficio editoriale online e del sito internet.
Attività del progetto:
Sulla base delle attività e dei risultati del Progetto "Balcani online", questo progetto ha previsto:
- La creazione di un ufficio editoriale online più efficiente: attraverso una piattaforma online, lo staff editoriale di Informest ha raccolto su base giornaliera, coordinato e pubblicato sul sito web le informazioni fornite dai 7 uffici ICE operanti nei paesi beneficiari e da Informest stessa. I destinatari di queste notizie erano PMI italiane e investitori interessati nella regione balcanica. Inoltre, uno staff di 6 persone ha monitorato e tradotto in italiano le più importanti notizie pubblicate su giornali online locali nei paesi beneficiari. Lo staff editoriale di Informest ha selezionato e redatto questa rassegna stampa;
- Sviluppo di strumenti più efficienti per il recupero delle informazioni sul portale www.balcanionline.it;
- Raccolta e caricamento di documenti e notizie su eventi interessanti per le PMI italiane;
- Redazione di articoli per la promozione di iniziative speciali e la presentazione di progetti interessanti;
- Creazione di un database innovativo di tutti i progetti realizzati grazie alla Legge 84/2001: il databse online si compone di un motore di ricerca e di una mappa interattiva che mostra le aree coinvolte nelle iniziative di progetto oggetto di ricerca;
- Organizzazione di un evento internazionale con il coinvolgimento di 150 partecipanti provenienti dall'Italia e dai paesi beneficiari del progetto. L'evento si è concentrato sul programma di cooperazione transfrontaliera adriatica IPA e sul Programma di Cooperazione Transfrontaliera Sud-Est Europa. I partecipanti rappresentavano enti pubblici e istituzioni, agenzie di sviluppo, camere di commercio, Ong, università e centri di ricerca che potrebbero rappresentare dei potenziali partner/promotori di progetti nell'ambito dei summenzionati programmi. I partecipanti sono stati raggruppati per permettere loro di lavorare in tavoli tematici moderati dallo staff di Informest.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivo del progetto:
Obiettivo generale del progetto è stato quello di sviluppare la capacità di governance integrata fra pubblico e privato nei territori interessati da concentrazioni di imprese nella Provincia Autonoma della Vojvodina, condividendo le esperienze con le autorità centrali e provinciali competenti.
Attività del progetto:
- Sviluppo della metodologia per l'identificazione di concentrazioni produttive emergenti quali possibili economie distrettuali;
- Realizzazione di incontri di lavoro con cluster manager serbi al fine di verificare la struttura dei rapporti di filiera ed il loro grado di apertura al mercato;
- Promozione dello scambio di esperienze fra distretti industriali e produttivi italiani e cluster esistenti in Vojvodina ed in tutta la Serbia, allo scopo di stabilire nuove relazioni fra le imprese dei rispettivi SPL;
- Realizzazione di due seminari formativi ed un viaggio di studio ai distretti della Regione Friuli Venezia Giulia;
- Realizzazione di una conferenza finale di presentazione dei cluster e conseguenti attività di match making;
- Promozione di un catalogo sulle attività dei cluster serbi, al fine di migliorarne l'accessibilità da parte degli imprenditori italiani.
Risultati attesi:
- Analisi dei rapporti di filiera, del loro grado di apertura al mercato;
- Realizzazione di due seminari formativi per cluster manager ed organismi di supporto alle imprese e di un viaggio studio ai distretti della Regione Friuli Venezia Giulia per 15 funzionari pubblici e cluster manager serbi;
- Elaborazione di un documento di analisi delle tipologie di cluster esistenti in Serbia;
- Elaborazione di un modello serbo per il sostegno istituzionale alla crescita delle economie locali distrettuali capace di valorizzare le relazioni verticali di filiera tra le imprese e il sistema socio-economico del territorio;
- Organizzazione e promozione della conferenza finale;
- Creazione di un catalogo elettronico contenente le attività dei 18 cluster serbi intervistati.
Settore:
turismo
Obiettivi perseguiti:
L’obiettivo generale del progetto è stato quello di fornire assistenza tecnica UE al settore turistico asiatico per la crescita sostenibile e responsabile dell’industria turistica asiatica nell’ambito del mercato internazionale ,al fine di raggiungere i benefici socio-economici collegati a una gestione efficiente del settore turistico e all’esportazione di prodotti turistici sostenibili. Il progetto era pertanto volto a:
- Incrementare le competenze dei paesi asiatici e le strategie per esportare turismo sostenibile e di qualità sul mercato internazionale;
- Sviluppare una cooperazione integrata e permanente UE-Asia tra i relative attori del settore turistico a diversi livelli;
- Aumentare la consapevolezza relativamente all’impatto economico del turismo nel quadro socio-economico dei paesi asiatici partner.
Attività progettuali:
- Raccolta di dati informativi sul mercato;
- Creazione e gestione di un portale di progetto;
- Organizzazione e realizzazione di corsi di formazione in Nepal, Mongolia e Italia;
- Organizzazione di un seminario in Italia sulle opportunità di turismo in Asia;
- Organizzazione di una missione di 5 giorni in Nepal e Mongolia;
- Selezione dei tirocinanti e dei partecipanti alle missioni.
Risultati attesi:
- Incremento di competenze del settore del turismo in Asia per pianificare, gestire ed esportare prodotti turistici sostenibili e diversificati;
- Nuovi contatti d’affari e cooperazione tra operatori turistici asiatici ed europei;
- Incremento del volume di commercio internazionale nel settore indicato;
- Nuovi investimenti nel settore turistico asiatico;
- Miglioramento degli standard di vita delle comunità locali.
Settore:
sviluppo delle PMI
Nell'ambito dell'Enterprise Europe Network, il Consorzio Friend Europe si proponeva di offrire servizi integrati alle PMI nell'area del Nord-Est Italiano. Friend Europe ha lavorato per supportare il commercio e l'innovazione, sviluppare la competitività, migliorare il potenziale di innovazione e promuovere le opportunità del mercato interno allargato, attraverso lo svolgimento di un ruolo proattivo di informazione e sostegno ad un ampio target di beneficiari locali, per lo sviluppo di politiche e strumenti coerenti e complementari con la strategia europea per le PMI, evidenziata nel Programma Competitività e Innovazione 2007-2013 e in altre azioni, programmi e iniziative comunitarie. I servizi pianificati dal Consorzio a questo fine erano pertanto in linea con la politica locale e cercavano di massimizzare l'impatto del CIP sull'area di riferimento attraverso un'azione di integrazione e complemento proattivo dei servizi e delle iniziative già in essere (servizi di supporto ai privati, politiche e strumenti regionali e nazionali) e di intermediazione nel Triveneto.
Le principali attività sono state:
Attività di Informazione e promozione finalizzata a:
- fornire una prima assistenza, informazioni e guida alle imprese e segnalare il partner più appropriati o altre organizzazioni esperte a livello locale per i servizi specializzati di assistenza;
- promuovere proattivamente le diverse iniziative e programmi dell'UE;
- fornire ai principali beneficiari un quadro aggiornato delle politiche i programmi e le iniziative europee;
- agire per l'integrazione della dimensione europea nel contesto locale.
Servizi di Stimolo e partecipazione, pensati per, da un lato, stimolare la partecipazione delle PMI nelle consultazioni UE e così permettere loro di comprendere meglio il ruolo fondamentale svolto nel processo decisionale europeo, e, dall'altro, per stimolare la cooperazione transfrontaliera e facilitare la ricerca di partner. I partner del consorzio hanno inteso anche aiutare direttamente la Commissione, offrendo valutazioni sull'impatto della legislazione e dei programmi europei, diventando così un punto di contatto tra l'Europa e l'area del Triveneto.
I servizi di Assistenza e Diagnosi hanno fornito un supporto specializzato alle PMI e un'attenzione particolare è stata rivolta alle imprese che non hanno mai partecipato o beneficiato del Mercato Unico Europeo.
Settore:
sviluppo delle PMI, sviluppo risorse umane e formazione
Obiettivo del progetto:
Il progetto Montenegro Legno ha inteso favorire lo sviluppo del settore legno in Friuli Venezia Giulia e in Montenegro attraverso la creazione di nuove opportunità di investimento e il trasferimento di buone pratiche tra i diversi operatori economici di riferimento, contribuendo allo sviluppo economico regionale. In particolare, il progetto si è proposto di aumentare le opportunità di collaborazione tra le PMI italiane e montenegrine, favorendo l'afflusso di investimenti tecnologici e produttivi e contribuendo allo sviluppo del settore legno montenegrino secondo gli standard europei.
Attività di progetto:
- Analisi delle caratteristiche strutturali e delle opportunità commerciali nel settore legno in Montenegro;
- Realizzazione di percorsi formativi per le imprese delle settore;
- Organizzazione di visite di studio e incontri B2B tra imprese montenegrine e della Regione FVG;
- Assistenza tecnica per l'ottenimento della certificazione delle foreste;
- Attività promozionali e disseminazione dei risultati.
Risultati attesi:
- Identificazione e promozione di nuove opportunità di collaborazione tra le PMI del FVG e del Montenegro;
- Trasferimento di tecnologie e buone pratiche per lo sviluppo del settore legno in Montenegro;
- Ottenimento della certificazione delle foreste e gestione eco sostenibile;
- Definizione di profili professionali necessari al funzionamento delle tecnologie individuate dal progetto.
Settore:
ICT ed innovazione, sviluppo socio-economico regionale
Obiettivo del progetto:
Il progetto STARNETregio è stato concepito per aumentare la capacità complessiva degli attori regionali nella regione Friuli Venezia Giulia (IT), in Slovenia e nella Regione di Fiume (HR) per investire in ricerca e sviluppo tecnologico (RTD), gestire attività di ricerca riguardanti l'industria marittima, in particolare costruzione di navi ed equipaggiamento di porti, al fine di rafforzare e sviluppare le basi scientifiche e tecnologiche del settore e in ultimo la crescita economica della regione. Il progetto sosterrà la performance del "distretto regionale di ricerca", associando università e centri di ricerca (RTD), imprese (distretti industriali) e autorità pubbliche regionali (PA).
Attività di progetto:
- Istituzione di un quadro istituzionale di distretto e mappatura dei piani di sviluppo regionale e degli attori chiave RTD;
- Analisi transfrontaliera dei piani di sviluppo regionale e degli attori RTD;
- Trasferimento di conoscenze attraverso processi di reciproco apprendimento e attività di tutoraggio;
- Sviluppo di un piano di azione congiunto per migliorare il processo di integrazione.
Risultati attesi:
- Rapporti regionali sulle politiche di ricerca e sviluppo, il finanziamento, gli attori chiave pubblici private e analisi SWOT;
- Agende di ricerca regionali;
- Rapporto sugli attori chiave del settore marittimo e della cantieristica;
- Agenda transnazionale condivisa;
- Workshop e attività di formazione;
- Piano di azione congiunta.
Settore:
integrazione europea
Dal 1970 Est-Ovest ha rappresentato un osservatorio privilegiato e un luogo di dibattito sull'evoluzione delle realtà dell'Europa centro-orientale e dei Balcani occidentali. Grazie al proprio staff permanente di analisti e ai contributi esterni, la rivista era stata fin dagli anni '70 uno strumento di conoscenza dei sistemi socialisti dell'Est, dei primi processi di apertura e delle fasi che hanno accompagnato il crollo del comunismo, dei processi di riforma nella transizione, fino all'allargamento dell'Unione Europea e allo sviluppo della politica di vicinato con la Russia e con gli altri Paesi più orientali. Con l'incorporazione dell'Istituto di Studi e Documentazione sull'Europa comunitaria e l'Europa orientale - I.S.D.E.E. di Trieste, che ne era editore, da parte di Informest nel gennaio 2008, Est-Ovest è uscita in formato elettronico on-line fino all'edizione 2009.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivo del progetto:
Il progetto ha avuto l'obiettivo generale di garantire la partecipazione del sistema economico regionale allo sviluppo del Kosovo nell'attuale fase storica di consolidamento giuridico ed economico, sviluppando attività di animazione economica nel tessuto regionale e favorendo lo sviluppo di opportunità di collaborazione tra imprese italiane e kosovare. In particolare, si sono sviluppate e consolidate le relazioni con l'Ambasciata Italiana in Kosovo, ICE Pristina, il Ministero per l'Industria e il Commercio e il Ministero dell'Energia e delle Miniere, così come con l'Agenzia per la promozione degli investimenti - IPAK e l'Associazione dei costruttori di strade del Kosovo; inoltre, in ambito regionale, con ANCE FVG, Federlegno, CIA, Università di Udine, la Comunità Montana della Carnia e Lega Coop FVG.
Attività di progetto:
- Attività di monitoraggio istituzionale ed economico tra le principali istituzioni ed organizzazioni del Kosovo;
- Attività di consolidamento del sub-progetto sulle energie rinnovabili avviato con il Progetto DKFVG nel 2007;
- Assistenza alla Camera di Commercio del Kosovo, in particolare per l'ottenimento della Certificazione ISO e per il supporto alle imprese del settore IT;
- Sviluppo di interventi nel settore lattiero-caseario nella regione di Mitrovica;
- Analisi e monitoraggio delle opportunità nel settore delle infrastrutture e della costruzione delle strade;
- Promozionedi una missione economica nel settore del legno in occasione della fiera del legno di Pristina;
- Implementazione del sito web e della Business Guide del Kosovo.
Risultati attesi:
- Missione in Kosovo per partecipare alla Fiera Natyra 2009 ed organizzazione di meeting B2B tra imprese del settore;
- Missione imprenditoriale in Kosovo e match making con imprese kosovare del settore IT;
- Nuova missione di verifica presso le centrali idroelettriche dismesse e dei potenziali siti di nuova costruzione di piccole centrali idroelettriche in Kosovo ed assistenza ai potenziali investitori del FVG per i bandi di concessione idroelettrica;
- Analisi del settore lattiero caseario, study visit in Friuli Venezia Giulia ed attività di training e di trasferimento di conoscenze;
- Costituzione di un tavolo tecnico locale ed analisi sul campo del settore lattiero caseario;
- Ottenimento della Certificazione ISO per la Camera di Commercio del Kosovo;
- Aggiornamento della business guide e del sito di progetto;
- Creazione del sito SHE-ERA e successive attività di training per il trasferimento delle conoscenze e competenze per l'aggiornamento ed il mantenimento del sito stesso.
Settore:
capacity building
Obiettivo del progetto:
Il progetto ha avuto l’obiettivo generale di continuare a garantire la continuità della presenza organizzata del Friuli Venezia Giulia in Vojvodina quale scelta strategica di posizionamento europeo del sistema regionale. In particolare sono state sviluppate una serie di attività specifiche dirette a garantire e a sviluppare sia i rapporti economici tra le due regioni che quelli istituzionali tra le principali organizzazioni ed istituzioni operanti nelle due realtà, dando applicazione all’accordo bilaterale di collaborazione sottoscritto tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Vojvodina il 13 giugno 2007.
Attività di progetto:
- Sviluppo dell’Ufficio permanente di cooperazione e raccordo tra il Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Vojvodina;
- Valorizzazione dell’effetto sistema degli interventi;
- Sviluppo di progetti comuni;
- Potenziamento delle azioni di promozione degli investimenti e di collaborazioni produttive tra le imprese;
- Implementazione e miglioramento del sito di progetto.
Risultati attesi:
- Mantenimento dei rapporti istituzionali tra le due realtà ed espansione della partnership con altri organismi ed istituzioni;
- Partecipazione di partner FVG e partner Vojvodina a progetti europei di comune interesse;
- Missione nel settore costruzioni.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivo del progetto:
Il progetto ha avuto l'obiettivo generale di sostenere il Cantone di Sarajevo nel processo di allineamento dei propri standard con i requisiti richiesti dall'Unione Europea per stipulare l'Accordo di Stabilizzazione e Associazione, in particolare per quanto riguarda la valorizzazione delle risorse ambientali e naturali. In particolare, gli obiettivi specifici del progetto erano:
- Consolidare le relazioni tra il Friuli Venezia Giulia e il Cantone di Sarajevo;
- Proporre un nuovo modello di gestione urbana in un'area target del Cantone di Sarajevo
- Favorire lo scambio di competenze tra funzionari locali nel settore ambiente, pubblici servizi e programmazione comunitaria, e in particolare nella gestione della raccolta dei rifiuti, elaborando le linee guida per realizzare l'analisi del contesto e la campagna di comunicazione per la progettazione del sistema di raccolta dei rifiuti;
- Approfondire la comprensione delle potenzialità e delle criticità del territorio oggetto di studio per l'implementazione di un sistema di raccolta dei rifiuti, attraverso la realizzazione di un'analisi di contesto;
- Valutare, nel contesto dell'area di riferimento, la fattibilità economica e tecnica dell'avvio di un progetto pilota di raccolta differenziata;
- Sensibilizzare la cittadinanza sui temi della tutela ambientale e aumentare la conoscenza della popolazione sulla gestione dei rifiuti.
Attività di progetto:
- Organizzazione di un seminario di apertura del progetto a Gorizia;
- Sessioni formative a Sarajevo;
- Elaborazione di uno studio su un'area del Cantone di Sarajevo e analisi del contesto;
- Redazione di un piano per la raccolta differenziata e della campagna di comunicazione;
- Seminario finale a Sarajevo per la sensibilizzazione della cittadinanza a Sarajevo;
- Ideazione e produzione di un DVD sulle attività del progetto.
Risultati attesi:
- Rafforzamento della capacità amministrativa del Cantone di Sarajevo;
- Miglioramento della gestione urbana di un'area del Cantone di Sarajevo;
- Elaborazione ed implementazione di un progetto pilota di raccolta differenziata in una determinata area del Cantone di Sarajevo.
Settore:
trasporti
L'obiettivo del progetto PORTUS era quello di definire una strategia di sviluppo comune per il miglioramento della competitività del sistema marittimo Adriaitico, sviluppando le connessioni tra i principali porti regionali e la Rete Trans-Europea dei trasporti (TEN_T). I gruppi target interessati includevano i ministeri, le amministrazioni regionali, le istituzioni comunali, le autorità portuali, che hanno cooperato nell'implementazione degli scenari prioritari identificati per il miglioramento dei trasporti e della logistica del sistema marittimo adriatico. Le principali attività del progetto includevano:
- Rafforzamento del dialogo e della cooperazione per la definizione di una politica comune a livello adriatico che riguardi la pianificiazione della rete dei trasporti, gli investimenti infrastrutturali e lo sviluppo spaziale;
- Identificazione e avvio delle azioni necessare per migliorare la competitività dei porti;
- Defizione di una Road Map per la realizzazione degli scenari di sviluppo prioritari selezionati;
- Sviluppo di un quadro istituzionale per la cooperazione futura sulle tematiche oplitiche interregionali e transfrontaliere, necessari per un sistema marittimo adriatico efficiente e competitivo.
Gli obiettivi di lungo termine di PORTUS erano: promuovere la competitività del sistema di trasporto marittimo dell'Adriatico e migliorare l'accesso ai nuovi mercati globlali. Ciò è stato raggiunto attraverso lo sviluppo di un settore dei trasporti marittimi davvero intermodale. Da punto di vista socio-economico, PORTUS ha riguardato la prospettiva di sviluppo del sistema di trasporto intermodale, come leva per la vitalità regionale. Inoltre, i sistemi di trasporto sostenuti da PORTUS hanno avuto effetti benefici sull'ambiente grazie alla forte attenzione posta sulle modalità a scarso impatto ambientale, come i trasporti su acqua per mare e per terra.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivi perseguiti:
Il progetto ha promosso la collaborazione tecnologica e d’affari tra PMI dell’Unione Europea e dell’Asia nel settore della lavorazione alimentare e delle tecnologie di imballaggio alimentare. Il progetto era pertanto volto a:
- Favorire lo sviluppo del settore indicato nei paesi asiatici partner che producono una massa critica in termini di potenziale di produzione industriale, ma necessitano in primo luogo di un sostegno tecnologico per espandersi nel mercato europeo e in secondo luogo di uno stimolo allo sviluppo dei settori correlati nelle loro regioni;
- Favorire lo sviluppo dei distretti di tecnologia alimentare industriale situati nei paesi UE partner, al fine di generare opportunità d’affari negli stessi settori correlati delle economie dei paesi asiatici partner.
Attività progettuali:
- Raccolta di dati informativi sul mercato;
- Realizzazione del sito di progetto;
- Organizzazione di due eventi che prevedono incontri tra aziende da svolgersi in Europa e in Asia;
- Organizzazione di due workshop sulla sicurezza alimentare in Cina e sui diritti di proprietà intellettuale in Italia;
- Realizzazione di incontri B2B.
Risultati attesi:
- Migliorare la competitività delle PMI asiatiche attraverso l’adozione di standard internazionali, lo scambio di know how e di buone pratiche;
- Incrementare il volume degli scambi commerciali internazionali nel settore indicato;
- Contribuire al miglioramento della qualità e della sicurezza dei prodotti finali nel settore indicato a beneficio dei consumatori.
Settore:
capacity building, sviluppo delle PMI
Il progetto ha avuto come fine il potenziare lo sviluppo dell'economia agricola nell'area, grazie alle abilità delle persone coinvolte, alle infrastrutture della regione e alla organizzazione e razionalizzazione della produzione.
Ciò è stato possibile attraverso le seguenti azioni:
- Assistenza tecnica alle agenzie di sviluppo regionali ed ai produttori che si uniranno al gruppo. L'obbiettivo dell'assistenza tecnica è stato quello di promuovere e certificare i prodotti locali.
- Un investimento al fine di creare uno stabilimento per la lavorazione di piccoli frutti, infrastruttura necessaria a livello regionale
- La creazione di un'unione di produttori di frutta (mele) con un marchio riconoscibile e la realizzazione di un piano di mercato per promuovere l'iniziativa su tutto il territorio in questione.
Sono state svolte le seguenti attività:
- Gestione ed organizzazione orizzontali per tutta la durata del progetto.
- Valutazione delle necessità ed identificazione di strumenti al fine di individuare le priorità e coinvolgere specifici partners ed esperti.
- Assistenza tecnica con l'obbiettivo di incrementare le competenze degli attori istituzionali locali, dei contadini e di altri protagonisti nella gestione dell'economia, focalizzata nel rendere effettivi lo sviluppo e la competitività del territorio locale.
- L'istituzione di una piccola unità di produzione al fine di fornire un supporto concreto alla produzione agricola ed un incentivo per futuri investimenti degli agricoltori.
- L'istituzione di un unione Agricola e di un marchio commerciale.
- Diffusione dei risultati.
Sono stati raggiunti i seguenti risultati:
- Aquisizione del know-how per le procedure di certificazione dei prodotti locali, per la costituzione di aziende ed associazioni; aquisizione delle abilita nello sviluppo di strategie di marketing;
- Realizzazione di un azione pilota consistente nella creazione di un gruppo nel settore degli alimenti agricoli tra gli agricoltori locali (Croati) e l'aquisizione e promozione di un marchio commerciale;
- Creazone di un network tra gli operatoi coinvolti nel progetto ed il rafforzamento delle reti esistenti.
Settore:
capacity building
Obiettivo del progetto:
L’obiettivo del progetto è stato quello di promuovere gli investimenti esteri attraverso lo Sviluppo della capacità istituzionale della Agenzia per la Promozione degli Investimenti e del Ministero per il Commercio ed Industria.
Attività di progetto:
- Institutional and capacity building della Agenzia per la Promozione degli Investimenti;
- Sviluppo di accordi di collaborazione tra il Ministero/ Agenzia e due agenzie per lo sviluppo economico europee;
- Sviluppo di politiche di supporto agli investimenti;
- Pianificazione e sviluppo di attività a diretto beneficio della promozione degli investimenti esteri in Kosovo.
Risultati attesi:
- Attività di training;
- Almeno 2 accordi di collaborazione tra il Ministero/ Agenzia e due agenzie per lo sviluppo economico europee;
- Due eventi internazionali in Kosovo o in un altro paese europeo.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivi perseguiti:
Il progetto si pone come obiettivo principale quello di sviluppare attività di cooperazione transfrontaliera analizzando e studiando la possibilità di realizzare una struttura operativa in Joint-Venture, in grado di promuovere gli investimenti nell'area Nord-Est della Croazia.
La struttura a forte contenuto innovativo sarà in grado di supportare e fornire, con servizi ad alto valore aggiunto, attività di assistenza agli operatori economici ed alle imprese nel settore della filiera agroalimentare e della logistica. Il progetto nella sua essenza contribuisce a supportare l'insediamento di aziende, con servizi ad alto valore aggiunto indirizzati specificatamente a favorire processi di innovazione e di internalizzazione in territorio Croato e diventa lo strumento essenziale per garantire la nascita di imprese a forte contenuto innovativo nel settore della filiera dell'agroalimentare
Attività progettuali:
- Analisi e studio del territorio;
- Ricerca di modelli di imprese agro-alimentari e della distribuzione a tecnologia avanzata;
- Pianificazione di misure di intervento rivolte alla creazione del sistema di assistenza alle imprese;
- Definizione di servizi comuni e dei processi per il trasferimento di know-how;
- Realizzazione di workshop e scouting tra le imprese locali;
- Individuazione di una partnership per la costituzione di una Joint-Venture con sede e struttura operativa nella Contea;
- Messa a punto di un piano di incentivi finanziari/fiscali da destinare al sistema produttivo italiano e croato ed in particolare delle PMI per facilitarne gli insediamenti nell'area di realizzazione del progetto.
Risultati attesi:
Il progetto ha costituito le basi perché le singole idee imprenditoriali raccolte nella ampia attività di disseminazione potessero trasformarsi in investimenti concreti a supporto dello sviluppo dell'economia della Contea di Vukovar nella sua componente agroindustriale, grazie anche all'analisi della struttura tecnico economica della Contea, delle opportunità finanziarie derivanti dalle risorse nazionali, comunitarie ed internazionali, definito il quadro degli incentivi da destinarsi alle imprese.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivi del progetto:
Il progetto ha come obiettivo generale quello di sostenere il processo di espansione delle strutture socio-economiche delle aree di riferimento, sviluppando le competenze di capacity building delle Agenzie di Sviluppo Economico Locale al fine di incoraggiare la cooperazione transfrontaliera e favorire l'integrazione delle PMI e delle loro associazioni di categoria.
Attività del progetto:
- Coordinamento, gestione amministrativo-finanziaria, monitoraggio e valutazione;
- Analisi/individuazione delle Agenzie di Sviluppo Economico Locale presenti sul territorio regionale;
- Analisi dell'impatto socio-economico delle Agenzie di Sviluppo Economico Locale sul sistema delle PMI;
- Network transfrontaliero delle Agenzie di Sviluppo Economico locale;
- Formazione on the job;
- Animazione socio-economica;
- Azioni pilota
- Attività di scambio e incontro diretto;
- Divulgazione.
Risultati Attesi:
- Facilitare il processo di internazionalizzazione e metabolizzazione del know-how esterno e delle risorse del proprio territorio;
- Animazione del tessuto economico locale usando informazioni specifiche sui canali di marketing;
- Consapevolezza delle opportunità di cooperazioni commerciale esistenti, della modalità usata per la loro implementazione e degli strumenti disponibili per il supporto finanziario e organizzativo;
- Consolidamento delle relazioni commerciali esistenti e attivazione di nuovi rapporti;
- Internazionalizzazione e strategie cooperative per aumentare la loro competitività nel settore;
- Capacità di governance e regolazione del sistema socio-economico-locale.
Settore:
turismo
Obiettivo del progetto:
Il progetto AMAMO si propone di favorire la crescita dell'economia originata dal turismo rurale mediante la valorizzazione delle risorse endogene del territorio in ambiti rurali marittimi e montani e lo sviluppo della capacità di programmazione operativa degli attori locali.
Obiettivi specifici del progetto sono:
- Potenziamento e diversificazione della imprenditorialità del settore primario e della sua filiera di trasformazione e commercializzazione;
- Salvaguardia e promozione della fruibilità dell'eredità naturale e culturale esistente, anche con misure di recupero e di gestione sociale;
- Costruzione di una rete transnazionale per l'accesso permanente dei partner e dei beneficiari finali rilevanti all'innovazione delle loro tecniche di governante;
- Promozione della collaborazione produttiva fra ambiti NUTS III e NUTS IV delle RAI e delle Contee PAO partecipanti.
Attività del progetto:
- Costituzione del Segretariato Transnazionale, gestione del progetto e messa in rete delle unità implementatrici;
- Definizione dei criteri di selezione delle esperienze di programmazione operativa integrata (IOP) e del progetti di turismo rurale implementati in un tale quadro di riferimento;
- Analisi di esperienze passate e correnti, validazione e modellizzazione delle buone pratiche di programmazione operativa integrata del turismo rurale;
- Redazione di un catalogo contenente 20 esperienze di programmazione operativa integrata e progetti implementati con un tale approccio nelle aree di attività dei partner;
- Accoglienza di un funzionario competente da ciascun partner EAC da parte di un partner RAI e organizzazione di un tirocinio di due settimane per l’approfondimento delle tecniche IOP;
- Strategie e metodi per la costruzione di Programmi Operativi e la generazione di progetti di impatto locale;
- Analisi SWOT locale dei risultati raggiunti con le esperienze IOP e i progetti di turismo rurale implementati in questo ambito per il superamento delle debolezze e il potenziamento dei fattori di successo;
- Distaccamento di breve periodo di esperti RAI alle dipendenze di ciascuno dei 5 partner EAC per l’implementazione delle metodologie IOP;
- Attività locale dei partner per il superamento delle debolezze e/o l’avvio di una nuova generazione di programmi/progetti;
- Gli esperti RAI, competenti per lo sviluppo delle risorse endogene fondamentali nelle singole aree territoriali croate, implementeranno missioni transfrontaliere di breve periodo;
- Funzionari croati competenti e imprenditori selezionati parteciperanno alle visite di studio nelle RAI;
- Esperti RAI, qualificati per l’organizzazione istituzionale degli enti PPP, implementeranno 10 missioni transfrontaliere di breve periodo nelle singole aree territoriali croate;
- Azioni pilota dimostrative transfrontaliere nel quadro della nuova strategia per il turismo rurale.
Risultati attesi:
- La costruzione di una rete di relazione tra gli attori pubblici permetterà loro di acquisire nuove competenze e nuove relazioni cooperative, favorendo la loro integrazione reciproca in una logica di cooperazione permanente;
- Gli attori privati avranno l’opportunità di sperimentare nuove forme di organizzazione e coordinazione con i soggetti pubblici (PPP) e di promuovere i loro prodotti e servizi;
- Nel lungo periodo, i beneficiari istituzionali avranno sperimentato nuove e più strutturate forme di lavoro (pianificazione strategica, implementazione, esecuzione e valutazione dei risultati) che si riveleranno di fondamentale importanza per la nuova pianificazione comunitaria nel periodo 2007-2013 (in Italia) e in vista del processo di adesione e dei relativi fondi (in Croazia);
- Le aziende si avvantaggeranno di una più ampia, articolata e permanente rete di relazioni nell’area Adriatica e, pertanto, di una maggiore capacità di entrare e gestire i relativi mercati, anche attraverso la definizione di alleanze strategiche.
Settore:
capacity building, Fondi Strutturali, integrazione europea, sviluppo delle PMI, sviluppo socio-economico regionale, ambiente/energia, trasporti
Obiettivi del progetto:
La Regione Friuli Venezia Giulia, nell'ambito dell'International Desk South East Europe, ha promosso la realizzazione del Forum " Gli scenari dello sviluppo dell'area Adriatico-Balcanica", tenutosi a Gorizia l'8 ed il 9 marzo 2010, al fine di inaugurare un percorso pluriennale di collaborazione tra i paesi di riferimento per l'elaborazione di una strategia condivisa di sviluppo organico dell'area Adriatico-Balcanica. Informest, in qualità di partner della Regione, si è occupato quindi dell'organizzazione tecnica del forum, strutturato in due giornate di lavori, su tre tavoli tematici (energia, trasporti, settore finanziario-assicurativo), a cui hanno partecipato, oltre a 250 uditori, anche rappresentanti istituzionali di alto livello dei paesi di riferimento (Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia, Albania, Romania, Bulgaria, Grecia e Turchia).
Attività progettuali:
- Organizzazione e supervisione tecnica del forum;
- Servizi di segreteria congressuali, logistica, trasporti, interpretariato e produzione di materiale promozionale;
- Coordinamento di tutti i soggetti coinvolti (enti istituzionali, responsabili della sicurezza pubblica, fornitori e partner);
- Coordinamento e supervisione dello svolgimento della manifestazione;
- Follow-up.
Risultati attesi:
Organizzazione e realizzazione di un Forum permanente per la definizione delle linee prioritarie di intervento per lo sviluppo dell'area Adriatico-Balcanica.
Settore:
capacity building
Obiettivi del progetto:
L’obiettivo generale del progetto è stato quello di dare attuazione concreta al Protocollo d’Intesa stipulato tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Regione di Perm, favorendo lo sviluppo degli scambi commerciali, con particolare attenzione ai settori del legno, meccanico, agro-alimentare e agro-industriale. In questo contesto lo studio di fattibilità ha esaminato le opportunità e la convenienza dell’ammodernamento e della valorizzazione del Porto di Perm, come nodo di una più vasta rete di servizi logistici, facendo leva sull’esperienza e sulle conoscenze della regione Friuli Venezia Giulia nel settore del trasporto intermodale.
Attività del progetto:
- Analisi delle risorse potenzialmente disponibili nella regione di Perm e di interesse per l’economia regionale del Friuli Venezia Giulia;
- Realizzazione dello studio di fattibilità;
- Realizzazione di seminari di presentazione della regione di Perm presso le imprese del Friuli Venezia Giulia;
- Realizzazione di due missioni a Perm (una di avvio progetto e una di fine progetto con la partecipazione di imprenditori del Friuli Venezia Giulia);
- Realizzazione di una missione in Friuli Venezia Giulia da parte dei partner russi.
Risultati attesi:
- Studio di fattibilità sulle potenzialità delle relazioni tra Regione di Perm e Regione Friuli Venezia Giulia attraverso le vie d’acqua;
- Potenziamento delle relazioni commerciali ed industriali tra la regione russa e il Friuli Venezia Giulia;
- Rafforzamento delle relazioni istituzionali tra Regione di Perm e Regione Friuli Venezia Giulia.
Settore:
turismo
Obiettivo del progetto:
Obiettivo principale del progetto Adriatic Seaways è stato quello di creare un modello di sviluppo integrato e sostenibile del settore turistico, rafforzando la cooperazione e l'integrazione tra le regioni transfrontaliere dell'area Adriatica. In particolare, il progetto ha inteso:
- promuovere le politiche di sviluppo economico, supportando l'attività delle PMI e l'occupazione nel settore turistico;
- aumentare la conoscenza reciproca della situazione socio-economica dell'area Adriatica;
- consolidare lo scambio di competenze nei processi di internazionalizzazione d'impresa.
Attività di progetto:
- Studi sulle vie marittime e le rotte commerciali del bacino adriatico per promuovere questo patrimonio storico e culturale comune alla base di una cooperazione transnazionale rafforzata;
- Organizzazione di workshop e seminari, scambio di buone pratiche e attività di formazione per i beneficiari locali;
- Sviluppo di azioni pilota a livello transnazionale per l'elaborazione di pacchetti turistici innovativi.
Risultati attesi:
- Elaborazione di un modello per lo sviluppo integrato e sostenibile del settore turistico;
- Studio e riscoperta del patrimonio storico e culturale delle rotte marittime e della tradizione marinara nell'Adriatico;
- Miglioramento delle competenze professionali riguardo all'innovazione, gestione e pianificazione nel settore turistico;
- Sviluppo di un piano di promozione commerciale, miglioramento della qualità dell'offerta turistica e promozione della crescita.
Settore:
capacity building
Obiettivi perseguiti:
L’obiettivo generale del progetto è stato quello di dare continuità istituzionale e strutturale ai risultati raggiunti tramite l’implementazione del progetto ISSER – Iniziative di sviluppo regionale socio-economico – e di rafforzare le relazioni bilaterali tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Vojvodina.
Il progetto aveva i seguenti obiettivi specifici:
- Promuovere un approccio integrato dell’intervento del Friuli Venezia Giulia in Vojvodina;
- Rafforzare la capacità di generazione di progetti bilaterali tra le istituzioni, agenzie e aziende delle due regioni;
- Rafforzare la promozione degli investimenti e la cooperazione economica tra le aziende del Friuli Venezia Giulia e la Vojvodina monitorando l’ultima fase del processo di privatizzazione e le opportunità derivanti dalle gare d’appalto per opere e forniture in Serbia.
Attività progettuali:
Le attività previste hanno riguardato i seguenti interventi:
- Start-up e funzionamento dell’Ufficio permanente di Cooperazione e Raccordo a Novi Sad;
- Organizzazione di due seminari volti ad illustrare gli aspetti legali, tecnici e finanziari concernenti i progetti bilaterali presenti e futuri e a generare nuove iniziative progettuali tra i soggetti di entrambe le regioni;
- Organizzazione di incontri per mettere in contatto potenziali partner;
- Assistenza alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ad altri enti regionali interessati al progetto, alla Camera di Commercio, ad associazioni imprenditoriali, consorzi di imprese e altre aziende e organizzazioni pubbliche e private interessate ad accedere ad opportunità di investimento in Vojvodina e a supportare la collaborazione economica tra le due le regioni;
- Creazione, implementazione e aggiornamento di una banca dati sulla Vojvodina;
- Creazione di un sito di progetto con accesso alla banca dati nell’ambito del portale Informest www.informest.it. Il sito è stato aggiornato con report trimestrali sulla Vojvodina (Focus sulla Vojvodina) e con una newsletter mensile pubblicata da Informest su Internet.
Risultati attesi:
- Organizzazione di seminari e incontri; assistenza alle imprese e alle istituzioni che intendono avviare e sviluppare rapporti di cooperazione con la Vojvodina;
- Tre parternariati tra aziende promossi da autorità pubbliche o altri attori di sviluppo della Vojvodina;
- Creazione e aggiornamento del sito sulla Vojvodina.
Settore:
integrazione europea
Obiettivi perseguiti:
Obiettivi generali:
- Una più profonda comprensione e capacità di implementazione dei principi e degli standard europei sullo sviluppo della sostenibilità locale da parte dei gruppi target e dei beneficiari finali;
- Più valore aggiunto per il settore produttivo della Contea di Koprivnica-Kri?evci grazie all’armonizzazione con i principi guida del mercato europeo e con gli standard e le aspettative della società civile locale.
Obiettivi specifici:
- Creare nella Contea di KK un tavolo di partnership pubblico-privato, partecipato da amministrazioni locali, portatori di interesse rilevanti per le PMI, ONG e rappresentanti della società civile, con l'obiettivo di individuare e superare i punti di debolezza in termini di conoscenza e diffusione della cultura europea della qualità nell'ambiente imprenditoriale;
- Favorire la crescita competitiva degli imprenditori locali in linea con i principi della Carta Europea per le PMI, tramite l’individuazione di approcci innovativi allo sviluppo economico.
Attività progettuali:
- Mobilitazione del Capo Progetto italiano (Italian Project leader - IPL) e realizzazione di un gruppo di lavoro regionale PPP per la generazione di nuove line guida e progetti innovativi sullo sviluppo sostenibile;
- Promozione e gestione di 3 gruppi 3 PPP;
- Organizzazione di 3 workshop tematici;
- Ideazione e realizzazione di strumenti di comunicazione utili per l’organizzazione dei workshop;
- Conferenza pubblica finale;
- Attività di rete relativamente ad esperienza di capacity building con altre contee croate sulla Carta Europea per le PMI.
Risultati attesi:
- Capacità di innovazione permanente del tavolo di consultazione, basata sulla partnership pubblico-privata e relativa alla programmazione di uno sviluppo sostenibile in armonia con gli acquis comunitari esistenti;
- L’acquisizione delle competenze necessarie per l’implementazione della Carta Europa delle PMI a livello regionale ha favorito la partecipazione proattiva al processo di preadesione a livello decentrato, aumentando così l’attrattività della Contea per gli investitori stranieri e la capacità di assorbimento di nuovi fondi UE;
- Stabilire una rete di contatti permanente che favorisca il dialogo tra la Contea di Koprivnica-Kri?evci e il Friuli Venezia Giulia ha contribuito a colmare la mancanza di informazioni, a migliorare la conoscenza reciproca e ad avvicinare gli attori del sistema politico ed economico in vista del futuro allargamento dell’Unione Europea alla Croazia.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivi perseguiti:
L’obiettivo generale del progetto ha voluto assicurare la partecipazione del sistema economico della regione Friuli Venezia Giulia allo sviluppo del Kosovo nella fase di transizione attuale. L’obiettivo specifico è quello di dare supporto istituzionale e operativo alla realizzazione del Protocollo di Intesa siglato a Pristina il 4 aprile 2006 tra la Camera di Commercio del Kosovo (KCC), Informest e le quattro Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia.
Attività progettuali:
- Monitoraggio e produzione di informazioni, realizzazione di eventi e presentazione di opportunità di investimento: monitoraggio delle gare d’appalto internazionali per opere e forniture in Kosovo e loro promozione tra le imprese del Friuli Venezia Giulia;
- Analisi del mercato del Kosovo e rafforzamento dell’interesse delle aziende del Friuli Venezia Giulia nei confronti delle opportunità del Kosovo;
- Sviluppo di un sotto-progetto nel settore dell’energia rinnovabile in Kosovo, in particolare per la produzione di energia idroelettrica;
- Organizzazione e accompagnamento di due missioni d’affari (una in Kosovo e una in Friuli Venezia Giulia);
- Supporto alla partecipazione di aziende della regione FVG ad aste per la privatizzazione delle imprese collettive in Kosovo;
- Creazione di una guida paese Kosovo in base al modello brevettato da Informest, formazione del personale del Kosovo.
Risultati attesi:
- Segnalazione di almeno cinquanta news, eventi ed opportunità, incluse eventuali gare d’appalto internazionali per opere e forniture in Kosovo, monitorate e promosse tra le aziende del FVG;
- Almeno quindici incontri imprenditoriali organizzati per le imprese del FVG, volti alla promozione del Kosovo;
- Almeno due missioni imprenditoriali su base settoriale, una dal Friuli Venezia Giulia e una dal Kosovo, con riunioni di parternariato;
- Definizione e implementazione di un sotto-progetto nel settore dell’energia rinnovabile, volto al trasferimento di know how da parte del FVG e a valutare possibili investimenti del FVG in Kosovo in tale settore;
- Almeno quattro manifestazioni di interesse da parte di aziende del FVG a partecipare ad aste di privatizzazione in Kosovo;
- Redazione di una nuova guida paese Kosovo, resa disponibile al pubblico, sulla base del modello elaborato da Informest.
Settore:
capacity building
Obiettivi del progetto:
L'obiettivo del progetto è consistito nella diffusione di informazioni e in una maggiore conoscenza del Programma IPA sulla Cooperazione Transfrontaliera Adriatica, attraverso l'organizzazione e la realizzazione di cinque tavoli di lavoro, uno per ogni tema principale del programma, preceduti e seguiti da una sessione plenaria. I paesi partecipanti all'evento appartengono all'area di riferimento del Programma IPA sulla Cooperazione Transfrontaliera Adriatica: Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Albania, Grecia, Serbia.
Attività del progetto:
- Identificazione dei beneficiari dell'evento a livello nazionale e internazionale;
- Definizione e realizzazione di materiale pubblicitario e promozionale sull'evento;
- Promozione dell'evento a livello nazionale e internazionale;
- Organizzazione logistica (interpretariato, registrazione audio-video, organizzazione camere, manifesti, catering);
- Gestione degli ordini e contatti con i fornitori;
- Segretariativo organizzativo dell'evento;
- Follow-up.
Risultati:
- 254 partecipanti (Autorità politiche regionali, Enti e Agenzie regionali, Universit?, Ong, funzionari ministeriali);
- 78 proposte progettuali presentate;
- Realizzazione di cinque tavoli di lavoro;
- Realizzazione di una conferenza stampa.
Settore:
Fondi Strutturali
L'obiettivo principale del progetto era quello di assistere la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Direzione Relazioni Internazionali e Autonomie di Governo Locali, nel campo della cooperazione territoriale e dei fondi strutturali comunitari, per aumentare le capacità dei funzionari regionali nell'elaborare Programmi Operativi. In particolare, l'assistenza riguardava:
- la cooperazione transfrontaliera;
- la cooperazione transnazionale;
- la cooperazione interregionale.
Le attività di Informest si proponevano di diffondere nei gruppi di riferimento una più approfondita conoscenza dei regolamenti sui fondi strutturali 2007-2013, su obiettivi e strumenti, attraverso l'organizzazione di seminari, eventi, conferenze e corsi di formazione.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivi del progetto:
In virtù delle potenzialità di crescita inevase nei rapporti tra le PMI delle due aree confinarie, il progetto ha inteso migliorare le relazioni tra i due sistemi imprenditoriali attraverso azioni diverse con il coinvolgimento degli enti economici ed istituzionali di entrambi i territori. In particolare, le azioni miravano ad aumentare il livello di conoscenza, competitività e innovazione a livello locale favorendo processi di cooperazione istituzionale ed economica.
Attività progettuali:
- Attività di animazione economica e creazione di reti tra enti ed organizzazioni;
- Attività di cooperazioe produttiva transfrontaliera tra PMI;
- Attività di supporto alla collaborazione tecnologica tra PMI nell'area transfrontaliera.
Risultati attesi:
I risultati attesi sono in buona parte di tipo qualitativo trattandosi di azioni di animazione economica e creazione di reti tra enti e organizzazioni destinate a durare anche dopo la conclusione del progetto, di incentivazione di attività dei cooperazione produttiva tra PMI , di attività di supporto alla collaborazione tecnologica tra PMI nell' area trasfrontaliera, di informazione e assistenza alle imprese nei loro approcci con la internazionalizzazione o lo sviluppo tecnologico, di sensibilizzazione e orientamento all'innovazione e alla creazione d'impresa con ricadute non quantificabili sui livelli occupazionali dell' area.
In questo senso la strategia perseguita vuole fornire un contributo concreto al processo di integrazione a armonizzazione economica delle due aree considerando anche le rispettive potenzialità di offerta del tessuto economico-produttivo fatto soprattutto di piccole e medie imprese che possono risultare complementari in numerosi settori produttivi
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivo del progetto:
Nell'ambito dell'Osservatorio sui Distretti Produttivi del Veneto, Informest ha sviluppato un progetto di marketing intelligence sui paesi e mercati dell'Est Europa (Nuovi Stati Membri dell'UE, Area Balcanica e paesi occidentali dell'ex Unione Sovietica) con il fine di favorire e orientare il processo di internazionalizzazione delle PMI della Regione del Veneto, facilitando la conoscenza, la valutazione delle opportunità commerciali e produttive esistenti e l'accesso operativo in questi mercati di crescente interesse economico e geo-politico.
Il progetto si proponeva pertanto di rispondere alla crescente necessità, a livello di singole imprese e di distretti industriali, di ottenere indicazioni attendibili e precise su possibili partner locali, abitudini di consumo e tendenze economiche in atto nei paesi di riferimento. In particolare, il progetto era finalizzato a:
- aiutare le imprese a crescere, individuando le migliori opportunità e potenzialità di collaborazione commerciale e/o produttiva;
- intraprendere politiche di sviluppo a livello distrettuale.
Attività del progetto:
- Realizzazione di 19 schede paese "monitor" per l'analisi delle caratteristiche strutturali, normative e industriali di ciascun paese;
- Realizzazione di 15 schede "focus" per l'approfondimento di singoli comparti o distretti produttivi, quali: moda, casa, agro-alimentare, sport e tempo libero.
Risultati attesi:
Il progetto di Marketing Intelligence e la realizzazione delle schede paese ha migliorato il livello di competitività del sistema produttivo veneto nel suo complesso, favorendo il trasferimento di prodotti, servizi, tecnologie e opportunità di formazione verso i paesi di riferimento.
Nel lungo periodo, l'aggiornamento annuale previsto per le schede paese ha consentito di monitorare costantemente l'andamento congiunturale e le tendenze in atto nei paesi e nei settori economici di riferimento (punti di forza e di debolezza, ostacoli e opportunità), offrendo alle imprese venete una base dati attendibile e precisa per l'elaborazione delle loro strategie di commercializzazione.
Settore:
integrazione europea
Obiettivi del progetto:
Il progetto ha inteso contribuire alla definizione di una nuova governance del territorio che copre l'intera area alpino-adriatica e la Pannonia, anche attraverso la gestione di nuovi programmi transfrontalieri, transnazionali e interregionali nel quadro delle politiche comunitarie.
Attività progettuali:
- Analisi di dati statistici e qualitativi a livello socio-economico
- Definizione di una strategia comune e individuazione di orientamenti politici condivisi su cui basare forme stabili di cooperazione istituzionalizzata;
- Istituzione e coordinamento di quattro Gruppi di Lavoro tematici (Infrastrutture di trasporto e sviluppo del potenziale localizzativi; Pianificazione e sviluppo spaziale; Sviluppo e cooperazione in campo socio-economico; Cooperazione tra centri urbani e municipalità);
- Attività di informazione e disseminazione dei risultati.
In particolare, Informest è stato incaricato dalla regione FVG dell'organizzazione della prima Conferenza politica, svoltasi a Trieste il 24 gennaio 2007, che ha visto la partecipazione dei massimi rappresentanti istituzionali, oltre che dei referenti di livello tecnico e dei Partner di progetto. Informest si è inoltre occupato dell'organizzazione degli incontri tra rappresentanti ed esperti dei Partner e della realizzazione di specifiche attività quali predisposizione di analisi, elaborati e documentazione tecnica necessari all'implementazione del progetto.
Risultati attesi:
- Migliore comprensione della situazione attuale e future nei settori chiave dello sviluppo territoriale;
- Proposta di una struttura istituzionale per la cooperazione a livello politico e amministrativo;
- Definizione chiara delle relazioni con la Comunità Alpe-Adria e le Euroregioni (istituite o pianificate);
- Definizione di reti a livello amministrativo e di esperti;
- Strategie comuni nelle aree chiave di influenza dello sviluppo territoriale;
- Proposte progettuali da elaborare congiuntamente.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
L'analisi si è focalizzata su un nuovo fenomeno in crescita negli ultimi anni: lo sviluppo della cooperazione economica tra la Cina e alcuni paesi dell'Europa Orientale. Lo studio, dopo una fase iniziale di ricerca dei dati, era finalizzato a evidenziare la tipologia degli scambi commerciali, ad esempio se coinvolgono beni intermedi o finali, se lo sviluppo dei traffici commerciali interessa soprattutto la domanda relativa ai consumi domestici o alcune fasi di delocalizzazione produttiva, così come ad identificare le principali relazioni commerciali. Le valutazioni analitiche si sono prevalentemente concentrate sulle importazioni dalla Cina da parte di alcuni paesi dell'Europa Orientale. I quattro principali paesi dell'Europa Orientale considerati erano: la Repubblica Ceca, l'Ungheria, la Serbia e l'Albania. L'obiettivo di questi casi-studio era l'individuazione della struttura analitica delle relazioni commerciali con la Cina e di eventuali altre forme di cooperazione bilaterale. Inoltre, per questi quattro paesi, un'attenzione speciale è stata data alle crescenti esportazioni verso la Cina, un tema destinato ad assumere una maggiore importanza nel medio periodo. L'ndividuazione delle relazioni economiche tra i paesi dell'Europa Orientale (e in particolare i quattro paesi citati) e la Cina era riferita ad un quadro di riferimento tale da poter essere utile anche alle imprese italiane interessate a penetrare nel mercato cinese.
Settore:
capacity building
Il progetto era finalizzato alla realizzazione di uno studio sulle caratteristiche delle autonomie locali nei nuovi Stati Membri dell'Europa Centro-Orientale e nei paesi dell'Europa Sud-Orientale (candidati e non). L'analisi si è concentrata sulla presentazione del quadro generale del processo di regionalizzazione, con riferimento speciale ai temi della deconcentrazione, delegazione e devoluzione dei poteri. Per ciascun paese considerato è stato predisposto una rapporto specifico, comprensivo del quadro giuridico in vigore e delle sue prospettive di implementazione, un commento politico sul processo di regionalizzazione perseguito, una descrizione delle strutture sub-nazionali e degli enti prossimi al livello regionale, le procedure previste per le elezioni a livello locale, un resoconto dei poteri (legislativi ed esecutivi) e delle competenze detenute. In alcuni casi, lo studio contiene anche una lista dei principali contatti e indirizzi in loco. Un capitolo finale dello studio ha previsto una mappatura delle assemblee dotate di potere legislativo esistenti nell'area considerata con riferimento alla tassonomia deconcentrazione/delegazione/devoluzione.
Settore:
ambiente/energia
Obiettivi perseguiti:
L'obiettivo del progetto consisteva nell’individuazione di metodi, sistemi e strumenti transnazionali integrati per lo sviluppo sostenibile delle risorse agricole e forestali nell’area CADSES, nella direzione di un bilancio del carbonio condiviso, in considerazione del ruolo fondamentale delle foreste nell’assorbire e trattenere il carbonio, implementando le politiche ambientali esistenti in conformità agli impegni assunti col Protocollo di Kyoto. Il progetto ha fornito strumenti concreti per valutare e migliorare la capacità delle enormi risorse agricole e forestali dell’area CADSES, al fine di avere un ruolo di primo piano nel mercato globale delle quote di carbonio, come richiesto dal Protocollo di Kyoto.
Attività progettuali:
- Raccolta di dati e identificazione di aree territoriali transnazionali di monitoraggio intensivo per determinare il bilancio del carbonio;
- Analisi dei vuoti transnazionali e sostegno alla descrizione del ciclo del carbonio nelle aree obiettivo, per un miglioramento dell’analisi della gestione delle risorse regionali agricole e forestali;
- Valutazione del ciclo del carbonio e definizione degli obiettivi per migliorare la gestione delle risorse delle aree transnazionali CADSES per incrementare i crediti del carbonio;
- Azioni pilota per l’applicazione di principi di gestione transnazionale sostenibile di risorse agricole e forestali, volti a supportare gli enti governativi nell’applicazione del piano d’azione transnazionale realizzato con le azioni precedenti;
- Diffusione e utilizzazione dei risultati per il miglioramento della gestione delle risorse agricole e forestali nell’area CADSES.
Risultati attesi:
- Creazione di una banca dati di sistemi agricoli e forestali e messa in opera di modelli per la pubblica amministrazione per una migliore gestione delle aree agricole e forestali;
- Nuove strategie e tecnologie per migliorare la gestione dei sistemi forestali e agricoli al fine di ottenere migliori risultati economici ed ambientali e di promuovere lo sviluppo sostenibile;
- Attività comuni di monitoraggio a livello transnazionale per determinare il bilancio del carbonio nell’ambito di una metodologia integrata;
- Azioni per supportare il processo di integrazione dello sviluppo rurale a livello regionale;
- Buone pratiche relative alla gestione dei cicli del carbonio chiusi, che potranno poi essere implementate anche in altre regioni UE.
Settore:
ICT ed innovazione
Obiettivi perseguiti:
Obiettivo del progetto ACIND è stato quello di promuovere lo scambio di conoscenze e buone pratiche sul tema dello sviluppo industriale sostenibile tra le due sponde dell'Adriatico attraverso l'adozione di approcci condivisi per il coinvolgimento dei diversi attori impegnati sulle tematiche dello sviluppo locale e dell'attrazione di investimenti. In particolare il progetto si è concentrato sui temi dell'innovazione, della gestione energetica e della gestione ambientale nei siti produttivi. Il progetto si è prefissato inoltre di aumentare le capacità dei territori di pianificare infrastrutture adeguate contribuendo allo sviluppo armonioso ed equilibrato e alla riduzione delle disparità territoriali nonché di supportare la creazione di condizioni volte all'identificazione e alla pianificazione di infrastrutture a favore dello sviluppo locale e delle PMI.
Attività progettuali:
- Costituzione di gruppi di lavoro tematici per ciascuno degli ambiti individuati e di gruppi di lavoro locali;
- Sviluppo di un Kit di valutazione sulle aree industriali e sulle PMI e analisi SWOT delle specificità locali;
- Identificazione di buone prassi, tramite la ripartizione in Best Practice Providers (il territorio che può trasferire una buona prassi) e di Best Practice Recipients (i soggetti che hanno manifestato interesse per la soluzione di una problematica specifica);
- Implementazione dei progetti pilota nei settori dell'Innovazione, della gestione ambientale sostenibile e dell'efficienza energetica a favore dello sviluppo dei distretti industriali.
Risultati attesi:
- Elaborazione e condivisione di metodologie e processi di programmazione in grado di avviare interventi volti a rafforzare la competitività dei sistemi produttivi, favorendo lo sviluppo di un approccio bottom-up nella definizione di politiche di sviluppo locale;
- Formulazione di un nuovo modello di sistema produttivo, ambientalmente sostenibile, centrato sulle risorse della economia della conoscenza, delle professionalità e della qualità dei processi produttivi ed organizzativi e del lavoro, del risparmio energetico;
- Aumento delle competenze in merito alla programmazione di siti industriali; in particolare la capacità di progettare e realizzare aree produttive di seconda generazione, ad elevato contenuto tecnologico, dotate dei servizi più avanzati (collegamenti telematici, e dotazioni ambientali) e dotate di spazi e servizi per la creazione di impresa, come incubatori e parchi industriali.
Settore:
sviluppo delle PMI
Il progetto IDEA (Interactive Database for Enterprises and Associations) è stato concepito come attività di promozione e assistenza alle imprese nell'ambito dell'art. 5 della legge 84/01, che regolamenta la partecipazione italiana al processo di stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo nell'area dei Balcani.
L'obiettivo di progetto, in accordo con le priorità definite dalla risoluzione del Consiglio dei Ministri il 20/11/2003, è stato quello di facilitare l'accessibilità e la circolazione delle informazioni essenziali per lo sviluppo delle imprese nei paesi beneficiari e per l'attrazione di investimenti esteri. In particolare l'iniziativa mirava a:
- Monitorare, regione per regione, gli strumenti esistenti a supporto delle imprese predisposti dalle autorità sia locali che centrali (a livello regionale, di contea e municipale), evidenziando se tali strumenti sono disponibili per le imprese italiane e anche per le società miste, oppure solamente per le joint venture appositamente costituite tra imprese italiane e imprese locali;
- Monitorare, a livello regionale e sotto-regionale, le organizzazioni pubbliche e private che erogano servizi di supporto alle imprese (Service Providers), in particolare alle PMI, nei paesi beneficiari;
- Realizzare, sulla base delle attività di monitoraggio sopra menzionate, una banca dati interattiva e multilingue disponibile via Internet, che contenga informazioni organizzate su tutte le agenzie pubbliche e private che erogano servizi alle imprese a livello regionale e locale nei paesi beneficiari. Inoltre la banca dati conteneva informazioni sui servizi offerti e sulla loro accessibilità;
- Creare un sistema di supporto tecnologico per facilitare l'attività di rete tra le agenzie di sviluppo locale, le organizzazioni di supporto al business e le imprese beneficiarie finali. La rete finale ha contribuito ad accrescere la capacità dei soggetti di fornire servizi di buona qualità adattandosi alle esigenze delle imprese locali ed estere, in particolare italiane. Grazie all'attività di rete le aziende possono interagire tra loro e con le organizzazioni di supporto.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Obiettivi perseguiti:
Il progetto mirava a favorire il trasferimento di buone pratiche europee nel settore della programmazione dello sviluppo e del sostegno imprenditoriale realizzati dalla pubblica amministrazione e da altri enti di rilievo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Inoltre il progetto ha sostenuto lo sviluppo di nuove iniziative di gemellaggio tra organizzazioni pubbliche ed enti del Friuli Venezia Giulia e la Vojvodina: le esperienze acquisite e le buone pratiche del Friuli Venezia Giulia sono di primaria importanza per le organizzazioni beneficiarie in Vojvodina.
Attività progettuali:
- Organizzazione di uno study tour in Friuli Venezia Giulia per funzionari della Provincia Autonoma di Vojvodina e per altre organizzazioni pubbliche ed enti responsabili dello sviluppo locale;
- Organizzazione di tirocini in FVG per funzionari e quadri dell'amministrazione della Provincia Autonoma di Vojvodina e per altre organizzazioni pubbliche ed enti responsabili dello sviluppo locale;
- Progettazione di nuove iniziative di gemellaggio tra i relativi enti e organismi pubblici del FVG e della Vojvodina con assistenza tecnica e supporto delle loro controparti in FVG;
- Attività generale di coordinamento delle iniziative summenzionate e monitoraggio della creazione e dello sviluppo di nuovi programmi di gemellaggio.
Risultati attesi:
- Cooperazione istituzionale tra il FVG e la Vojvodina rafforzata grazie a una migliore mutua conoscenza e alla creazione di nuovi parternariati tra l'amministrazione pubblica ed altri enti responsabili dello sviluppo locale in entrambe le regioni;
- Nuove iniziative di gemellaggio tra organismi ed enti pubblici in entrambe le regioni, tali da favorire anche la cooperazione economica e commerciale tra imprese;
- Generazione di nuovi progetti di sviluppo locale per la Vojvodina e rafforzamento delle competenze della Vojvodina per accedere ai finanziamenti internazionali.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Obiettivi perseguiti:
Il progetto aveva lo scopo di formare 30 giovani professionisti russi provenienti dalle regioni di Pem e Kaliningrad attraverso corsi di formazione, tirocini e visite di studio. Il progetto è stato ideato in base alle esigenze espresse da imprenditori della regione Friuli Venezia Giulia che lavorano permanentemente in Russia e hanno riscontrato una mancanza di professionalità in alcuni settori specifici. Hanno Partecipato all'iniziativa manager dei seguenti settori: arredamento e lavorazione legno, industria leggera, metalmeccanico.
Attività progettuali:
- Lancio del bando per i partecipanti;
- Interviste di selezione dei partecipanti in Russia;
- Organizzazione della formazione in Italia: corsi di aggiornamento realizzati per giovani quadri delle regioni di Kaliningrad e di Perm nei seguenti settori: lavorazione legno, metalmeccanico, formazione formatori;
- Organizzazione dei tirocini e delle visite di studio in Italia;
- Tutoraggio dei partecipanti prima, durante e dopo la loro permanenza in Italia.
Settore:
agricoltura/pesca
L'obiettivo generale del progetto è stato quello di promuovere la crescita del settore agricolo in Vojvodina tramite la cooperazione tecnica fornita da Informest e dall'Unione Consorzi per il drenaggio e l'irrigazione del Friuli Venezia Giulia. L'esperienza dell'Unione Consorzi, che è particolarmente preparata per quanto riguarda la programmazione e la costruzione di strumenti e ha notevole competenza relativamente agli aspetti e alle procedure amministrative con enti pubblici e privati della nostra Regione, è stata di grande interesse per il Consiglio Esecutivo della Provincia Autonoma di Vojvodina e per la società pubblica della Vojvodina incaricata della gestione delle acque. La collaborazione con il segretariato provinciale della Vojvodina per l'agricoltura, con il Consiglio Esecutivo della Provincia Autonoma di Vojvodina e con la società pubblica Vode Vojvodine nell'ambito di questo progetto ha permesso di raggiungere i seguenti obiettivi specifici:
- Sviluppo delle capacità di programmazione della Vojvodina nel settore della gestione delle acque, considerando anche che questa regione era stata colpita in un passato recente da disastrose inondazioni;
- Benchmarking internazionale con l'esperienza e le competenze del Friuli Venezia Giulia nel settore del drenaggio e dell'irrigazione, specialmente con riguardo ai criteri di classificazione del territorio;
- Innovazione cartografica per una migliore gestione del sistema delle acque e in particolare delle acque di irrigazione;
- Identificazione delle attrezzature necessarie nel settore dello sviluppo agricolo e dell'irrigazione, con attenzione alle diverse tipologie di attrezzature, alle diverse fonti finanziarie, ai costi, ai criteri per allocare le risorse alle aree beneficiarie;
- Rafforzamento della capacità di acquisire fondi, anche sulla base degli accordi di parternariato esistenti tra investitori pubblici e privati;
- Capacità di gestire con flessibilità gli strumenti di programmazione volti ad innovare l'agricoltura della Vojvodina e all'armonizzazione dei suoi standard di produzione con i regolamenti europei.
Per raggiungere questi obiettivi, Informest ha implementetato le seguenti attività:
- Missione di avvio e di verifica;
- 3 missioni di assistenza tecnica al Consiglio Esecutivo della Provincia Autonoma di Vojvodina e alla società Vode Vojvodine;
- Tirocinio per 3 tecnici della Vojvodina presso i consorzi di drenaggio del FVG membri dell'Unione;
- Conferenza finale di progetto in Vojvodina.
Settore:
integrazione europea
Obiettivi perseguiti:
L'obiettivo del progetto è stato quello di organizzare e realizzare tre seminari finalizzati al trasferimento di competenze e tecniche per l'elaborazione di Programmi Operativi Regionali (ROP) in tre contee croate partner della regione Friuli Venezia Giulia nell'ambito della futura programmazione UE 2007-2013. Il bisogno di rafforzare queste competenze nelle contee croate partner è stato evidente anche in considerazione della politica di pre-adesione del governo croato.
Attività progettuali:
- 3 seminari tecnici di un giorno ciascuno organizzati e realizzati in 3 contee croate: la Contea Primorsko-goranska, la Contea dell'Istria e la Contea di Koprivnica-Krizevci;
- Dispiegamento di esperti di breve termine e di manager competenti della regione FVG nell'elaborazione e implementazione di piani operativi regionali;
- Coordinamento generale delle attività di progetto, monitoraggio, gestione operative e finanziaria.
Risultati attesi:
3 Contee croate partner della Regione Autonoma FVG hanno acquisito buone pratiche e capacità tecnica per la programmazione dello sviluppo regionale secondo standard europei e per la pianificazione di parternariati transnazionali per l'implementazione della futura politica di coesione europea Obiettivo 3 nel periodo 2007-2013.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivi perseguiti:
Il progetto ha inteso certificare la qualità di almeno 30 PMI private del Kosovo e a supportarle nel processo di accesso ai mercati UE, specialmente per quel che concerne la cooperazione economica con le imprese italiane del Friuli Venezia Giulia. Il progetto ha avuto anche l'obiettivo di diffondere in Friuli Venezia Giulia una conoscenza più profonda e obiettiva delle opportunità d'affari con il Kosovo e della possibilità di investire nella sua economia.
Attività progettuali:
- Dispiegamento in Kosovo e in Italia di un esperto senior italiano incaricato di individuare almeno 30 PMI kosovare private con il supporto della Camera di Commercio del Kosovo e di altre istituzioni kosovare di rilievo;
- Individuazione di un numero rilevante di PMI kosovare private e selezione di almeno 30 di queste imprese per coinvolgerle nel progetto;
- Presentazione delle PMI kosovare selezionate a imprese del FVG attraverso eventi e conferenze specifici da organizzare nella regione FVG;
- Organizzazione di un evento di parternariato in Kosovo tra PMI kosovare selezionate e imprese italiane del FVG interessate a costituire nuovi parternariati commerciali e di investimento con le loro controparti kosovare.
Risultati attesi:
- Individuazione di almento 30 PMI private kosovare e loro certificazione di qualità;
- Supporto all'accesso al mercato europeo da parte delle PMI kosovare individuate, sostegno all'ampliamento della cooperazione commerciale tra PMI kosovare e imprese italiane del FVG;
- Diffusione di informazioni obiettive e delle opportunità offerte dal Kosovo tra le imprese italiane del FVG attraverso seminari, eventi informativi e incontri bilaterali tra aziende.
Settore:
ambiente/energia
Obiettivi perseguiti:
L’obiettivo del progetto è stato quello di supportare lo sviluppo economico locale, la diversificazione rurale e l’uso di fonti di energia alternative nel distretto di Falesti, tramite l’introduzione di coltivazioni sperimentali da utilizzare per scopi energetici, attraverso la messa in opera di un processo agro-industriale volto alla produzione di energia alternativa da colture oleaginose (girasole e colza).
Attività progettuali:
- Coltivazione sperimentale di colture oleaginose;
- Lavorazione di biomasse oleaginose e esterificazione di bio-diesel;
- Utilizzo del bio-diesel per il funzionamento dei motori e la generazione di energia elettrica in aziende dimostrative;
- Analisi dei risultati di progetto;
- Missioni economiche di imprenditori italiani e romeni in Moldova;
- Visite di studio di delegazioni moldave in Italia e in Romania;
- Disseminazione degli esiti del progetto.
Risultati attesi:
Accrescimento del ruolo multifunzionale dell’agricoltura e diversificazione dell’economia. Riduzione delle emissioni serra, specialmente di CO2, e miglioramento degli standard ambientali di qualità. Stimolazione alla creazione di nuove fonti di reddito e di nuovi posti di lavoro grazie all’introduzione di coltivazioni sperimentali.
Settore:
sviluppo delle PMI
Considerato che nell'ambito del Programma Promozionale italiano del 2005 per il commercio estero la Federazione russa era stata scelta come paese prioritario, il progetto Russia delle Regioni è stato ideato per facilitare gli attori economici italiani e le aziende interessate al mercato russo a conoscere meglio la realtà regionale di questo immenso paese, in modo tale che le iniziative italiane di investimento possano cogliere anche e soprattutto le opportunità derivanti da questi territori e dalle loro economie emergenti.
Il progetto ha avuto come obiettivo la realizzazione del primo portale italiano ufficiale sulle regioni russe, corredato di una banca dati in italiano contenente informazioni sui diversi mercati russi regionali. Sono inseriti nella banca dati non solo statistiche e indicatori macroeconomici, ma anche servizi utili, come opportunità commerciali e dati sui maggiori fattori di attrattività delle singole regioni russe. Il portale Russia delle Regioni ha rappresentato allo stesso tempo un'opportunità reale anche per tutte le 86 regioni russe, che hanno potuto auto-promuoversi e aprire nuovi canali commerciali e di collaborazione con un numero crescente di operatori economici e amministrazioni regionali italiane.
Settore:
Fondi Strutturali, integrazione europea
Per conto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Informest è stato incarico del progetto per la realizzazione e pubblicazione di una rivista (EUROREGIO) quale strumento di discussione in vista della creazione di una Euroregione nell'area Alpe-Adriatica. La rivista, pubblicata in tre edizioni (Italiano, Slovano e Tedesco), ciascuna bilingue (Italiano/Inglese, Sloveno/Inglese, Tedesco/Inglese), è stata edita in quattro numeri monotematici: il primo si è focalizato sulla ricerca e l'innovazione; il tema trattato nel secondo numero è stata l'esperienza di cooperazione trans-frontaliera in quest'area e il nuovo quadro istituzionale europeo per la cooperazione reciproca; gli altri temi considerati sono stati i trasporti, il sistema sanitario, la cultura e il turismo. L'obiettivo di questa rivista è stato quello di promuovere la cooperazione tra le regioni situate nell'area allargata dal Nord Adriatico al Danubio, diffondendo il concetto di euroregione.
Settore:
trasporti
Il progetto SEA-Bridge (Strutture portuali dell'Adricati come ponti per una rete trans-europea) mirava a sviluppare e rafforzare la rete di trasporti marittimi che lega la Regione Abruzzo (nell'Italia Centrale) alle più importanti reti pan-europee quali il Corridoio V e VIII. Il progetto, infatti, ha inteso contribuire all'aumento della cooperazione tra le due sponde dell'Adriatico, le regioni adriatiche italiane e i PAO, e allo stesso tempo al rafforzamento dei scambi trans-frontalieri di persone e beni, ottimizzando i loro flussi. In particolare, i porti della regione Abruzzo potrebbero diventare un punto di scambio per i flussi di traffico provenienti dal Lazio e dalla capitale e diretti verso i PAO. Gli obiettivi specifici del progetto erano la realizzazione di due interventi infrastrutturali nel porti di Pescara e Ortona e la realizzazione di uno studio di fattibilità.
Lo studio di fattibilità era composto da tre sezioni:
- Valutazione del traffico tra Italia e paesi Balcanici per modalità di trasporto;
- Ruolo dei trasporti marittimi nelle relazioni tra il Mezzogiorno d'Italia e i Balcani;
- Scenari di mercato: commercio esterno, cooperazione economica, investimenti diretti esteri.
Settore:
Fondi Strutturali
Obiettivi perseguiti:
L'azione intendeva promuovere un approccio progettuale integrato nell'implementazione dei Fondi Strutturali. Il contributo all'obiettivo è stato la produzione di strumenti innovativi di amministrazione e di modelli istituzionali per la pianificazione e la gestione di progetti integrati.
Attività progettuali:
L'operazione ha promosso è finanziato sotto-progetti per parternariati trans-nazionali, per la creazione e la verifica di metodi innovativi in sotto-progetti, scambio di expertise, produzione di metodologie per sotto-progetti territoriali, progetti tematici, parternariati pubblici e privati. Il risultato tangibile di GRIP_IT è costituito da sotto-progetti, presentazione di buone pratiche, conferenze internazionali e seminari che coinvolgono attori economici e sociali.
Settore:
Fondi Strutturali
Informest, in qualità di ente incaricato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha gestito il dispiegamento di funzionari pubblici e non, promosso dal Friuli Venezia Giulia.
In tale posizione gli esperti Informest sono stati coinvolti nelle attività relative a tutti gli obiettivi specifici del programma:
- Rafforzare le strutture istituzionali a livello centrale per raggiungere, al momento dell'ingresso nella UE, una gestione sicura ed efficace dei Fondi UE Strutturali e di Coesione;
- Preparare le autorità regionali bulgare ad un'implementazione efficace dei programmi regionali di sviluppo, assicurando così un coinvolgimento più trasparente delle regioni nella programmazione, implementazione, monitoraggio e valutazione dell'assistenza UE in linea col principio di parternariato;
- Sviluppo di un coordinamento sicuro ed efficace tra le istituzioni centrali e regionali per facilitare l'assorbimento dei futuri finanziamenti nell'ambito dei Fondi Strutturali UE e dei Fondi di Coesione.
È stato inoltre organizzato uno study tour nella regione FVG per funzionari pubblici bulgari sul tema dell?organizzazione della certificazione delle spese e sui processi di pagamento in particolare.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivi perseguiti:
- Realizzazione di iniziative che favoriscono la riconversione e lo sviluppo dei settori manifatturiero e industriale attraverso azioni targetizzate su diversi segmenti di interesse per l'industria locale e per un'eventuale cooperazione con le imprese italiane;
- Sviluppo di relazioni commerciali e creazione di opportunità tra piccole e medie imprese bulgare e italiane nei settori di maggiore sviluppo delle relazioni economiche e commerciali tra Italia e Bulgaria;
- Formazione e capacity building di 80 imprenditori bulgari;
- Tutoring one-to-one degli imprenditori e realizzazione di 80 business plans;
- Incontri, sviluppo di contatti e di opportunità commerciali tra 80 aziende bulgare e 30 italiane.
Attività progettuali:
- Promozione del progetto in Italia e in Bulgaria, raccolta dei moduli di partecipazione delle aziende bulgare;
- Selezione di imprese bulgare che possono essere incluse nell'attività formativa;
- Realizzazione dell'attività formativa attraverso workshops;
- Valutazione di business plans realizzati dai partecipanti durante l'attività formativa;
- Tutoring one-to-one degli imprenditori bulgari;
- Promozione di opportunità commerciali tra Bulgaria e Italia e organizzazione di incontri e seminari tra imprese italiane e bulgare.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivi del progetto:
L'obiettivo principale del progetto è stato quello di promuovere le politiche regionali come strumenti di crescita economica e rafforzare il ruolo delle regioni nell'impegno a fornire e gestire opportunità guidate dalla domanda per l'afflusso di investimenti e attività produttive, contribuendo ad un equilibrato sviluppo nazionale. In particolare, il progetto ha inteso sostenere lo sviluppo economico regionale della Federazione Russa, in linea con la prassi UE, migliorando commercio e investimenti e supportando una crescita economica sostenibile dell'economia russa.
Attività di progetto:
- Creazione di tre Centri di Risorse per l'assistenza legale e politica alle amministrazioni regionali e comunali e la promozione della cooperazione internazionale;
- Formulazione di strategie di sviluppo regionale;
- Attività di formazione per autorità locali e i beneficiari del progetto;
- Attività di diffusione, scambio di buone pratiche, creazione di un sito web di progetto.
Risultati attesi:
- Miglioramento del quadro istituzionale, politico, legale e di regolamentazione per lo sviluppo regionale secondo la prassi europea;
- Efficiente gestione pubblica e implementazione delle strategie di sviluppo regionale;
- Una più stretta collaborazione tra le regioni della Federazione Russa e con le regioni europee.
Settore:
turismo
Obiettivi perseguiti:
- Sviluppo di una rete locale nella Regione di Spalato-Dalmazia per la creazione di un sistema integrato di offerta turistica, coerente con le peculiarità dell'area beneficiaria e delle sue potenzialità turistiche;
- Promozione di una cultura del turismo innovativa unita alla promozione di uno sviluppo sostenibile dell'area;
- Miglioramento delle competenze e delle capacità degli operatori del settore turistico nell'area;
- Creazione delle condizioni per lo sviluppo di attività imprenditoriali indotte legate al settore del turismo.
Attività progettuali:
- Coordinamento di progetto;
- Analisi della situazione attuale nel settore del turismo nell'area beneficiaria attraverso la raccolta di dati sul campo;
- Stesura di una relazione generale della situazione del turismo nell'area con enfasi sull'identificazione di potenziali per lo sviluppo di un'offerta turistica integrata;
- Identificazione di sottoprogetti di Destination Management;
- Selezione di 12 partecipanti per la formazione;
- Organizzazione dell'attività formativa in Italia e in Croazia;
- Stesura dello studio di fattibilità dei sottoprogetti di Destination Management redatti dai partecipanti al corso di formazione;
- Dissemination dei risultati in Croazia attraverso l'organizzazione di un evento pubblico al termine delle attività di progetto.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivi perseguiti:
- Assistere le PMI per renderle operative e pronte ad affrontare il mercato interno allargato;
- Creare un processo interattivo di informazione e comunicazione tra le PMI e i loro intermediari;
- Rafforzare la rete sostenibile di esperti per assistere le PMI nel loro processo di crescita nel mercato allargato;
- Promuovere la cooperazione tra imprese in diversi settori;
- Promuovere le sinergie tra organizzazioni di PMI e rafforzare i network tra gli intermediari.
Attività progettuali:
- Eventi, seminari, conferenze di cooperazione;
- Formazione per i consulenti;
- Vocational training nell?Europa allargata;
- Creazione di tavole informative paese/settore (CSIT);
- Creazione del sito web.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivi perseguiti:
- Assistenza tecnica nel capacity building delle autorità locali per il disegno di una strategia regionale di sviluppo;
- Rafforzamento dell'imprenditorialità locale per il raggiungimento degli obiettivi strategici regionali;
- Creazione di partenariati tra i settori pubblico e privato nell'attività di programmazione regionale delle strategie di sviluppo;
- Conoscenza diffusa della metodologia e aumento dell'utilizzo di studi di fattibilità nelle procedure relative alla spesa pubblica;
- Conoscenza diffusa delle metodologie di programmazione delle risorse e delle procedure delle gare d'appalto per lo stanziamento dei fondi di aiuto pubblico alle imprese;
- Creazione di partnership pubblico-pubblico e pubblico-privato per il disegno e la realizzazione di progetti coerenti con le strategie regionali adottate.
Attività progettuali:
- Project management, coordinamento e monitoraggio;
- Formazione di funzionari pubblici e imprenditori in merito alla costruzione di partenariati;
- Formazione sugli studi di fattibilità e loro realizzazione;
- Formazione sull'aiuto pubblico alle imprese nell'Unione Europea attraverso l'uso di appalti pubblici;
- Trasferimento di buone pratiche per la promozione di PMI e la creazione di posti di lavoro;
- Partenariato come strumento di identificazione e realizzazione di progetti di qualità;
- Trasferimento di buone pratiche per le azioni integrate di sviluppo locale.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivi perseguiti:
- Sviluppo di relazioni economiche integrate tra la realtà della Repubblica Srpska e quella del FVG;
- Sviluppo di politiche di supporto locale in relazione ai sistemi di produzione e ai distretti industriali;
- Diffusione di conoscenza ai parternariati pubblico-privati locali in relazione ai sistemi di PMI e al sistema delle Camere di Commercio;
- Accrescimento, nei partecipanti, della consapevolezza e della comprensione del sistema di relazioni esistente tra imprese, associazioni di rappresentanza e istituzioni territoriali;
- Rafforzamento e consolidamento delle associazioni imprenditoriali e loro promozione e creazione laddove esse mancano;
- Integrazione tra la realtà locale e la situazione economica, con particolare attenzione al settore del legno.
Attività progettuali:
- Insediamento di un'unità operative locale;
- Individuazione e valutazione dei fabbisogni dei beneficiari locali;
- Seminari con i rappresentanti delle organizzazioni individuate;
- Diffusione di conoscenza relativa ai principi che governano le politiche comunitarie per lo sviluppo delle PMI;
- Trasferimento di buone pratiche relative alle operazioni di innovazione e ai centri di trasferimento tecnologico;
- Selezione di 10 candidati per la partecipazione a una visita di studio in Friuli Venezia Giulia della durata di 5 giorni lavorativi;
- Creazione di un sito di progetto a di una rete informativa tra la realtà locale e quella del FVG;
- Formulazione di proposte per il coinvolgimento delle imprese della Repubblica Srpska in attività trans-nazionali indirizzate verso altri mercati.
Settore:
integrazione europea
Obiettivi perseguiti:
- Promozione e diffusione della Carta Europea per le PMI tra stekeholder, imprenditori, pubblica amministrazione a livello locale;
- Attuazione dei principi della Carta da parte delle amministrazioni locali nelle 3 regioni beneficiarie attraverso l'innovazione delle politiche a sostegno dello sviluppo delle PMI;
- Diffusione dell'importanza delle PMI per lo sviluppo socio-economico locale;
- Generazione di progetti innovativi anche sulle basi del partenariato tra pubblico e privato;
- Sostegno alle autorità regionali croate nel processo di innovazione delle loro politiche per lo sviluppo locale.
Attività progettuali:
- Project management, coordinamento e monitoraggio;
- Definizione di una strategia di comunicazione relativa ai principi e agli obiettivi della Carta;
- Assistenza tecnica nell'attività di verifica dei principi della Carta nell'ambito della legislazione croata vigente;
- Presentazione della relazione tra i principi della Carta e l'acquis communautaire relativo alle PMI mediante l'organizzazione di workshops e seminari;
- Formulazione di proposte innovative per le politiche rivolte alle PMI;
- Creazione di partenariati tra enti pubblici e privati per la creazione di progetti innovativi a sostegno dello sviluppo delle PMI;
- Realizzazione di seminari di studio e scambio di buone pratiche tra imprenditori croati e italiani e impiegati della PA sulla relazione tra PMI e Pubblica Amministrazione.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Obiettivi perseguiti:
- Maggiore consapevolezza delle PMI italiane riguardo alle opportunità di cooperazione commerciale nei Balcani;
- Fornire ai partecipanti italiani una formazione specializzata incentrata sull'area Balcanica, la gestione aziendale, il marketing e le strategie commerciali, i programmi Italiani e Comunitari e le linee di finanziamento per le PMI.
Attività progettuali:
- Finalizzazione delle attività di progetto e creazione del Project Steering Committee;
- Finalizzazione del programma formativo, promozione dell'iniziativa e selezione dei partecipanti;
- Building-up della biblioteca virtuale a sostegno dell'attività formativa;
- Organizzazione e realizzazione dell'attività formativa teorica;
- Organizzazione e realizzazione degli stage in Italia e all'estero;
- Esami finali e conclusione dell'attività formativa.
Settore:
trasporti
L'obiettivo generale del progetto ha inteso contribuire all'individuazione di quei collegamenti, nelle reti infrastrutturali nei Balcani, potenzialmente rilevanti per il rafforzamento delle cooperazione economica tra Italia (e le regioni meridionali, in particolare) e i paesi dell'Est Adriatico. L'obiettivo strategico del progetto era quello di facilitare la cooperazione tra i principali decisori italiani in materia di trasporti e politiche di sviluppo, identificando una gamma di progetti infrastrutturali.
La cooperazione con il CERPEM si è concentrata principalmente sull'analisi delle regioni del Mezzogiorno, e su due temi in particolare:
- Gli scenari di sviluppo dell'area balcanica, nella loro dimensione economica e politica e le prospettive delle relazioni con l'Italia e l'UE;
- I principali ritardi nella rete dei trasporti (collegamenti), nella e verso l'area balcanica. Questi ritardi rappresentano un freno allo sviluppo della cooperazione commerciale ed economica tra l'area e le regioni italiane, in particolare quelle del Sud Italia. Gli effetti negativi sui flussi commerciali bilateriali tra le regioni italiane e i Balcani sono stati stimati con modelli gravitazionali.
La seconda fase del progetto ha mirato principalmente all'identificazione delle priorità e delle azioni da implementare nel breve e medio periodo, al fine di migliorare la strategia italiana e di diversificarla in riferimento sia alle modalità di trasporto nell'area di riferimento sia alla loro specifiche problematiche.
Settore:
agricoltura/pesca
Obiettivi perseguiti:
- Sostegno al settore delle PMI e alle istituzioni locali attraverso un programma di investimenti volto a sviluppare le aree costiere dell'Adriatico Orientale, tradizionalmente legate al mare e alla pesca;
- Costruzione e ricostruzione dei mercati del pesce e rafforzamento delle strutture logistiche connesse al settore della pesca;
- Rafforzamento della cooperazione economica e commerciale tra le PMI italiane e croate del settore della pesca.
Attività progettuale:
- Stesura dello studio di fattibilità che metta in luce i lati deboli strutturali e infrastrutturali delle attività produttive della costa Adriatica;
- Investimenti per la costruzione delle strutture dei mercati del pesce nelle città di Pola e di Fiume;
- Realizzazione dei mercati del pesce;
- Formazione del personale che verrà impiegato nei mercati del pesce.
Settore:
sviluppo delle PMI
Il progetto era finalizzato all'elaborazione di un rapporto paese esaustivo e a valutare la situazione economica della Repubblica Serba in occasione del summit economico "Italia a Belgrado 2004". Nella sua parte generale, il rapporto ha fornito un'analisi approfondita del quadro politico, istituzionale ed economico del paese, mentre la seconda parte (20 capitoli) era focalizzata sui diversi settori economici, analizzando andamenti e opportunità e offrendo al lettore una fotografia completa dell'ambiente economico serbo e delle diverse fonti di rischio. Un'attenzione particolare è stata data al quadro legale che disciplina gli appalti pubblici, le concessioni, i investimenti esteri e gli incentivi esistenti per le aziende e i soggetti stranieri.
Settore:
Fondi Strutturali
Informest, in qualità di ente incaricato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nell'ambito del Consorzio con a capo il Ministero italiano dell'Economia e della Finanza, ha gestito il dispiegamento di funzionari pubblici e non, promosso dal Friuli Venezia Giulia a beneficio del Ministero, degli uffici Voivodship e Marshal.
In tale posizione gli esperti Informest sono stati coinvolti nelle attività relative a tutti gli obiettivi specifici del programma:
- Accrescimento di competenze delle istituzioni coinvolte nell'implementazione del Programma Regionale di Sviluppo Integrato per una gestione sicura ed efficace del programma, inclusa la gestione finanziaria;
- Accrescimento di competenze delle istituzioni coinvolte nell'implementazione del Programma Regionale di Sviluppo Integrato per il monitoraggio e la valutazione del programma;
- Accrescimento di competenze delle istituzioni coinvolte nell'implementazione del Programma Regionale di Sviluppo Integrato e potenziali beneficiari per il supporto nell'ambito dei Fondi Strutturali e dell'implementazione di progetti;
- Accresciuta consapevolezza delle istituzioni coinvolte nell'implementazione del Programma Regionale di Sviluppo Integrato e potenziali beneficiari della possibilità di ricevere supporto dai Fondi Strutturali nell'ambito di tale programma.
È stato inoltre organizzato uno study tour nella regione FVG per funzionari pubblici polacchi sul tema dell'organizzazione della certificazione delle spese e sui processi di pagamento in particolare.
Settore:
integrazione europea
Obiettivi perseguiti:
Rafforzare la competitività delle piccole e micro imprese e delle imprese individuali situate nelle Regioni di confine prossime ai Paesi di nuova adesione, appartenenti a quei settori economici che saranno particolarmente influenzati dall’imminente allargamento: tecnologie costruttive e ambientali a Mecklenburg-Vorpommern e Brandenburg in Germania; costruzione e legno in Friuli-Venezia Giulia in Italia.
Attività progettuali:
- Attività A - Seminario di Formazione di Formatori;
- Attività B - Selezione di micro e piccole imprese e imprese individuali;
- Attività C - Seminari preparatori per PMI;
- Attività D - Eventi di cooperazione – Fiere e viaggi d’affari;
- Attività E - Formazione individuale;
- Attività F - Website e data base;
- Attività G - Riunioni di partenariato;
- Attività H - Materiale informativo / Pubblicazioni;
- Attività I - Dissemination.
Settore:
turismo
Obiettivi perseguiti:
- Promuovere lo scambio turistico tra l'Italia e l'Uzbekistan;
- Promuovere investimenti in Uzbekistan;
- Promuovere lo sviluppo del turismo ecologico in Uzbekistan con l'intento di sfruttare le risorse naturali senza provocare danni all'ambiente;
- Fornire agli operatori turistici italiani delle offerte di destinazioni e pacchetti turistici da diffondere in Italia.
Attività progettuali:
- Ricerca ed analisi delle risorse turistiche presenti in Uzbekistan;
- Missione di esperti italiani per lo studio e l'analisi dello stato dell'arte del turismo in Uzbekistan attraverso interviste a tour operator locali, alle Università e ad altre istituzioni di ricerca e sviluppo nel Paese che si occupano di sviluppo turistico. Lo studio aveva l'obiettivo di fornire un quadro esaustivo sull'infrastruttura, sui sistemi di trasporto e sulla situazione corrente degli investimenti esteri nelle strutture turistiche;
- Realizzazione di un piano di marketing per lo sviluppo del turismo sostenibile in Uzbekistan;
- Organizzazione e gestione di eventi pubblici per la disseminazione dei risultati del progetto in Italia ed in Uzbekistan;
- Realizzazione di un sito internet per la promozione del turismo in Uzbekistan. Il sito internet presentava tutte le informazioni utili sul Paese e documentazione pertinente sulle attrazioni turistiche e conteneva link opportuni per indirizzare i tour operator interessati a sviluppare la loro attività nel Paese.
Settore:
sviluppo delle PMI
Obiettivi perseguiti:
- Assistenza alle PMI per operare sui mercati internazionali (specialmente nei nuovi stati membri e nell'Europa orientale in generale);
- Informazioni alle imprese sulle opportunità economiche nei paesi esteri;
- Individuazione dei fabbisogni di assistenza delle PMI, in particolare per quanto riguarda la selezione dei mercati esteri e dei partner;
- Definizione di strategie di impresa innovative fondamentali per individuare nuove opportunità di mercato, nuovi partner stranieri e nuove fonti trans-nazionali di innovazione;
- Generazione di nuovi progetti di sviluppo e di internazionalizzazione su base territoriale;
- Estensione della rete internazionale di relazioni tra le imprese, i fornitori di consulenza, i centri di eccellenza e innovazione, gli enti e i programmi per lo sviluppo locale, le agenzie governative e le camere di commercio;
- Promozione della collaborazione con partner UE e stranieri, con particolare attenzione a quelli con sede nei nuovi Stati Membri.
Attività progettuali:
- Eventi di parternariato, seminari, conferenze;
- Supporto a settori dinamici specifici per elaborare strategie comuni e avvicinarsi a nuovi mercati esteri;
- Mappatura delle PMI nelle aree di progetto eleggibili;
- Apertura di punti informativi;
- Creazione di un sito di progetto.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Il progetto ha inteso migliorare la consapevolezza e la conoscenza di una programmazione concertata dello sviluppo, applicare in tre micro-regioni selezionate della Croazia l'esperienza italiana della programmazione integrata territoriale e analizzare il possibile utilizzo dell'approccio TIP testato a livello governativo centrale. Per conto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, tra ottobre 2004 e dicembre 2005 Informest ha gestito il progetto nella micro-regione di Gorski Kotar nella Contea Primorsko-gorenska della Repubblica di Croazia, dispiegando suo personale di gestione (5) + un numero di funzionari pubblici e di esperti privati.
La principale attività ha riguardato la creazione di un parternariato e la metodologia di programmazione per l'ideazione di un piano di sviluppo di una micro-regione, che è risultata essere un'esperienza pilota anche per l'implementazione del ROP della Contea. È stato stabilito un canale informativo di progetto, volto alla promozione del turismo, al miglioramento dell'istruzione, al supporto alla competitività delle PMI nei distretti agro-alimentari e di lavorazione del legno. Oltre a ciò è stato organizzato uno study tour nella regione FVG per i beneficiari croati locali.
Settore:
ICT ed innovazione
Il progetto ha avuto come obiettivo la creazione di un portale internet (www.emarketservices.com) multilingue e di riferimento sui mercati elettronici di tutto il mondo che possa fungere da strumento obiettivo, affidabile e aggiornato al servizio delle PMI. Le informazioni offerte sul portale concernono i mercati elettronici esistenti, quelli in via di costituzione, la normativa - sia quella europea sia quella nazionale - che regola il loro funzionamento, lo studio di casi di successo di imprese che hanno avuto esperienze positive con il commercio elettronico, gli eventi principali sui B2B e-marketplaces, articoli e pubblicazioni (Newsletter) e una sezione dedicata alle domande e risposte sulle questioni rilevanti nell'ambito dell'e-business e dell'e-commerce. Tutto ciò ha favorito lo sviluppo del commercio online e lo ha renso uno strumento sempre più importante al servizio delle PMI europee e non. Il portale, disponibile in un numero significativo di lingue dei paesi membri dell'Unione Europea, dei paesi in via di adesione, dei paesi candidati e degli Stati dell'Area economica europea - EFTA, fornisce servizi interattivi ed informazioni di base sui mercati elettronici, sui partner commerciali e sul commercio online in generale. La maggiore utilizzazione dei mercati online ha inteso accrescere la competitività delle PMI europee dando un impulso decisivo alla dinamicità del commercio. Il consorzio "eMarket Services", di cui facevano parte i partner di progetto, ha favorito una cooperazione tra 10 agenzie europee per lo sviluppo del commercio con l'estero, acon l'aggiunta di partner australiani e neozelandesi e la partecipazione di Informest e dell'Agenzia di sviluppo lituana, partner incaricati della creazione e della gestione del portale.
Le attività del progetto includevano la progettazione e l'implementazione del portale europeo sui mercati elettronici (e-Marketplaces), la gestione e l'aggiornamento costante di un database sui mercati elettronici, la redazione di una guida sul commercio elettronico, l'erogazione di una gamma di servizi per le PMI con riferimento ai mercati elettronici, la preparazione di una lista di eventi e conferenze sui mercati elettronici, la promozione del servizio con apposita Newsletter, l'organizzazione di meeting, la formazione, la stesura di relazioni periodiche. Beneficiari diretti sono gli amministratori delegati, i direttori marketing, vendite ed acquisti nelle piccole e medie imprese in Europa.
Settore:
Fondi Strutturali
Il progetto ha fornito assistenza tecnica per la creazione di autorità funzionali di gestione, enti di implementazione, autorità di pagamento, comitati di monitoraggio, partner rilevanti capaci di potenziare i Fondi Strutturali dell'Unione Europea, il Fondo di Coesione e gli interventi a livello nazionale o regionale promossi dalle Iniziative Comunitarie. Sono stati tre gli obiettivi specifici perseguiti dal progetto:
- Favorire il capacity building di tutte le istituzioni e di tutti i partner coinvolti nei programmi relativi ai Fondi Strutturali, al Fondo di Coesione ed al ciclo di progetto (programmazione, implementazione, gestione e monitoraggio);
- Applicare i principi di collaborazione e di trasparenza nella gestione del monitoraggio e dell'implementazione dei Fondi Strutturali e del Fondo di Coesione;
- Sensibilizzare l'opinione pubblica ai programmi ed ai progetti dei Fondi Strutturali e del Fondo di Coesione ed aumentare la qualità delle proposte progettuali formulate dai potenziali beneficiari e disegnate dai partner socio-economici a livello locale e regionale.
Gli obiettivi principali sono stati raggiunti sviluppando le seguenti attività:
- Preparazione del materiale didattico per la formazione mirata del personale dell'autorità di gestione, della pubblica amministrazione e dei Comitati di Monitoraggio e formazione di 500 dipendenti per l'autorità di gestione, per la pubblica amministrazione e per i membri del Comitato di Monitoraggio;
- Organizzazione di 8 conferenze regionali, una in ogni regione NUTS III, in collaborazione con autorità pubbliche e con i partner socio-economici;
- Preparazione e pubblicazione dei materiali promozionali e dei programmi informativi sui Fondi Strutturali e sul Fondo di Coesione sul sito MoCARD.
Settore:
trasporti
Il progetto era finalizzato alla realizzazione di uno studio di fattibilità per la definizione di nuove linee marittime di carigo tra i porti rumeni e bulgari e i porti del Nord Adriatico. Lo studio si è basato sull'analisi del potenziale di crescita di entrambe le economie anche in vista della loro adesione al mercato unico europeo nel 2007, con riferimento in modo particolare al potenziale di crescita del commercio estero tra i due paesi e i mercati europei e un'analisi approfondita dei flussi commerciali secondo le modalità di trasporto tra Romani, Bulgaria e i principali partner commerciali dell'UE. L'analisi delle infrastrutture stradali tra i porti rumeni e bulgari e alcuni distretti nell'hinterland insieme con la mappatura di tutte le linee marittime operative ha offerto l'opportunità di elaborare una griglia costo/distanza per ogni modalità di trasporto. Queste analisi hanno garantito l'elaborazione di un data base comprensivo per valutare il potenziale trasporto via mare e la possibilità di un cambio modale nel trasporto marittimo verso l'UE, largamente dominato dal trasporto stradale. I fondi del programma comunitario Marco Polo per il cambio intermodale sono stati considerati un'opportunità per ridurre i costi nella fase di start-up del nuovo servizio di trasporto marittimo.
Parti del progetto:
- La situazione macroeconomica in Bulgaria e Romania;
- Sviluppo macroeconomico potenziale in entrambe le Repubbliche;
- Evoluzione dei flussi commerciali tra Bulgaria, Romania e UE;
- Analisi dei flussi commerciali tra Bulgari, Romania e i principali partner europei (Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania);
- I trasporti tra i porti bulgari e rumeni e i territori circostanti;
- Analisi delle linee marittime presenti tra Bulagria e Romania e i porti dell'Adriatico e del Tirreno;
- Valutazione del potenziale di traffico marittimo sulle nuove linee;
- Ipotesi circa i tragitti delle linee, i tipi di imbarcazioni e i costi operativi;
- Piano finanziario;
- I fondi europei per rafforzare la competitività dei nuovi servizi di trasporto.
Settore:
integrazione europea
Lo studio è stato realizzato alla vigilia di una fase importante dell'allargamento dell'UE e rappresenta il risultato del lavoro congiunto di un gruppo di esperti che hanno concentrato i loro studi sull'allargamento europeo. Questo processo è stato analizzato da diversi punti di vista: principali caratteristiche ed evoluzione temporale, difesa, sicurezza, impatto della nuova PAC sui nuovi Stati Membri, riflessi dell'allargamento parallelo della NATO, le relazioni con il sistema economico italiano e le sue capacità di accesso a questi mercati, l'evoluzione dei Trattati Europei.
Capitoli dello studio:
- Dalla Vecchia alla Nuova Europa;
- Caratteristiche ed evoluzione temporale dei processi di integrazione tra l'UE e l'Europa Centrale e Sud-Orientale;
- Integrazione economica e accesso ai mercati;
- Fondi strutturali e prospettivie del mercato del lavoro;
- L'impatto della Nuova Politica Agricola sui nuovi Stati Membri;
- Gli allargamenti NATO e UE: riflessi sulle politiche di sicurezza e difesa;
- La Convenzione Europea e il Trattato Costituzionale.
Lo studio è stato pubblicato nel 2004 da Franco Angeli.
Settore:
agricoltura/pesca
L'iniziativa progettuale è nata dalla constatazione che il legno, sia come materia prima sia attraverso il suo ciclo di vita, rappresenta una risorsa economica strategica per le tre regioni coinvolte: il Friuli Venezia Giulia, la regione di Chernovtsy (Ucraina) e la contea di Botosani (Romania). Con il presente progetto si è inteso stimolare la collaborazione tecnica, economica e scientifica nel settore della lavorazione del legno e più precisamente nella gestione del ciclo di vita della foresta e del legno come materia prima.
Il progetto ha perseguito i seguenti obiettivi:
- Accrescere la cooperazione tecnica, scientifica ed economica tra le tre regioni, caratterizzate dall'importanza che il settore del legno assume nella loro economia;
- Favorire la soluzione di problemi comuni nel settore del legno attraverso azioni congiunte e coordinate tra le due regioni poste sul confine romeno-ucraino;
- Costituire una rete di esperti del settore del legno e creare i presupposti per la nascita di un centro specializzato in Ucraina destinato a operare nel campo della certificazione del legno, della formazione professionale degli operatori del legno e di altri aspetti tecnici.
Le attività previste dal progetto si articolano in:
- Redazione di uno studio di fattibilità relativo al territorio ucraino e alle risorse forestali locali;
- Trasferimento della metodologia di base e delle buone pratiche nel settore della lavorazione del legno;
- Organizzazione di workshop in Italia ed in Ucraina;
- Assistenza per l'avvio di della cooperazione tra gli esperti del settore del legno e della sua lavorazione.
CATAS (Italia) e Centre EcoResource (Ucraina) erano i subfornitori coinvolti nel progetto. I principali destinatari delle attività progettuali erano: le istituzioni pubbliche che si occupano dello sviluppo del settore del legno, i centri di ricerca, le segherie e le PMI del settore della lavorazione del legno, le associazioni industriali del settore del legno.
Settore:
capacity building
Informest in qualità di ente incaricato della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nell'ambito del consorzio guidato dal Ministero dell'economia e della finanza ha gestito il dispiegamento di funzionari pubblici e non, da parte della regione Friuli Venezia Giulia. In tale posizione gli esperti Informest hanno svolto le seguenti attività:
- Coordinamento e gestione del parternariato; informazione e pubblicità;
- Monitoraggio e valutazione, compresa la programmazione, il controllo finanziario e le procedure di pagamento;
- Report annuale e finale;
- Creazione e selezione di progetti.
Inoltre è stato organizzato uno study tour nella regione Friuli Venezia Giulia per 8 beneficiari della Repubblica Ceca finalizzato alla presentazione della metodologia e a casi di studio sulla capacità del FVG di attrarre finanziamenti nell'ambito dell'Ob. 2 SPD. Particolare importanza è stata data alla realizzazione di iniziative integrate di sviluppo territoriale e all'uso di aiuti di stato per sviluppo imprenditoriale locale nell'ambito della programmazione dei fondi strutturali.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Il progetto ha previsto la formazione di 30 manager bancari bulgari ed il miglioramento delle loro competenze professionali con lo scopo di avvicinare il sistema bancario bulgaro agli standard europei. Lo scopo dell'iniziativa è stato quello di promuovere l'avvicinamento tra il sistema creditizio bulgaro e quello italiano attraverso la crescita professionale degli operatori locali del credito, anche tramite la diffusione di conoscenze e competenze relative a strumenti creditizi innovativi. Tale avvicinamento rappresentava la condizione necessaria per incrementare i rapporti di collaborazione commerciale ed industriale fra i due paesi e ha contribuito al consolidamento del sistema finanziario bulgaro in vista dell'adesione della Bulgaria all'UE. Specificamente, il progetto mirava a sostenere l'apertura del mercato bulgaro alla cooperazione internazionale sia rafforzando il sistema creditizio locale tramite un'azione di formazione professionale a favore dei funzionari degli istituti bancari locali sia fornendo assistenza decentrata alla comunità imprenditoriale bulgara attraverso il consolidamento della rete regionale degli istituti bancari. La prima fase del progetto è consistita nella realizzazione di due studi concernenti i bisogni delle imprese bulgare nel settore della gestione del credito ed i bisogni del settore bancario bulgaro, con particolare attenzione ai suoi punti di forza e di debolezza nelle relazioni bancarie internazionali. Il percorso formativo è stato strutturato prendendo in considerazione i risultati delle due analisi. Una volta predisposti i contenuti della formazione, il team di progetto ha individuato i criteri per la selezione dei candidati ed in seguito operato la selezione tra i manager bancari bulgari che si occupavano principalmente della gestione del credito alle PMI. Un totale di 30 hanno preso parte alla formazione teorica e pratica in Italia. Tutti i partecipanti hanno redatto durante lo stage delle relazioni riguardanti la possibilità di cooperazione tra l'istituto bancario di loro appartenenza e quello in cui sono ospitati. Le relazioni prodotte dai partecipanti sono state analizzate, catalogate e riassunte in un rapporto finale trasmesso a tutte le parti coinvolte nel progetto ed alle altre autorità di riferimento.
Settore:
capacity building
Il progetto TABLUM mirava ad elevare lo standard dei servizi pubblici locali nella Municipalità di Banja Luka grazie alla cooperazione tra il settore utilities della Municipalità (in particolare relativamente alla gestione del ciclo delle acque ed ai rifiuti solidi urbani) e le aziende italiane erogatrici di servizi pubblici locali. Il progetto perseguiva lo scopo di fornire assistenza tecnica all'amministrazione locale identificata tramite il trasferimento di know-how da attuarsi sia grazie al distacco di un esperto tecnico di lungo termine presso il settore utilities del comune sia grazie ad uno specifico programma di formazione in loco (sviluppato con particolare attenzione ad alcuni aspetti significativi, quali i criteri di tariffazione, la formazione del personale, la gestione dell'informazione al cliente e la gestione delle attrezzature) e di visite studio in Italia dei funzionari della Municipalità. Il punto di riferimento delle attività progettuali è statà l'Unità Operativa dislocata presso la Municipalità, dove venivano innanzitutto valutati i bisogni in merito ai servizi pubblici erogati dalla Municipalità sia con interviste, sia con l'aiuto di questionari. Una volta individuati il livello e la qualità delle competenze possedute dai servizi all'interno della Municipalità, i funzionari selezionati ed altro personale sono stati formati in loco, con l'assistenza di esperti locali. I contenuti e le modalità della formazione venivano predisposti a seconda della tipologia e delle caratteristiche dei partecipanti all'attività formativa. Nell'ambito della formazione è stata prevista una visita studio in Italia presso aziende multiutilities che avevano espresso interesse nell'iniziativa, anche in vista di una futura collaborazione con le municipalizzate di Banja Luka. Obiettivo generale del progetto è stato quello di porre le aziende italiane del settore e del suo indotto in una posizione più favorevole per potere in futuro attivare specifici accordi di collaborazione economica con la Municipalità di Banja Luka e con altri enti locali della Repubblica Srpska e dell'intera Bosnia-Erzegovina secondo le modalità di volta in volta praticabili alla luce del contesto normativo vigente e dell'avanzamento del processo di privatizzazione del settore delle uilities.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
L'obiettivo generale del progetto è stato quello di sviluppare una consapevolezza comune nelle PMI italiane sulle opportunità d'affari offerte dall'area balcanica e sul rilievo strategico dell'area stessa per il futuro sviluppo economico italiano. Il progetto ha previsto la formazione di 15 giovani operatori italiani e dei paesi oggetto della Legge 84/01 nell'ambito dell'assistenza alle PMI e della consulenza. La formazione era mirata a fornire un sistema di supporto alle PMI italiane attraverso professionalità specialistiche capaci di coniugare competenze di economia aziendale e tecnica degli scambi con la conoscenza delle culture locali dei paesi balcanici e dei programmi europei e multilaterali di intervento e di collaborazione nei paesi di interesse. L'obiettivo del progetto è stato quello di facilitare la cooperazione economica delle PMI italiane, in particolare quelle situate nel Nord-Est d'Italia, con le rispettive controparti nei 7 paesi balcanici di riferimento. La presenza di specifiche professionalità nel settore costituisce un moltiplicatore essenziale della capacità di accesso delle PMI alle opportunità presenti nell'area, valorizzando in questo modo la relativa contiguità territoriale del Nord Est. La formazione era rivolta a fornire di risorse integrative agenzie e centri di servizi alle imprese, già attivi sul territorio ed interessati allo sviluppo di nuovi progetti nell'area balcanica. Concretamente, l'attività formativa si è articolata in una parte teorica ed in un'esperienza di tirocinio da svolgersi nelle agenzie di supporto e nei centri di servizi sia in Italia che nei Balcani. La formazione che è stata così erogata era riservata a giovani laureati nelle materie giuridico-economiche, con conoscenze linguistiche e di età inferiore ai 35 anni. Alla fine dell'attività formativa, i partecipanti hanno avuto la possibilità di essere inseriti nelle dette strutture italiane o in loro unità locali. La formazione specialistica consisteva in 4 settimane di corso residenziale in aula ed in uno stage di altre 4 settimane, una delle quali doveva essere trascorsa obbligatoriamente nei paesi balcanici beneficiari.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
L'obiettivo generale del progetto è stato quello di contribuire alla coesione economica e sociale di tutti i gruppi di popolazione in Serbia attraverso la promozione di un maggiore sviluppo economico regionale. L'assistenza tecnica fornita ha inteso promuovere la coesione regionale nelle regioni selezionate, la diffusione di una cultura di collaborazione tra i vari attori e la promozione della capacità delle istituzioni locali di implementare politiche di sviluppo socioeconomico. Questo ha permesso ai partner locali di intraprendere il controllo, l'implementazione ed il monitoraggio delle attività di progetto. Parallelamente, con l'intento di facilitare la costituzione di partnership, è stata prevista la stesura di un Piano strategico per lo sviluppo integrato regionale per ogni regione, dove il contributo degli enti pubblici di riferimento, delle varie istituzioni e dei partner era essenziale. Altri obiettivi specifici del progetto comprendevano il rafforzamento delle capacità del governo locale di potenziare l'infrastruttura connessa allo sviluppo economico regionale, allo scopo di creare le premesse per l'erogazione di servizi adeguati di supporto alle imprese e la creazione di condizioni favorevoli per lo sviluppo dell'imprenditorialità in tutti i settori produttivi di importanza regionale. Il progetto mirava anche all'incoraggiamento di iniziative di produzione locali. Gli esperti sono stati coinvolti, in cooperazione con gli attori locali, nella definizione di un programma integrato allo scopo di promuovere lo sviluppo delle risorse umane della regione, nel promuovere lo sviluppo socio-economico e nella creazione di sbocchi occupazionali per i gruppi vulnerabili. Il consorzio tra i partner di progetto ha assistito i beneficiari nella definizione e nell'implementazione di un fondo pilota per lo sviluppo sociale regionale tenendo in considerazione le buone pratiche dell'Unione Europea, i principi validi per i fondi strutturali e le Guide pratiche UE.
Settore:
ICT ed innovazione
Il progetto ha avuto lo scopo di realizzare uno strumento informativo on-line (portale) per l'integrazione delle informazioni di diversa matrice istituzionale (ICE, Informest, sistema camerale, Ministeri) con le informazioni derivanti da fonti internazionali specializzate al fine di costituire un punto di riferimento unico per le imprese interessate ad intervenire nei Paesi dell'area balcanica. Il progetto ha previsto l'implementazione di una Redazione diffusa per l'alimentazione dei servizi e l'aggiornamento dei contenuti informativi, cui contribuiscono i soggetti promotori e l'amministrazione centrale. I beneficiari del progetto erano le PMI italiane operanti nell'area balcanica.
Gli obiettivi progettuali erano i seguenti:
- Realizzare un sistema di supporto alle PMI attraverso la concentrazione delle informazioni sull'area balcanica (notizie in tempo reale, rapporti, statistiche, valutazioni, guide agli investimenti, analisi dei rischi, opportunità d'affari, informativa sugli appalti, ecc.) al fine di favorire l'aggiornamento e la competitività del Sistema Italia nell?'rea balcanica;
- Qualificare i contenuti informativi sfruttando una vasta e articolata rete di fonti informative e sottoponendo i processi a Controllo Qualità secondo le norme Vision 2000, nonché qualificare lo stesso strumento informativo sottoponendo il sito web a certificazione (es. WebTrust);
- Agevolare la comunicazione tra gli operatori grazie ad una maggiore circolazione delle informazioni all'interno del sistema (Intranet). Attraverso Balcani on line vengono erogati servizi on line completi ed aggiornati a favore delle imprese che intendono operare nell'area balcanica; viene diffusa la conoscenza dei programmi comunitari e di quelli degli altri donatori internazionali a favore della stabilizzazione balcanica; viene creta una e-community intorno ai temi della ricostruzione dei Balcani e viene data trasparenza alle politiche, agli indirizzi strategici e alle priorità definite dal Comitato dei Ministri nel quadro degli interventi riferiti alla Legge 84/01.
Settore:
sviluppo delle PMI
Il progetto ha inteso promuovere la crescita economica e la stabilizzazione in Macedonia, Bosnia Erzegovina e Bulgaria contribuendo a creare un contesto favorevole allo sviluppo del sistema delle PMI locali e a promuovere la collaborazione con le controparti italiane attraverso il potenziamento della rete locale di agenzie di supporto all'impresa. Con la formazione mirata degli operatori già attivi nel sistema delle Agenzie locali ed il conseguente consolidamento delle strutture erogatrici di servizi reali diretti alla piccola e media impresa, il presente progetto si è proposto di innalzare lo standard dei servizi disponibili in loco alle PMI, sia locali che italiane, favorendone quindi lo sviluppo e la competitività. Il progetto ha contribuito altresì a conseguire una maggiore apertura dei Paesi obiettivo verso il sistema Italia promuovendo presso gli operatori economici locali la conoscenza del modello imprenditoriale della piccola e media impresa, delle sue capacità di investimento e delle opportunità di cooperazione bilaterale. Tra le attività principali del progetto vi era la mappatura dettagliata, condotta in collaborazione con gli esperti locali, relativa alle strutture di supporto alle PMI (ad es. agenzie, centri) in Macedonia, Bosnia Erzegovina e Bulgaria. In seguito, gli esperti locali ed il promotore hanno individuato ed analizzato i bisogni formativi delle strutture di supporto alle PMI individuate e i bisogni delle PMI locali in termini di servizi di assistenza. È stato dunque predisposto un idoneo programma di formazione per gli operatori che si occupavano di assistenza e consulenza alle PMI. I 15 candidati maggiormente ricettivi e motivati nella formazione sono stati selezionati dalla lista di organizzazioni rilevanti predisposta all'inizio del progetto. I partecipanti sono stati poi formati in Italia e successivamente inseriti in stage in agenzie di sviluppo in Italia ed in altre organizzazioni di assistenza e di supporto all'imprenditoria. Nella parte finale del progetto è stata fornita ai partecipanti assistenza tecnica on-the-job da parte di esperti italiani, allo scopo di garantire la corretta implementazione delle nuove competenze acquisite. Infine, è stato pianificato e sviluppato un servizio intranet quale mezzo pratico di condivisione delle esperienze e dei problemi.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Il progetto ha previsto la selezione di 50 funzionari pubblici di diversi dipartimenti dell'amministrazione regionale idonei a partecipare ad un'attività di formazione focalizzata sulla politica interna dell'Unione Europea e sui relativi programmi comunitari. Le tematiche principali sviluppate dal corso sono state le seguenti:
- ruolo dei programmi di azione, l'implementazione della politica interna dell'Unione Europea;
- politica di comunicazione dell'UE e strumenti informativi, analisi approfondita dei siti internet dell'UE, comprensione dei principi ed implementazione della capacità di lettura del nuovo budget dell'Unione Europea;
- costituzione di un partneriato per l'ideazione dei progetti europei;
- metodologia delle bozze progettuali di successo, Ciclo di gestione del progetto;
- lettura degli inviti a presentare proposte, analisi del Quadro Logico;
- partneriati basati su bozze progettuali e gestione;
- progetti di amministrazioni pubbliche e private.
Tutti i temi trattati sono stati supportati dalla presentazione di case studies selezionati e di storie di successo. Sono state organizzate 24 ore di formazione collettiva ripetuta in due differenti sedi per un totale di 8 giorni di formazione, in più sono stati realizzati 4 giorni di formazione a distanza supportata da un help-desk telematico gestito dall' EuroInfoCentre IT388 - Friuli Venezia Giulia, ospitato nella sede di Informest. Un comitato tecnico-scientifico ha supervisionato lo sviluppo dell'attività di formazione e la valutazione dei risultati della stessa.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Il progetto "Manager Russi nel Nord-Est italiano - III e IV", in una veste profondamente rinnovata rispetto alle due precedenti edizioni, ha previsto un programma di formazione di giovani manager Russi in Italia nell'ambito del "Programma Governativo di formazione di manager e direttori d'azienda per le imprese dell'Economia Nazionale della Federazione russa" (PMTP). La terza e la quarta edizione del progetto hanno avuto lo scopo di formare giovani manager russi attraverso una fase di formazione a distanza ed una fase di stage in Italia ed hanno inteso essere la naturale continuazione delle due edizioni precedenti. Il Progetto ha previsto la formazione attraverso le tecniche dell'e-learning, mentre agli stage in Italia hanno avuto accesso i candidati che hanno raggiunto i migliori risultati negli esami finali della fase teorica. La ragione principale alla base della scelta di utilizzo della formazione a distanza anziché della normale prassi di formazione in aula non solo ha costituito un vantaggio organizzativo ed economico, ma ha anche avuto il vantaggio indotto di introdurre i manager all'utilizzo effettivo di strumenti informatici avanzati. Informest ha definito e strutturato i corsi di formazione online in quattro aree tematiche differenti: (i) marketing internazionale; (ii) gestione della qualità; (iii) gestione turistica; (iv) servizi di supporto alle imprese. Dopo gli esami finali a distanza ed una volta stilata la graduatoria finale, i manager selezionati sono stati avviati in stage nelle rispettive aziende italiane per un periodo di 4 settimane. L'implementazione globale del ciclo di progetto è stata supportata da un sito web interattivo (http://www.progetti.informest.it/managerrussi4).
Settore:
integrazione europea
Scopo dell'iniziativa LOOK-EAST NET è stato quello di promuovere lo sviluppo economico delle regioni poste ai confini esterni dell'Unione Europea al fine di migliorare la competitività delle PMI di tali regioni e sviluppare i loro scambi commerciali ed industriali con le PMI dei nuovi Stati Membri dell'Europa centro-orientale, nonché favorire le relazioni tra gli enti preposti allo sviluppo delle PMI. Il progetto ha promosso una rete integrata di cooperazione tra le PMI e le associazioni di settore nelle regioni di confine dell'UE e le controparti nei paesi in adesione e nelle regioni non transfrontaliere dell'UE, allo scopo di identificare le opportunità create dal processo di allargamento in termini di ampliamento del mercato e di economie integrate. Il progetto si sviluppa su tre regioni frontaliere: Friuli Venezia Giulia (IT), Carinzia (AT) e Anatoliki Makedonia-Thraki (GR), dove i settori prioritari sono stati selezionati in accordo con le specifiche caratteristiche e con i bisogni dei sistemi economici regionali e in relazione alla potenziale innovatività del settore. I progetti coinvolgono anche quattro regioni dei paesi in via di adesione o candidati [Vratsa (BG), Budapest (HU), Club (RO), Koper (SI) e due regioni non transfrontaliere dell'UE [Murcia (ES) e Puglia (IT)]. Fra i principali beneficiari del progetto vi erano: (i) piccole imprese (fino a 50 dipendenti); (ii) imprese di trasporto; PMI che sono leader nel settore manifatturiero; (iv) associazioni di categoria e agenzie di sviluppo specializzate; (v) PMI fornitrici di servizi. L'attività principale del progetto è consistita nell'organizzazione di tre grandi eventi di partenariato - uno in ognuna delle regioni transfrontaliere dell'UE - focalizzati su tre settori economici prioritari, in cui erano incluse azioni di promozione, organizzazione e monitoraggio per oltre 250 partecipanti tra imprese, associazioni di categoria e agenzie di sviluppo locale.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Obiettivo del progetto è stato quello di identificare le aree di specializzazione produttiva con caratteristiche distrettuali emergenti nella Federazione Russa, promuovendo il loro sviluppo economico attraverso un'accurata analisi economica, pianificando le attività regionali e formando sul campo figure manageriali in grado di contribuire attivamente allo sviluppo locale in tre delle aree pilota identificate e di fornire un documento finale di sintesi alle competenti autorità della Federazione Russa per lo sviluppo di una politica di valorizzazione dei localismi economici di natura potenzialmente distrettuale sulla base di un benchmark con l'esperienza storica ed attuale dell'evoluzione dei distretti italiani. È stata prevista un'analisi economica dei localismi produttivi russi e la successiva individuazione fra questi di tre aree pilota con potenziali caratteristiche di economie distrettuali emergenti, anche sulla base della presenza di corrispondenti, affidabili istituzioni locali di riferimento per le imprese. Il progetto ha previsto l'assistenza tecnica ed il trasferimento di buone pratiche agli esperti russi dell'organizzazione partner e la formazione da parte di esperti italiani di quadri russi dello sviluppo locale appartenenti alle suddette istituzioni delle aree pilota, ai quali è stato attribuito il compito di collaborare al progetto con la sperimentazione sul campo di uno strumento di rilevazione delle relazioni interaziendali e dei bisogni delle imprese nella loro realtà locale. L'analisi dei dati così raccolti ha permesso quindi l'elaborazione di un documento finale di sintesi sulle potenzialità, le condizioni e le buone pratiche ("concept") da proporre alle autorità russe competenti ed agli operatori russi a livello locale per lo sviluppo di efficienze distrettuali anche in realtà diverse dalle aree pilota di specializzazione produttiva coinvolte nel progetto. A conclusione del progetto EDEF è stata organizzata una conferenza di presentazione dei risultati alle autorità federali russe, con la partecipazione di esperti rappresentativi di distretti italiani settorialmente corrispondenti alle tipologie produttive delle aree pilota russe anche per la promozione a medio termine di gemellaggi fra distretti industriali russi ed italiani. Il progetto includeva anche l'elaborazione e l'implementazione di un sito web multilingue, dove sono disponibili i dettagli relativi al progetto, i partner, gli esperti, le buone pratiche, le azioni e le aree pilota, i contatti (http://www.progetti.informest.it/edef/).
Settore:
trasporti
L'obiettio dello studio era quello di analizzare la situazione dei trasporti e infrastrutture energetiche nei paesi dei Balcani Orientali (Bulgaria e Romania), rappresentando uno studio simile e complementare a quello precedentemente dedicato ai Balcani Occidentali. L'analisi ha previsto una descrizione del quadro giuridico vigente, delle principale caratteristiche delle imprese di costruzione locale (questa parte è stata realizzata grazie alla cooperazione di Impregilo e Todini), della situazione dei trasporti e delle infrastrutture energetiche nell'area, e alcune considerazioni finali e riflessioni sugli effetti potenziali dell'implementazione dei progetti infrastrutturali previsti.
I principali capitoli dello studio erano:
- Quadro legale del settore costruzioni;
- Caratteristiche delle imprese di costruzioni nei Balcani Orientali;
- Quadro macroeconomico regionale;
- Sistema infrastrutturale dei trasporti;
- Sistema infrastrutturale energetico;
- Effetti economici potenziali dei progetti circa le infrastrutture dei trasporti.
Lo studio è stato pubblicato nel 2004 da Franco Angeli.
Settore:
ICT ed innovazione
Il progetto ha inteso promuovere la cooperazione tra distretti di alcuni stati membri UE e paesi del sud-est Europa in processo di adesione e pre-adesione, la cui stabilizzazione attraverso l'integrazione economica è di crescente importanza per lo Spazio Economico Europeo. L'emergere di una società dell'informazione è un fenomeno estremamente significativo, che dà nuova forma alla competitività territoriale: per questo motivo è stata presa la decisione di creare un progetto volto a migliorare ed estendere le reti ICT nell'area CADSES adriatico-danubiana, fornendo strumenti ICT per il match-making delle PMI sulla base delle reti esistenti tra i distretti.
I risultati raggiunti hanno portato ad un effettivo scambio di buone pratiche tra i distretti gestori dei paesi partner coinvolti nel progetto INDE, nonché alla creazione di una piattaforma efficace sul web (http://www.inde-network.net/). Anche se di recente i paesi in processo di adesione sono notevolmente avanzati dal punto di vista tecnologico relativamente alla diffusione e all'utilizzo dell'ICT, è risultato evidente che per raggiungere una diffusione capillare della tecnologia nelle zone più remote di un paese era necessario prevedere un insieme di strategie di sostegno: dalla predisposizione di elementi infrastrutturali all'erogazione di una formazione adeguata.
Questo progetto ha creato consapevolezza e ha sostenuto gli attori locali, regionali e nazionali nell'utilizzo delle opportunità derivanti dall'ICT e nello sviluppo dei potenziali offerti dalla società dell'informazione per promuovere l'imprenditoria e lo sviluppo spaziale sostenibile. I governi locali e regionali, altri decision-maker nel settore pubblico, agenzie di sviluppo regionale, Camere di Commercio: tutti questi organismi necessitavano di sostegno per lo sviluppo di un efficiente sistema di informazione sul mercato. Nell'ambito delle regioni CADSES ci saranno nuove regioni interne di confine che aumenteranno la propria attrattività grazie all'ampliamento del mercato e alle migliori prospettive per gli investimenti infrastrutturali. Il progetto ha esaminato i prerequisiti regionali, i fabbisogni di comunicazione, i modelli di business e altri fattori che influenzano il pieno sfruttamento del potenziale ICT. Il progetto ha espresso una valutazione su come la tecnologia digitale possa indirizzare i paesi CADSES verso lo sviluppo regionale e verso una crescente attività d'affari transnazionale, traendo vantaggio dall'esperienza degli attori dello sviluppo europeo attualmente esistenti, come gli Euro Info Centre, le organizzazioni che li ospitano e altre agenzie.
Settore:
Fondi Strutturali
Il Caravan dei fondi strutturali era un'iniziativa su scala nazionale in Romania di seminari informativi indirizzati a tutti gli attori chiave locali e nazionali. Il programma prevedeva la sensibilizzazione delle organizzazioni coinvolte nella preparazione e nella realizzazione di politiche e strumenti finanziari europei di sviluppo regionale nell'Unione Europea e in Romania ed a stimolare le imprese a presentare domande di finanziamento. Il progetto comprendeva:
- Attività preparatorie, ad es. la preparazione di una guida per gli attori chiave di sviluppo locale e regionale, contenente le informazioni di base sui fondi strutturali adattati agli obiettivi dei gruppi target, ad es. la preparazione di strategie di sviluppo locale e regionale, la creazione di partenariati locali, l'uso delle opportunità offerte dai fondi strutturali. La guida è disponibile sul sito www.caravanafs.ccina.ro, include approfondimenti su temi specifici e riferimenti ad esperienze di successo di progetti italiani ed europei;
- Un tour nazionale del Caravan sui fondi strutturali, con seminari organizzati in 8 città rumene (Costanza, Galati, Iasi, Baia Mare, Brasov, Bucarest, Rm. Valcea e Timisoara);
- La preparazione e la pubblicazione online della guida indirizzata alle imprese ed ai fornitori di servizi all'impresa. La guida evidenzia i vantaggi che i fondi strutturali offrono all'agricoltura, all'industria, al turismo, al commercio, al settore dei servizi e presenta la normativa europea che regola gli aiuti di stato e gli aiuti alle imprese. Una sezione rilevante della guida è dedicata alla presentazione dei casi studio settoriali e trasversali.
La promozione dei seminari era indirizzata alle imprese per stimolarle a sfruttare le opportunità offerte dai fondi strutturali.
Settore:
integrazione europea
Lo studio si è concentrato sull'importanza del ruolo del Corridoio 5 nello sviluppo degli scambi commerciali Est-Ovest e dell'Italia. Un'attenzione particolare è stata data alla situazione attuale delle infrastrutture e alle inefficienze e i ritardi nell'implementazione che ostacolano i flussi dei traffici fino a deviarli a Nord delle Alpi (soprattutto attraverso l'Austria), una direttrice alternativa e concorrente dalla Germania.
Settore:
integrazione europea
Il progetto ha inteso valutare le conseguenze socio-economiche dell'allargamento sulle regioni confinanti dell'UE, e in particolare sul territorio regionale del Friuli Venezia Giulia ai confini italiani. L'analisi ha avuto un approccio multisettoriale. La prima parte dello studio ha affrontato l'impatto dell'allargamento su alcuni settori specifici (industria, agricoltura, artigianato, turismo e commercio), mentre la seconda parte si è concentrata sulle conseguenze sul mercato del lavoro in diversi settori (dogane e trasporti) così come sui flussi migratori e sui lavoratori transfrontalieri. Una parte dello studio era finalizzata a determinare l'impatto in termini di cambiamento di idoneità al ricevimento dei Fondi Strutturali, in particolare dei Fondi dell'Obiettivo 1 e 2 nei territori di confine del Friuli Venezia Giulia e Slovenia.
Settore:
ICT ed innovazione
PRELUDE (Promoting European Local and Regional Sustainability in the Digital Economy) è stato un programma accompagnatorio delle Tecnologie della Società dell'Iinformazione (IST) creato dalla Commissione Europea per sostenere lo sviluppo regionale e l'innovazione locale con il supporto delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. PRELUDE si è occupato in prevalenza della creazione dell'ERA (European Research Area) con il supporto partecipativo di scienziati, PMI del settore tecnologico e delle pubbliche amministrazioni come fruitori delle applicazioni ICTe come punto di riferimento dei bisogni dei cittadini e delle economie locali.
Le attività del progetto sono state le seguenti:
- Disseminazione delle informazioni sui programmi dell'UE che fanno parte del Piano di Azione eEuropa 2005 e dei nuovi strumenti del VI Programma Quadro dello Sviluppo tecnologico regionale con particolare attenzione alle tematiche inerenti alle Tecnologie della Società dell'Informazione (IST);
- Creazione di una vasta web community con il supporto del portale internet e dei servizi con l'intento di promuovere la dimensione locale e regionale della ricerca e la tecnologia dell'innovazione nello scenario europeo;
- Realizzazione di Distretti Europei per l'Innovazione, concepiti come partnership pubblico-private. L'utilizzo degli schemi di finanziamento dell'UE per il supporto alla ricerca, alla tecnologia e all'innovazione è stato strumentale;
- Predisposizione di un Modello di apprendimento per un approccio allo sviluppo tecnologico regionale basato sulla logica del distretto. Predisposizione delle Policy Guidelines;
- Predisposizione di un set di Guide tematiche nelle aree di applicazione chiave dei Distretti europei di innovazione;
- Definizione di una proposta di percorso per la cooperazione interregionale futura tra le regioni partner di PRELUDE (PRELUDE Regions and partners) con il supporto dei 3 network europei.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Il progetto ha previsto l'assistenza tecnica e la formazione alle organizzazioni ed ai loro funzionari che si occupano di sviluppo economico, imprenditoria e formazione dei dirigenti nella regione di Kaliningrad. L'obiettivo del progetto è stato quello di mettere in evidenza le risorse locali endogene, in particolare per:
- Creare una politica regionale innovativa attraverso lo scambio tra gli approcci territoriali UE ed i metodi programmati per i fondi strutturali;
- L'identificazione e lo sviluppo di opportunità economiche e di investimenti;
- La promozione di relazioni economiche tra la regione di Kaliningrad, l'Italia e l'UE.
Il progetto ha previsto la creazione di un sito web per l'informazione e la promozione della regione di Kaliningrad nelle lingue inglese, italiana e russa (http://www.progetti.informest.it/kaliningrad).
Settore:
sviluppo delle PMI
Il progetto ha avuto come obiettivo la costituzione e la promozione di un Parco industriale della filiera del legno a Brezoi, nella Contea di Valcea (Romania).
Le attività previste dal progetto hanno compreso nella prima fase la valutazione sul campo in Romania delle risorse endogene dell'area e della loro potenzialità e l'analisi della domanda di materia prima e semilavorati nel Nord-est italiano, suscettibile di essere soddisfatta con operazioni di delocalizzazione concertata.
La seconda fase del progetto è stata dedicata alla stesura dello studio di fattibilità per la costituzione del Parco industriale della filiera del legno di Brezoi, con particolare attenzione agli aspetti normativi, legislativi, amministrativi, finanziari e urbanistici pertinenti la costituzione del parco e l'insediamento di imprese miste a partecipazione italiana. In seguito, sono stati realizzati eventi promozionali sulle condizioni per lo sviluppo materiale del Parco Industriale. Il programma operativo definito dallo studio di fattibilità ha avuto come principali condizionalità per la sua messa in opera l'interesse di nuovi investitori per l'area di Brezoi ed un ambiente locale culturalmente favorevole alla collaborazione con operatori economici esteri ed a relazioni di collaborazione competitiva fra operatori locali secondo lo schema virtuoso operante nei distretti industriali italiani. In questa fase sono state individuate le imprese italiane interessate a delocalizzare a Brezoi, a costituire joint-ventures o a realizzare investimenti diretti nell'area e sono stati presentati agli imprenditori italiani i profili dei potenziali partner locali. Nelle fasi progettuali seguenti sono state realizzate attività formative e viaggi di studio in Romania e in Italia rivolti a imprenditori e tecnici aziendali romeni dell'area di Brezoi.
La fase finale è stata interamente dedicata all'insediamento di almeno 5 imprese del Nord-est italiano all'interno del Parco industriale di Brezoi. Alle imprese ivi insediatesi è stata fornita consulenza tecnica e assistenza su tutti gli aspetti collegati all'avvio di nuove realtà produttive nel Parco.
Settore:
sviluppo delle PMI
Il progetto I.S.E.O. - Italian Serbian Economic Opportunities ha inteso supportare la trasformazione e lo sviluppo economico della Repubblica di Serbia favorendo la promozione della cooperazione tra le imprese italiane e le aziende locali. Tale obiettivo è stato raggiunto attraverso l'erogazione di:
- Assistenza tecnica al Ministero delle Relazioni Economiche Internazionali della Repubblica di Serbia per l'individuazione delle PMI locali appartenenti ai settori agroindustriale, del legno, edilizia e meccanica delle aree di Belgrado e Novi Sad. L'intervento è stato finalizzato alla riconversione industriale ed al conseguente rilancio della realtà delle PMI locali attraverso una rapida acquisizione degli standard tecnico-economici europei in vista di una maggiore integrazione internazionale;
- La formazione teorica e pratica di venti partecipanti provenienti da PMI serbe (20 manager) presso aziende italiane risultate pi? idonee al trasferimento di know-how tecnico-economico;
- La redazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un centro servizi a Belgrado a supporto delle PMI serbe e delle aziende italiane interessate a cooperare con le PMI locali.
Gli obiettivi sopra individuati sono stati perseguiti attraverso attività specifiche che rappresentano le fasi attuative del progetto. Fase 1: Start-up ed "Analisi qualitativa della struttura economica e territoriale delle PMI delle aree di Belgrado e Novi Sad". Fase 2: Divulgazione delle opportunità di cooperazione serbe. Fase 3: Selezione candidati provenienti dalla Rep. di Serbia e formazione. Fase 4: Follow up per lo sviluppo della cooperazione. Fase 5: Realizzazione dello studio di fattibilità.
Settore:
agricoltura/pesca
Il progetto ha inteso rafforzare la cooperazione regionale transfrontaliera nel settore agricolo fra i distretti moldavi di Balti ed Ungheni, la Contea rumena di Iasi e la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, al fine di ottimizzare i processi produttivi agricoli attraverso un approccio ambientalmente sostenibile. Il principale obiettivo del progetto è stato sostenere la produzione agricola nei distretti di Balti e di Ungheni attraverso l'ottimizzazione della rotazione di colture, attraverso tecniche di irrigazione e di fertilizzazione e in accordo con un approccio di sviluppo ambientale sostenibile e con una cooperazione integrata tra centri scientifici ed istituzioni pubbliche. Le attività del progetto si sono articolate nel modo seguente:
- Analisi agro-ecologica del territorio;
- Messa a punto di modelli produttivi per un sistema integrato di rotazione di colture basato sulla ricerca/sperimentazione e su attività di applicazione;
- Corsi di formazione e visite di studio in Italia ed in Romania.
Gli attori chiave coinvolti nel progetto sono stati: produttori ed agricoltori locali, istituzioni pubbliche coinvolte in iniziative di sviluppo rurale e centri di ricerca agraria. Nell'ambito di questo progetto sono state organizzate una visita in Romania ed una in Moldova. Un gruppo di imprenditori del settore agricolo, come ad esempio produttori di vino, così come un gruppo di rappresentanti italiani delle autorità pubbliche locali hanno visitato diverse imprese nel settore del commercio agricolo in Romania, a Iasi ed a Bacau, e nei distretti di Balti e di Ungheni in Moldova con lo scopo di identificare possibili investimenti ed opportunità di cooperazione. È stata realizzata anche una missione di imprenditori moldavi in Italia con lo scopo di promuovere attività di scambio.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Il progetto ha avuto due obiettivi principali:
- Perfezionare la sostenibilità dei Regional Advisory and Information Centres (RAIC)/Business Innovation Centres (BIC) rafforzando la loro posizione nel settore delle PMI attraverso servizi di consulenza di alta qualità e fornendo corsi di formazione per il personale e per gli associati.
- Il progetto ha inteso poi sviluppare la rete di supporto alle PMI dei RAIC , dei BIC e delle loro attività.
Le attività previste dal progetto sono state le seguenti:
Attività di valutazione connesse ad entrambi gli obiettivi specifici sopraccitati:
- Analisi dell'attuale pacchetto di servizi offerto da RAIC/BIC e valutazione delle loro attività, analisi dei bisogni dei consulenti alle PMI e dei tirocinanti;
- Rassegna degli attuali sistemi di monitoraggio e di valutazione delle attività dei RAIC/BIC e dei sistemi di riferimento per il supporto alle PMI.
Attività finalizzate a raggiungere il primo obiettivo specifico (perfezionare la sostenibilit?àdei Regional Advisory and Information Centres (RAIC)/Business Innovation Centres (BIC) rafforzando la loro posizione nel settore delle PMI attraverso servizi di consulenza di alta qualità e formazione per il personale e per gli associati) :
- Definizione di un appropriato pacchetto di servizi per incontrare i bisogni dei beneficiari;
- Definizione di un programma di formazione centrale per i consulenti alle PMI;
- Organizzazione della formazione per docenti e di azioni formative pilota per i consulenti alle PMI;
- Sviluppo di un sistema di accreditamento per i consulenti alle PMI.
Attività mirate a raggiungere il secondo obiettivo specifico del programma (sviluppare la rete di supporto alle PMI dei RAIC , dei BIC e delle loro attività):
- Formulazione di raccomandazioni riguardanti i requisiti minimi per l'attività e la selezione del personale di un'istituzione perchè possa diventare membro del network NADSME;
- Definizione di un sistema aggiornato di monitoraggio e di valutazione delle performance dei RAIC/BIC.
Organizzazione di viaggi di studio per i manager slovacchi in Slovenia, Italia e Spagna (collegati ai due obiettivi specifici del programma).
Attività finalizzate alla consapevolezza e al consenso istituzionale: organizzazione di seminari.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Obiettivi perseguiti:
- Institutional building a sostegno delle autorità locali in Slavonia orientale per rafforzare le relazioni interetniche nella regione;
- Implementazione di attività a supporto della crescita economica e sociale nella regione beneficiaria;
- Incremento del valore delle risorse umane;
- Rivitalizzazione del sistema economico locale e suo sviluppo cercando di utilizzare le migliori pratiche imprenditoriali italiane e regionali;
- Creazione delle condizioni adatte al ritorno dei rifugiati;
- Protezione dei gruppi più vulnerabili della popolazione con particolare attenzione alle madri e ai bambini.
Attività progettuali:
- Analisi dei fabbisogni e selezione dei servizi di assistenza e consulenza richiesti dalla potenziale clientela, sia croata che italiana;
- Seminari e workshop sull?esperienza italiana nell'affrontare i più importanti problemi economici;
- Trasferimento di know-how, esperienze e metodologie sull'insediamento e la crescita di PMI nell'esperienza italiana, a livello nazionale e regionale;
- Formazione per le organizzazioni locali;
- Visita di imprenditori croati ad aziende della regione FVG;
- Creazione del sito web.
Settore:
capacity building
Informest, come ente incaricato della Regione Friuli Venezia Giulia, ha partecipato, in collaborazione con le Regioni Emilia Romagna, Basilicata e Piemonte all'interno del consorzio coordinato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, al progetto denominato "Regional Preparatory Programme for the Implementation of Structural Funds Regulations (RPP)" (Programma Regionale Preparatorio per l'implementazione della regolamentazione sui fondi strutturali) presentato dal Governo ungherese alla Commissione Europea nell'ambito del programma di assistenza tecnica Phare Twinning per le Pubbliche Amministrazioni dei Paesi candidati all'adesione all'Unione Europea.
Il progetto ha previsto le seguenti linee d'azione:
- sviluppo regionale;
- programmazione e gestione dei fondi strutturali;
- capacity building, in particolare per lo sviluppo dell'imprenditorialità e dei servizi alle imprese e temi orizzontali (appalti pubblici, aiuti di stato, sostenibilità ambientale, pari opportunità);
- strutture per la formazione.
Informest è stato delegato al coordinamento della linea d'azione n.3, capacity building. In questo contesto gli esperti di Informest si sono occupati della costruzione di una metodologia di collaborazione per la creazione di progetti, di un sistema integrato regionale di informazione, di potenziare le risorse imprenditoriali interne, beni pubblici, implementazione dei principi di pari opportunità del programma sui Fondi Strutturali, metodologia per gli studi di fattibilità ed in altri aspetti del Programma Regionale Preparatorio con la strategia di informazionedei Fondi Strutturali. Particolare attenzione è stata posta alla creazione di iniziative di sviluppo territoriale integrato e sull'utilizzo degli aiuti di Stato per gli obiettivi dello sviluppo locale nel quadro della programmazione dei Fondi Strutturali.
Settore:
ambiente/energia, trasporti
Lo studio mirava in primo luogo a esaminare il panorama legislativo dei paesi della ex-Jugoslavia (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia e ex-Repubblica di Jugoslavia) nel quale operano le imprese di costruzione, con particolare rifrimento agli appalti pubblici, alle concessioni e alle leggi sugli investimenti esteri. Questa parte è stata realizzata in cooperazione con Impregilo, una delle più importanti imprese di costruzione. Impregilo ha anche preparato una descrizione del sistema delle costruzioni nella ex-Jugoslavia. L'analisi è seguita da un breve aggiornamento del quadro macroeconomico regionale e da uno studio sullo stato dei trasporti nei Balcani occidentali - per paese, con un focus sugli interventi necessari per implementare la rete stradale e ferroviaria e sulle potenziali ricadute economiche dei progetti infrastrutturali. Un breve prospetto dello stato delle infrastrutture energetiche è anche presente. Un'altra parte dello studio si è occupata delle principali direttrici di accesso ai paesi dell'ex-Jugoslavia e in particolare alle infrastrutture oggetto di prioritario interesse da parte italiana (il Corridoio 5 e il ramo 6, l'autostrada Trieste-Fiume, il Corridoio 8 e la linea ferroviaria Bar-Beograd) e le relative opportunità di intervento.
Il lavoro si compone dalle seguenti parti:
- Quadro legislativo e potenziale per le imprese del settore infrastrutturale nei paesi della ex-Jugoslavia;
- Aspetti economici, trasporti e infrastrutture energetiche;
- L'UE e l'accesso alla ex-Jugoslavia.
Lo studio è stato pubblicato nel 2002 da Franco Angeli.
Settore:
integrazione europea
Il Progetto, avviato in seguito al Memorandum d'Intesa firmato a Belgrado tra SIMEST, FINEST, ICE, Informest ed il Ministero dell'Economia e delle Privatizzazioni della Repubblica di Serbia, ha avuto origine dalla richiesta avanzata dal Governo della Repubblica Federale di Jugoslavia al Governo Italiano di supportare la ricostruzione del paese, sconvolto dagli eventi politici degli ultimi dieci anni e di accompagnarne il processo di transizione verso una economia di mercato. L'iniziativa ha previsto la presenza di un senior adviser presso il Ministero dell'Economia e delle Privatizzazioni a Belgrado per un periodo di 12 mesi. L'esperto distaccato a Belgrado ha avuto il compito di definire e realizzare l'attività di informazione e promozione con riferimento all'attività di privatizzazione intrapresa in Serbia. Le aziende in fase di privatizzazione sono state individuate nell'ambito di vari settori industriali: dall'agro-alimentare, al chimico-farmaceutico, al settore automobilistico, tessile, elettronico, del tabacco, del cemento, dei materiali da costruzione e turistico. Le procedure di preparazione alla privatizzazione previste a progetto hanno seguito il seguente percorso: individuazione delle opportunità e loro pubblicizzazione, preparazione della documentazione, realizzazione della privatizzazione (gare d'appalto, aste, ristrutturazioni) e monitoraggio (investimenti, programmi sociali, ambientali e di tutela). L'inizio del processo di privatizzazione si era basato su una manifestazione di interesse da parte dei potenziali investitori. La procedura di gara (per 150 entità) consisteva in: preparazione del programma di privatizzazione, dei documenti di gara, valutazione e selezione delle procedure, negoziazione e contratto. Parallelamente, Informest ha svolto l'attività di promozione e diffusione delle opportunità di aziende serbe in Italia. In collaborazione con ICE e Associazioni di categoria locali ha organizzato, sia in Italia sia in Serbia, workshop e seminari finalizzati alla diffusione delle opportunità di investimento in Serbia. Le tematiche trattate hanno toccato argomenti diversi, quali lo status legale delle aziende serbe e la situazione finanziaria delle stesse.
Settore:
sviluppo delle PMI
Il progetto è consistito nella definizione e nell'implementazione di varie attività finalizzate all'internazionalizzazione delle imprese e delle associazioni imprenditoriali nella Regione Friuli Venezia Giulia.
Le principali attività progettuali sono state le seguenti:
- Organizzazione del segretariato operativo della Task Force del Nord est per il monitoraggio regionale, nazionale ed internazionale dei programmi e dei progetti finalizzati all'internazionalizzazione delle imprese e per la promozione della partecipazione dei beneficiari a tali attività;
- Assistenza tecnica alle imprese ed alle associazioni imprenditoriali per la partecipazione nelle presentazioni e negli eventi promozionali;
- Assistenza alle imprese per la partecipazione agli appalti internazionali;
- Sviluppo delle opportunità commerciali per le imprese attraverso l'organizzazione di incontri e missioni, in particolare nei Balcani.
Settore:
integrazione europea
L'obiettivo del progetto era la costituzione e l'avviamento dell'operatività del Centro Europeo di Informazione e Corrispondenza (European Information Correspondence Centre - EICC) a Priština (Kosovo). Le principali attività previste dal progetto hanno inteso fornire tutta l'assistenza tecnica ed operativa necessaria per l'avvio della struttura e si sono articolate in:
- Predisposizione di un business plan dettagliato per la creazione e l'operatività dell'EICC;
- Reclutamento e formazione del personale locale da impiegare nell'EICC;
- Acquisto di attrezzature per l'ufficio EICC;
- Preparazione di un manuale operativo dettagliato;
- Mantenimento delle relazioni con organizzazioni ed istituzioni significative a livello locale ed internazionale (CE, quartier generale di Bruxelles, UNMIK, etc.);
- Definizione dei servizi che saranno forniti dall'EICC.
Nel fare questo, Informest, che ospita nella sede centrale di Gorizia l'Euro Info Centro EIC IT388, ha messo a disposizione la professionalità dei suoi esperti, le competenze acquisite e l'attività di supporto al capofila in questo ambito. Il lavoro progettuale svolto può essere considerato una buona prassi nellambito dell'operazione EAR e in Kosovo particolarmente.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
ll progetto, promosso da Informest e realizzato in partnership con le società Nevapoint e Società Italia, è nato dall'esigenza di promuovere l'aggiornamento professionale degli operatori russi del settore commerciale e del marketing per fornire loro le capacità necessarie per supportare adeguatamente il settore produttivo attraverso la commercializzazione dei prodotti italiani in Russia. L'iniziativa è stata rivolta alla formazione, attraverso il metodo classico di insegnamento e tramite l'utilizzo di strumenti tecnologici avanzati (e-learning), di 30 operatori commerciali russi altamente qualificati. Le ricadute positive derivanti da tale attività hanno riguardato sia l'espansione del mercato italiano di beni di consumo in Russia, sia il miglioramento economico delle imprese russe che potranno utilizzare la stessa rete commerciale creata dagli operatori per la vendita in Italia o in Europa dei prodotti russi. Più in generale, ci si è proposto di accrescere l'interscambio commerciale tra i due Paesi consentendo alle PMI italiane di superare le difficoltà incontrate nell'avvicinarsi alla Russia come mercato di sbocco. Si è contribuito inoltre alla creazione di un nuovo ruolo professionale (agente commerciale), oggi ancora poco conosciuto in Russia. Il progetto è stato articolato nelle seguenti fasi: 1. selezione dei candidati; 2. realizzazione del percorso formativo attraverso il metodo della formazione a distanza; 3. redazione finale di uno studio di fattibilità a conclusione del periodo di formazione e sulla base dei risultati ottenuti.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
L'obiettivo del progetto è stato la creazione di una nuova figura professionale - l'Euroconsulente - in grado di gestire la partecipazione ai programmi dell'UE ed anche le opportunità per l'internazionalizzazione delle PMI. Nel processo di apprendimento è stata posta particolare attenzione alla metodologia di programmazione dei Fondi Strutturali, alle competenze di ITC per la gestione di data base complessi e all'amministrazione economica per lo sviluppo delle capacità degli enti istituzionali con lo sviluppo socio-economico del territorio. Inoltre il corso si è proposto di rendere l'Euroconsulente capace di accedere agli strumenti di finanziamento nazionali ed internazionali, di identificare le opportunità della cooperazione bilaterale e multilaterale, specialmente con i paesi dell'Europa centro-orientale. Il modello di questo corso di formazione pilota è stato adottato dalla regione Friuli Venezia Giulia come riferimento per il nuovo profilo professionale dell'Euroconsulente all'interno dell'esercizio della programmazione del FSE nella regione.
Settore:
ambiente/energia
A seguito della decisione presa dal Comitato Guida della 5 Conferenza sull'ambiente a Oporto il 4 e 5 Novembre 2000 ed a Trieste il 14 Aprile 2000, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha organizzato e realizzato il Forum europeo sulla "Cooperazione nel campo ambientale tra le autorità regionali nell'Unione Europea e nei paesi dell'Europa Centro Orientale candidati", finalizzato a definire strategie comuni e iniziative di sviluppo congiunto interregionale. Informest e l'Euro Info Centro IT388, ospitato da Informest, con il supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia hanno seguito l'organizzazione del Forum e si sono presi carico delle seguenti attività:
- identificazione delle autorità regionali rilevanti nei paesi candidati;
- definizione ed organizzazione dell'evento (pianificazione, mailing, promozione, rassegna stampa, organizzazione logistica, ecc.);
- rete tra organizzazioni dell'Unione Europea rilevanti ai fini del Forum;
- meeting con la DG Ambiente per la presentazione dell'evento;
- selezione di casi di studio e di buone pratiche nel settore della politica ambientale da presentare durante l'evento;
- preparazione e presentazione del rapporto ai programmi d'azione dell'Unione Europea finalizzati allo sviluppo della cooperazione nell'ambito ambientale;
- organizzazione operativa dell'evento;
- preparazione del materiale di lavoro per il Forum e documentazione del rapporto finale.
Settore:
trasporti
Gli studi di fattibilità redatti nell'ambito del progetto hanno compreso il settore dei trasporti intermodali toccando i seguenti argomenti:
- ricerca di partner;
- analisi di mercato;
- analisi economica e finanziaria;
- analisi del quadro normativo.
Una società mista (joint venture) è stata creata nelle aree di Gliwice e di Varsavia.
Settore:
ICT ed innovazione
Il progetto ha portato all'elaborazione di una serie di Business Guide per ciascuno dei paesi dell'Europa Centrale e Sud-orientale. La parte generale delle guide offriva un'analisi approfondita della situazione politica, istituzionale, economica e delle relazioni internazionali del paese, mentre la seconda parte (divisa in 20 capitoli) presentava approfondimenti settoriali per dare una rappresentazione completa del clima imprenditoriale, degli andamenti e delle opportunità dei diversi settori, del quadro giuridico e degli incentivi esistenti per le imprese e i soggetti stranieri.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Il progetto ha previsto l'organizzazione di viaggi di studio articolati in sessioni formative ed in visite/incontri su: strumenti finanziari per l'economia e la cooperazione imprenditoriale tra i paesi dell'area TACIS, procedure e strategie di export, trasporti internazionali, ecc. Alle visite studio hanno partecipato 40 imprenditori provenienti dalla regione di Gomel' in Bielorussia.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Il progetto ha avuto lo scopo di:
- da un lato, avvicinare quanto più possibile gli standard operativi delle due realtà bancarie, quella italiana e quella ceca;
- dall'altro, facilitare il commercio internazionale e l'instaurarsi di relazioni economiche tra imprese italiane e ceche.
Nell'ambito del progetto sono stati previsti un mutuo dialogo tra gli istituti di credito cechi e quelli italiani e attività professionali di aggiornamento indirizzate ai due livelli professionali, e cioè rispettivamente ai mamager ed ai top manager impiegati nelle divisioni internazionali delle banche ceche. Nell'ambito del progetto sono stati pubblicati i seguenti documenti:
- L'efficienza delle banche
- L'analisi dei flussi di cassa e finalità bancarie - teoria dei target compatibili
- L'impatto dell'euro sulla struttura dei mercati finanziari
- Costi e benefici del mercato unico.
Il Bankovní Institut a.s. è stato partner del progetto. Questo istituto fu fondato nel 1994 a Praga per permettere ai funzionari cechi ed agli enti finanziari di avere accesso non solo ai meccanismi economici e legislativi del sistema bancario nazionale, ma anche alle procedure internazionali. I membri dell'istituto sono le banche commerciali ceche, la Banca nazionale ceca - CNB e l'associazione bancaria. L'istituto ha il compito di diffondere informazioni relative al mondo bancario ceco e di trasferire competenze e buone pratiche attraverso attività di formazione e tirocini in Repubblica ceca ed all?estero. Esso inoltre organizza seminari e conferenze, pubblica libri e riviste e certifica la gestione della qualità negli istituti bancari (certificazione in accordo con gli standard EN 45012 e ISO 9000).
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
L'obiettivo del progetto è stato la creazione di un Centro di servizi per la promozione e lo sviluppo delle PMI nell'area di Brcko. Il programma Obnova - TA, nato per sostenere lo sviluppo economico regionale locale, ha offerto attraverso gli sportelli del Business Support Centre ed Info Centre servizi specializzati di sostegno all'imprenditoria privata, locale e straniera. Informest ha agito nell'ambito del progetto come subcontraente per l'implementazione delle seguenti attività:
- Assistenza tecnica per la creazione di un'unità informativa del Centro;
- Creazione di un database riguardante le PMI nell'area di Brcko;
- Condivisione di esperienze nella costituzione dell'Euro Info Centre e gestione in accordo con l'esistente EIC IT388 ospitato da Informest.
Settore:
sviluppo delle PMI
Il Progetto PHARE CBC "Strategia PMI (SME Strategy)" ha consentito alle PMI, alle istituzioni di supporto imprenditoriale ed ai responsabili della politica di sviluppo della regione transfrontaliera Slovenia-Italia, di migliorare le proprie capacità aziendali ed operative e di prepararsi al prossimo impatto dei Fondi Strutturali in Slovenia. La "Strategia" conduce ad uno scenario i cui sviluppi positivi - per effetto "spill-over" - si estenderanno sulla regione, sull'intera Slovenia e sulle vicine regioni italiane. Utilizzando le PMI e le loro specificità come punti di forza, la "Strategia" è stata articolata in quattro fasi principali e ha proposto un portafoglio di progetti da implementare nel quadro della programmazione INTERREG IIIA/PHARE CBC. Il Seminario ha permesso di presentare le principali conclusioni della Strategia e di ottenere i primi commenti. È stata inoltre fornita assistenza tecnica allo Small Business Support Institution (SBSI) nella regione confinaria slovena. Le attivit?àdel progetto sono state articolate nel modo seguente:
- Sviluppo di competenze, promozione e creazione di una rete informativa;
- Selezione, mobilitazione e formazione delle risorse umane;
- Sicurezza ambientale CBC per le PMI;
- Pianificazione economica per SBSI ed attività sostenibili;
- Formazione del personale SBSI e servizio di miglioramento delle competenze;
- Rafforzamento della rete e dei progetti del SBSI;
- Formulazione di strategie per le PMI;
- Promozione della cooperazione tra le PMI;
- Definizione del progetto e gestione.
Il Progetto PHARE CBC "Costituire una Struttura a Rete di Sviluppo Regionale nella regione frontaliera Slovenia-Italia" ("Regional Development Structure") ha contribuito alla realizzazione degli obiettivi del precedente "SME Strategy".
Settore:
capacity building
Il progetto è stato incentrato sull'identificazione dei distretti virtuali emergenti e sulla diffusione delle buone pratiche di pianificazione strategica territoriale per alcuni Paesi partner dell'Europa danubiana e meridionale. Scopo del progetto è stata l'identificazione di proposte volte a migliorare l'ambiente sociale e l'organizzazione territoriale dei distretti industriali, inclusi quelli emergenti nella realtà dei Paesi candidati dell'Europa centrale ed orientale. Il progetto ha avuto i seguenti risultati:
- La redazione di un catalogo originale di problemi ed opportunità delle economie distrettuali nel loro territorio, a disposizione delle comunità locali;
- La presentazione di buone pratiche e di opportunità di cooperazione fra imprese e fra istituzioni di distretti italiani e di distretti emergenti negli altri Paesi partecipanti;
- La diffusione della cultura del distretto industriale e delle misure necessarie a sostenere il suo sviluppo fra le Autorità Pubbliche competenti, in Italia così come in altri Paesi dove i distretti hanno ancora forme solo potenziali.
Il progetto si è articolato nelle seguenti attività:
- Identificazione di un numero già presente o potenziale di localismi economici di interesse prioritario per i partner;
- Indagine dei bisogni e delle aspettative degli imprenditori dei distretti produttivi selezionati;
- Documentazione relativa al quadro legale operativo e raccordo con l'approccio dei funzionari pubblici ai bisogni dello sviluppo delle PMI;
- Comparazione tra aspettative imprenditoriali e competenze operative delle principali autorità locali e regionali;
- Analisi SWOT dei selezionati localismi economici e previsione dei possibili sviluppi di distretti produttivi;
- Predisposizione di soluzioni pianificate innovative nella pianificazione strategica del territorio per le attività produttive distrettuali;
- Divulgazione delle buone pratiche ed effetti dimostrativi dei risultati del progetto attraverso un catalogo su Internet (http://www.progetti.informest.it/vicli/);
- Sviluppo di un'idea di interesse generale per la futura programmazione CADSES.
Settore:
integrazione europea
Il progetto PREPARITY, organizzato a livello transnazionale, ha inteso preparare all'allargamento dell'Unione Europea i decisori politici delle regioni situate ai confini Centro-orientali dell'UE. Sulla base di analisi scientifiche sono stati sviluppati degli strumenti di aiuto destinati ai decisori politici in vista dell'adesione all'Unione Europea dei paesi dell'Europa Centro-Orientale. PREPARITY ha posto le basi per la definizione di una strategia di sviluppo economico regionale e di programmazione per le aree di confine ai confini Centro-orientali dell'Unione Europea. Geograficamente, lo studio si è concentrato sulle regioni austriache, tedesche e italiane ai confini dell'Unione Europea. Anche cinque stati vicini (Polonia, Repubblica Slovacca, Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria) sono stati inclusi nell'analisi.
L'approccio interdisciplinare del progetto (economico, di programmazione regionale, geografico) ha fornito una varietà di strumenti nell'area della consulenza per i decisori politici e una bozza finale altamente operativa. I risultati delle analisi specifiche per paese sono state unite in un rapporto finale trasnazionale presentato nel 2001 a conclusione del progetto.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
Lo studio si è concentrato sui seguenti argomenti:
- Quadro generali dell'instabilità dell'area;
- Prospettive dell'evoluzione della Repubblica Federale di Jugoslavia;
- Gli scenari del dopo-Dayton;
- Definizione di eventuali scenari alternativi globali per l'area di riferimento;
- Definizione di possibili scenari di integrazione economica;
- Gli interessi italiani in questi scenari, in un quadro di graduale integrazione europea;
- Conclusioni sulle linee d'azione dell'Italia in campo economico.
Settore:
sviluppo delle PMI
Nel gennaio 1999 Informest ha firmato il contratto con la CE - DG XXIII relativo allo status di membro associato all'Euro Info Centre (IT939) per le sue competenze specifiche nelle relazioni con i paesi in transizione. Dal gennaio 2000 Informest ha stipulato, come Euro Info Centre IT 388/ Friuli Venezia Giulia, dei contratti con gli organi operativi di Gorizia, Udine e Pordenone. Fra gli eventi speciali organizzati dall'EIC si annoverano i seguenti:
- Per quanto riguarda l'azione di formazione decentrata (Decentralized Training Action - DTA) sulle Politiche Strutturali nei Paesi Candidati che ha avuto luogo a Udine il 5-6 Maggio 2000, l'ufficio centrale di Informest ha creato un CD_Rom contenente una pratica raccolta della legislazione UE riguardante i Fondi Strutturali, un manuale sulla loro implementazione ed ha predisposto altri documenti di studio e di lavoro (Linee guida delle iniziative Comunitarie, inviti a presentare proposte). Il CD-Rom è stato inviato a tutti i partecipanti al DTA ed a tutti gli EICs ed a tutte le organizzazioni ed istituzioni interessate;
- Il Workshop "Partecipazione dei Paesi dell'Europa Centrale ed Orientale al terzo programma multilaterale per Piccole Medie Imprese (PMI) ed altri programmi dell'UE: il ruolo degli EICs nella promozione del progetto rivolto allo sviluppo ed all'internazionalizzazione delle PMI", tenutosi a Gorizia il 29 e 30 Ottobre 1999. 55 Persone hanno preso parte al workshop. Fra queste vi erano professionisti, studenti universitari, rappresentanti di diversi enti ed associazioni provenienti dall'UE e dai Paesi candidati;
- L'azione di formazione decentrata (Decentralized Training Action - DTA) "Capacità istituzionale regionale e politiche strutturali preparatorie nei paesi dell'Europa Centrale in adesione: nuove opportunità per lo sviluppo e la crescita occupazionale delle PMI", organizzato ad Udine il 5-6 maggio 2000. 57 Persone hanno preso parte all'DTA. Tra queste vi erano consulenti indipendenti, studenti universitari provenienti dall'Ateneo di Trieste, Dipartimento di scienze statistiche ed economiche, e rappresentanti di diversi enti ed associazioni.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Il progetto, sia nella prima sia nella seconda edizione, ha previsto un programma di formazione in Italia diretto a giovani manager Russi nell'ambito del "Programma Governativo di formazione di manager e direttori d'azienda per le imprese dell'Economia Nazionale della Federazione russa" (PMTP). Le prime due edizioni del progetto di Informest hanno avuto come scopo la formazione teorica e pratica di giovani manager russi attraverso una fase di didattica in aula in Italia, seguita da tirocini presso aziende italiane correlate al settore di provenienza del partecipante russo. Il progetto ha erogato formazione e ha contribuito alla conseguente crescita professionale di 144 giovani manager selezionati in tutta la Federazione russa. Informest ha definito e strutturato i corsi di formazione in aula in quattro corsi tematici differenti: (i) marketing internazionale; (ii) gestione della qualità; (iii) gestione turistica; (iv) servizi di supporto alle imprese. Informest ha organizzato e gestito anche i tirocini in imprese italiane con l'obiettivo di dare continuità a quanto appreso nelle ore di formazione teorica e di venire a contatto con la realtà economica e la cultura imprenditoriale delle imprese italiane promuovendo in questo modo nuovi contatti tra le imprese italiane e le controparti russe di provenienza dei partecipanti. L'implementazione globale del ciclo di progetto è stata supportata da un sito web interattivo (http://www.progetti.informest.it/managerrussi4).
Settore:
sviluppo delle PMI
Il progetto è stato rivolto alla promozione di un ambiente più favorevole alla cooperazione commerciale, tecnologica e produttiva delle imprese dell'area veneziana con le imprese slovene: l'integrazione produttiva tra imprese o lo sviluppo di reti di cooperazione tra più aziende ed enti per lo sviluppo di strategie competitive comuni su mercati terzi può essere considerato come l'obiettivo di qualità massima raggiungibile. Obiettivo generale è stato quello di estendere la consapevolezza delle piccole imprese sulle opportunità di mercato presenti nell'area frontaliera, anche dall'altra parte del confine. Il progetto ha previsto l'apertura e la gestione di un servizio informativo mirato agli imprenditori interessati al mercato ed alle opportunità economiche in Slovenia. Inoltre, il progetto ha incluso la preparazione di una scheda paese contenente informazioni sul sistema economico sloveno e prevede anche la creazione di un "Centro di informazione telematica" in Slovenia.
L'attuazione del progetto si è articolata nelle seguenti azioni:
- Apertura dello Sportello Slovenia quale "one stop shop" di informazione economica operativa e di erogazione di servizi di consulenza diretta alle imprese;
- Indagine sull'attrattività del mercato sloveno attraverso interviste ad imprese operanti nel mercato sloveno sui punti di forza e sui punti di debolezza di tale mercato;
- Divulgazione della Guida Paese Slovenia;
- Animazione telematica del progetto attraverso l'applicazione di strumenti multimediali;
- Messa in rete delle competenze degli operatori dei servizi nel campo delle informazioni economiche e assistenza collegata;
- Organizzazione di eventi settoriali che promuovano collaborazioni tra imprese italiane ed imprese slovene;
- Organizzazione di seminari tecnico-informativi per manager di società miste/Joint Venture italiane/slovene;
- Fornitura di assistenza per il centro di trasferimento di competenze di Sezana (Know-How Transfer Centre -KHTC).
Il progetto ha promosso la collaborazione concreta tra le imprese italiane e le imprese slovene.
Settore:
sviluppo socio-economico regionale
L'analisi ha descritto le caratteristiche statiche e dinamiche, da un punto di vista sociale, economico e infrastrutturale, dei processi regionali di integrazione politica ed economica, in un area di circa 500 km intorno a Trieste, che può essere considerata come area potenziale di attrazione per il Centro per la Scienza. Lo studio ha anche considerato i flussi di visitatori potenziali in relazione ai generici afflussi turistici nella Regione Friuli Venezia Giulia dovuti al Centro per la Scienza e ai suoi eventi lucidi, comunicativi e multimediali. Anche se le dimensioni dei flussi sono state descritte in maniera analitica e, quando possibile, sono stati forniti anche elementi di valutazione prospettica, la ricerca ha presentato solo una indicazione concisa e iniziale sulla consistenza dei flussi turistici potenziali legati al Centro per la Scienza e provenienti dalla regione esaminata.
Settore:
trasporti
Lo studio ha esaminato le relazioni tra l'Italia e i paesi dell'area Danubiano-Balcanica, concentrandosi sulle vie di accesso a questi mercati. In particolare, l'obiettivo principale del progetto è stato quelli di sottolineare gli effetti del trasporto e dei sistemi di collegamento in direzione Ovest-Est sugli interessi geopolitici e geoeconomici dell'Italia, al fine di valutare le opportunità di cooperazione che potrebbero concorrere alla ridefinizione delle direttrici e dei flussi commerciali nel processo di integrazione europea con l'Europa dell'Est.
Lo studio si compne di due parti:
- L'Italia e l'Europa Centro-orientale: l'allargamente UE verso est e le prospettive del Corridoio 5;
- L'Italia e l'area Balcanica: lo sviluppo delle vie di accesso in uno scenario di progressiva stabilizzazione.
Lo studio è stato pubblicato nel 2001 da Editori Laterza.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
Il progetto ha inteso facilitare e sviluppare le relazioni tra i sistemi bancari di Italia e Slovenia attraverso l'organizzazione di corsi di formazione per manager operativi di banche slovene. Il progetto è stato articolato in due fasi: la prima ha riguardato la selezione dei partecipanti nelle principali banche slovene e la loro formazione. La fase successiva ha invece riguardato l'organizzazione di workshop con la partecipazione dei più importanti rappresentanti delle banche italiane e slovene e del Ministero del Commercio Estero.
Settore:
sviluppo risorse umane e formazione
L'obiettivo del progetto era la creazione di una nuova figura professionale "l'Euroconsulente" che fosse in grado di gestire la pianificazione nell'impresa, la partecipazione ai programmi dell'Unione Europea e la gestione del ciclo di progetto per l'internazionalizzazione delle PMI.
L'attuazione del progetto di formazione si è articolata nelle seguenti attività:
- Formazione teorica strutturata in modo tale da consentire l'apprendimento delle conoscenze utili a gestire e a controllare l'accesso delle PMI agli strumenti di finanziamento nazionali ed internazionali;
- Lezioni in laboratorio per conoscere ed utilizzare le banche dati disponibili;
- Seminari presso l'ICE e preso la CE a Bruxelles per identificare le opportunità promosse dall'Unione Europea e dalle organizzazioni di cooperazione multilaterale;
- Stage in azienda e stesura di progetti di sviluppo per le PMI orientate al mercato internazionale.